grassetto = Testo principale
Capitolo grigio = Testo di commento
1 11| XI “LE STANZE”~ ~Siamo al secolo decimoquinto.
2 11| feste di Firenze nacquero le Stanze. Quel mondo borghese della
3 11| posteri hanno chiamato le Stanze. ~ Comincia a suon di tromba.
4 11| E che cosa è rimasto? Le Stanze: forme vaganti, di cui nessuno
5 11| letteratura, l'ideale delle Stanze, una tranquillità e soddisfazione
6 11| apparisce nell'Orfeo e nelle Stanze, i due modelli di questa
7 11| concetto è dantesco, come nelle stanze del Benivieni, che, lasciato
8 11| Lorenzo, composizione a stanze, d'un fare largo e abbondante,
9 11| con lepore e con grazia in stanze sveltissime, con tutt'i
10 11| freschezza e originalità delle stanze idilliche: spesso ci senti
11 11| stesse. Sono per lo più stanze in rime variamente alternate,
12 11| di Lorenzo recitando le stanze del suo Morgante. Qui ritroviamo
13 11| Angiolo Poliziano, che nelle Stanze si accostò più a quell'ideale
14 11| ideale è l'idillio, sono le Stanze. L'eleganza e il decoro
15 12| puro e perfetto sono le Stanze. Accanto al Poliziano, pittore
16 12| soddisfatto, che senti nelle stanze del Poliziano, e ti avvicina
17 12| grande popolarità delle Stanze, dove questo ideale si vede
18 12| Ninfa tiberina hai di belle stanze: Euridice in fuga con alle
19 12| nulla più. Manca in queste stanze il movimento, il brio, il
20 12| ritratti dell'Alberti, nelle Stanze, nel Furioso e fino negli
21 15| carnascialeschi, alcune sue stanze, o serenate, o sonetti,
22 15| che dichiarò con alcune stanze il significato delle intromesse.
23 17| nelle Georgiche, nelle Stanze, ne' giardini ariosteschi
24 18| perfezione estetica nelle Stanze, e fa sentire i suoi susurri
25 18| a' marinai napolitani le stanze di Armida e i lubrici versi
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