Capitolo
1 1 | dialetti. Per le chiese per le scuole, negli atti pubblici era
2 2 | puerile a quegli atleti delle scuole, così pronti e così sottili
3 2 | mezzo al popolo, ma nelle scuole, fra san Tommaso e Aristotele,
4 2 | un pubblico uscito dalle scuole, per il quale poesia era
5 2 | che si fa sviluppare nelle scuole per esercizio di rettorica.
6 2 | distinzioni e astrazioni delle scuole. Esule ghibellino, si levò
7 4 | latino, e che, formato nelle scuole, superbo della sua scienza,
8 4 | scienza come s'insegnava nelle scuole, la somma o il compendio
9 6 | uomini che uscivano dalle scuole con tanta filosofia in capo,
10 7 | Aristotele dominava nelle scuole; la scienza si era introdotta
11 9 | letteraria, non usciva già dalle scuole: usciva dal seno stesso
12 9 | e quella barbarie delle scuole sta così in quelle ampie
13 9 | Boccaccio non era uscito dalle scuole, e quando più tardi studiò
14 12| dell'intelligenza nelle scuole. Il materialismo pratico,
15 19| aristotelismo dominante ancora nelle scuole. I liberi pensatori eran
16 19| dalle accademie e dalle scuole, frenata dall'Inquisizione
17 19| nuovi, ma saldo ancora nelle scuole, sul quale s'innestava una
18 19| sospetto di ogni novità nelle scuole: pure la fede di un rinnovamento
19 19| oltrepassò gli studi delle scuole, e, fatto maestro di sè,
20 19| della coltura, apersero scuole e convitti, e presero nelle
21 19| nelle accademie e nelle scuole, dove regnava Suarez e Alvarez,
22 19| renatisti penetravano nelle scuole co' loro “metodi strepitosi”,
23 20| educazione pubblica, vigilò scuole, libri, teatri, accademie,
24 20| nelle accademie, nelle scuole sottratte al clero. Le industrie
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