Capitolo
1 1 | Dolcetto, ~ che sai la pena mia, ~ che me ne facci un
2 1 | dolci lamenti effonde la sua pena e la sua gelosia. Eccone
3 1 | ch'usar la vita mia ~ in pena ed in corrutto, ~ come uomo
4 2 | di Guido Donati: ~ ~ In pena vivo qui sola soletta ~
5 2 | Quando tu il partoristi senza pena, ~ la prima cosa, credo,
6 4 | gentil cuore, che altri porti pena delle tue colpe. - E perciò
7 5 | stessa dannazione. - Questa pena, che colpisce un'intera
8 6 | parentado nè amistà; nè pena si potea minuire, nè cambiare
9 7 | ancora: - Ne val poi la pena? È una falsa divinità quella
10 7 | rimembranza, ma in presenza; la pena non modifica i caratteri
11 7 | pentimento: peccato eterno, pena eterna. Nel Purgatorio cessano
12 7 | non fur mai vivi”. La loro pena è di essere stimolati continuamente,
13 7 | stimolo alcuno nel mondo. La pena è minima, eppure tale è
14 7 | luogo e la qualità della pena; il demonio ora precede,
15 7 | che di posa, ma di minor pena. ~ ~L'espressione estetica
16 7 | meretrici dannati alla stessa pena: gli uni vendono l'anima,
17 7 | sono bestie; e qui è la pena, nella coscienza umana che
18 7 | nella sua invettiva, nella pena di Bertram dal Bormio, nella
19 7 | benefattori nella Giudecca. La pena è una, ma graduata secondo
20 9 | posare e non gli dar più pena. -~ ~Manca il rilievo: per
21 10| lo trova, senza darsi la pena di esaminarlo. Questa è
22 12| pronte, senza che si dia la pena di cercarle. Ecco la magnifica
23 13| quattro mitre, ne val poi la pena? -~ ~ Sia ver che d'oro
24 19| Sei e sei anni che in pena dispenso ~ l'afflizion d'
25 20| dispensatore del premio e della pena: sia pure, anzi pur troppo
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