Capitolo
1 1 | tormento forte: ~ mai non credo aver bene, ~ se non m'accorre
2 1 | lo “spirito ch'io aggio, credo lo vostro sia che nel mio
3 1 | dallo viso, ~ e per avviso credo ben visare, ~ però diviso
4 1 | Manfredi:~ ~ E vero certamente credo dire, ~ che fra le donne
5 2 | senza pena, ~ la prima cosa, credo, che facesti, ~ sì l'adorasti,
6 2 | allora nella faccia, ~ se ben credo, e dicevi: - O figliuol
7 2 | finisce così: ~ ~ Canzone, io credo che saranno radi ~ color
8 3 | misterioso della sua unità. Non credo che la lirica del medio
9 4 | Costringere la lingua credo che sia la prima vertude: ~
10 6 | annunzia la sua morte:~ ~ “Credo che tu sappi come la nostra
11 8 | rimane pur sempre il suo “credo” cristiano e filosofico.
12 8 | spirito. E se in questo “credo” trovasse ogni suo appagamento,
13 11| la porta è pur vecchio, ~ credo che molto quel giorno s'
14 13| io, vilissimo ~ fante, vi credo ancora. ~ ~Questo tratto
15 13| voglio, che l'ossa non credo ci restino. ~ ~E questo
16 15| antica, tanto bene quanto credo io che si possa. E questi
17 15| conchiude Lucrezia - ma non credo mai esser viva domattina”. ~ ~
18 17| l'ubbidienza passiva, il “credo quia absurdum”. Questa lotta
19 19| filosofo”. E Bruno conchiude: - Credo che abbiate compreso quel
20 19| finisce credente. Ma è un “credo” generato e formato nel
21 19| dal di fuori. Per questo “credo” non gli fu grave morire
22 19| misere periit, renunciaturus credo, in reliquis illis, quos
23 19| un po' di rispetto, io credo, si dee pure all'autorità.
24 20| introducono a spanne: ~ credo il dimonio al torchio le
25 20| carta” dell'Ottantanove, il “credo” è sempre “libertà, patria,
26 20| naturalizzarlo. Non è più un “credo”, è un motivo artistico.
27 20| di Europa e divennero il “credo” delle classi colte. La
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