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Paolo Ferrari
Goldoni e le sue sedici commedie nuove

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  • ATTO TERZO
    • Scena quarta
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Scena quarta

 

Rosina, Paoletto, Medebac, e detti.

 

MEDEBAC (con due lumi in mano, si volge verso la scena) Mandate giú una scena, e accendete qualche lume delle quinte. (Si cala una scena molto avanti, tanto che si possa preparare pel cambiamento di scena, e accendono lumi). Ma dove diavolo si è fitto questa sera il suggeritore?... (Scorgendolo) Ah!... guardate: poveretto, è qui che dorme... ed ha anche avuto l'avvertenza di risparmiare la candela,

PLACIDA (a Norina piano) Fortuna che dormiva...

NORINA (a Placida come sopra) E non ha sentito.

MEDEBAC (chiamandolo) Tita! ehi! Tita!

TITA (fingendo svegliarsi) Ah! che c'è? Dove son io? che luogo è questo?

MEDEBAC (ridendo) Ah! ah! pare che reciti.

TITA (fra sé) Purtroppo recito!

MEDEBAC Da bravo, accendi il tuo lume che proviamo qualche scena.

TITA (accende) Son qui, son qui. (Piano vedendo Paoletto che parla con Rosina) Eccoli quei due bricconi!

NORINA (che si è avvicinata a Paoletto) Con voi poi la discorreremo, signorino!

PAOLETTO Con me? Ho vinto sai! Ho vinto sei ducati.

NORINA (a Rosina) E madama prima servetta non crede che sia ancora tempo d'andare a sedere al suo posto?

ROSINA Cosa vi viene in testa?

NORINA So tutto!

ROSINA (accostandosi a Tita e parlandoci da star diritta) Cos'ha la Norina?

TITA Uscitemi dal cospetto! Stasera a casa la discorreremo.

ROSINA Con me?

TITA Con voi: voglio schiaffeggiarvi a morte.

ROSINA Oh! povera me, e per qual motivo?

TITA So tutto! Levatemivi di sopra!

ROSINA (fra sé) Che sarà mai! (Va a sedere al secondo posto).

PAOLETTO (a Norina) Ma si può sapere cos'è stato?

NORINA Uscitemi d'intorno. Sola esser vo', lasciatemi a me stessa!

 

Va a sedere al terzo posto. Placida è seduta e pensosa per ira. Norina egualmente. Rosina addolorata. Paoletto siede esso pure pensoso. Medebac in mezzo alla scena osserva tutti e crolla il capo con incertezza.

 

MEDEBAC Goldoni m'incarica di dire a chi era stamani al caffè che quello che è stato è stato, e ch'egli non se ne ricorda piú. Avete capito?... (nessuno risponde). Avete capito?... (come sopra, ed egli fra sé). Avranno capito (crolla il capo). Ma ecco appunto Goldoni.

 

 

 




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