Capitolo
1 2 | ti fo mia. Guido ama la creatura della sua meditazione, e
2 2 | Iddio; ~ così, essendo umana creatura, ~ guardando la figura ~
3 3 | profondato ed obbliato in questa creatura, perfettamente realizzato,
4 3 | ne porge l'immagine. La creatura dell'immaginazione è l'immagine
5 3 | in se stessa e opaca; la creatura della fantasia è il “fantasma”,
6 5 | Quando io risguardo quella creatura, ~ che all'immagine mia
7 7 | confonda...~ ~ A noi venìa la creatura bella, ~ bianco vestita,
8 7 | sembianza ancora umana, celeste creatura, con l'ingenua giocondità
9 7 | lo Creatore a quella creatura ~ che solo in lui vedere
10 8 | essere contemplata e dipinta, creatura pittorica, non interamente
11 8 | calandolo in terra e facendolo creatura umana. La chiama una dea,
12 8 | allegorici, troverà in Laura la creatura più reale che il medio evo
13 8 | allora che è morta ed è fatta creatura celeste. Qui l'amore non
14 8 | mezzo la carne, divenuta creatura libera dell'immaginazione,
15 8 | Laura morta diviene libera creatura dell'immaginazione, non
16 8 | fantasma. Il poeta ne fa la sua creatura, può darle affetti e pensieri,
17 12| obblio dell'anima nella sua creatura: Raffaello è tutto intero
18 12| nel Boccaccio è una nobile creatura, ma sono mostri volgari
19 12| immaginazione, che ne fa la sua creatura e spesso anche il suo gioco,
20 13| fuori della storia, libera creatura della sua immaginazione.
21 13| creatore è scomparso nella creatura. L'obbiettività è perfetta.
22 13| vedrai sulla faccia di quella creatura la fisonomia poco riverente
23 13| che si burli o della sua creatura, e a ogni modo ci mette
24 17| a Beatrice e a Laura. La creatura è rimasta nel suo intelletto,
25 17| questa simpatica e immortale creatura del Tasso, il Tancredi.
26 20| mondo, come fosse la sua creatura che accarezza con lo sguardo
27 20| i suoi movimenti la sua creatura. Quel suo furore, del quale
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