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Ludovico Ariosto
La lena

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


abbac-dinan | dipin-messi | meta-ronca | rotte-zecca

                                                  grassetto = Testo principale
     Atto, Scena                                  grigio = Testo di commento
1 2, 1 | condurre o Biagiolo o quel da l'Abbaco~a misurarla, e terrò in 2 2, 1 | aiutar).~FAZIO~(Spero d'abbattere~tanta superbia: io non voglio 3 3, 6 | CORBOLO~A piè o a cavallo? Abbiamoti~inteso.~CREMONINO~Pur anco 4 4, 9 | venticinque fiorini non s'abbino.~Conosco io ben l'amor di 5 5, 4 | salutifera~che prima ch'io m'abbocchi con Pacifico~ritrovi Fazio. 6 5, 10| egli dire.~MENGHINO~…che abbracciati stavano.~LENA~Tu menti per 7 2, 1 | principio~ch'io venni a abitar qui, non sapea leggere~ne 8 Pro | essa, in veste tonda e in abito~da questo, ch'oggi s'usa, 9 1, 1 | cuor ch'abbian da bere in abondanzia.~Questo è un fiorino, te': 10 1, 1 | mi t'oblighi.~CORBOLO~Non accade usar meco questo prologo:~ 11 3, 2 | essere~questo?)~CORBOLO~E che accadea partirsi a Flavio?~ILARIO~( 12 5, 3 | son pene arbitrarie:~et accader potrebbonvi omicidii.~E 13 3, 2 | Pericolo? Narrami:~che gli è accaduto?~CORBOLO~Può dir, padron, 14 5, 8 | ita come il povero~che va accattando per Dio la elemosina,~d' 15 5, 10| questa?~PACIFICO~…tu cagion d'accendere~tanto fuoco.~MENGHINO~Vo' 16 2, 3 | sei, sette, diece paia, accennami,~pur che tra noi stia la 17 3, 6 | dir la verità...~CORBOLO~Accenno io?~CREMONINO~… e difendere~ 18 3, 6 | che gli accenni?~CORBOLO~Accennoli~per certo, a dimostrar che 19 3, 6 | anco m'accenni?~CORBOLO~Accennoti?~ILARIO~Oh, che ti venga 20 Pro | anzi lor aggradiscono, e le accettano~per foggia buona e da persone 21 5, 5 | fossimo~ aventurosi.~CORBOLO~Accettate il buon animo:~non è per 22 5, 5 | grazia domandandoti~che tu li accetti; se però procedere~vorrai 23 5, 1 | esserci~voi, volontier v'accetto.~STAFFIERI~Anzi pregartene~ 24 1, 2 | sopra questi miei panni m'accommodi~de li danar che sa che mi 25 1, 1 | convenevole.~FLAVIO~Verrà a suo acconcio e tornerà la giovane,~come 26 5, 12| Già datagli~l'ha: si sono accordati egli et Ilario~in due parole.~ 27 2, 3 | comincian gli Orafi,~mi s'accosta, e pian pian dice: - Piacendoti.~ 28 5, 3 | il podestate abbia potere accrescere,~secondo che de l'inquisiti 29 4, 7 | MAGAGNINO~Fai grandissimo~male accusarci a torto e dirci ingiuria.~ 30 5, 1 | perché li Giudei non fossero~accusati da lui; ma pusillanimo~è 31 4, 9 | fuoco, che spargendovi~de l'acqua sopra, suol subito spegnersi:~ 32 2, 3 | tortore.)~LENA~Vien molto adagio: par che i passi annoveri.~ 33 3, 7 | poi lasciatami~l'ha fin adesso. Io ve lo vo' nascondere~ 34 2, 3 | cappon grasso compero~ch'avea adocchiato, e tolgo sei melangole,~ 35 3, 7 | un mio parente, acciò che adoperandola~per tino, le facessi l'odor 36 5, 3 | nei statuti le pene de gli adulteri,~et oltra li statuti, quanto 37 5, 3 | ha colto con la moglie in adulterio.~Vedetelo colà, che vorria 38 1, 1 | a dar rimedio~a' nostri affanni. Il quale ella mostratomi~ 39 2, 3 | dunque esser con tale studio~affaticato a comperarle e a cuocere,~ 40 2, 3 | mangi mai piú; ch'elle t'affoghino!~Mi debbo dunque esser con 41 5, 11| modo usato fin qui mi saria agevole;~ma come le formiche si 42 Pro | code non spiaceno,~anzi lor aggradiscono, e le accettano~per foggia 43 3, 2 | CORBOLO~Non, vi dico; anzi piú agile~ne fia.~ILARIO~Dimmi: è 44 2, 1 | tempo. Odi: se avessino~un agnel buono... Eh no, fia meglio 45 2, 1 | stan le pecore,~e quanti agnelli maschi e quante femine~son 46 2, 1 | pure a compito,~né tener l'ago.~FAZIOvero.~LENA~Né pur 47 4, 1 | Ilario~abbia scoperti gli aguati, che Corbolo~posti gli avea, 48 2, 1 | giovane,~ch'io mi posso aiutar).~FAZIO~(Spero d'abbattere~ 49 5, 3 | consideratela~or voi, che aiuto può aver da una femina!~ 50 4, 9 | viemmelo mostra. Or bella alchimia~non ti parrà, s'io fo di 51 | alcuno 52 | allo 53 Pro | piacque, che piú giovane~era alora e piú fresca, men dovrebbevi~ 54 2, 3 | e quindici~bolognin su l'altar quivi gli annovero.~Mi soggiunge 55 | altrimenti 56 | altrove 57 | altrui 58 5, 5 | e dia commodo~che questi amanti insieme si solazzino~prima 59 2, 2 | Vorrebbe il dolce senza amaritudine:~ammorbarmi col fiato suo 60 | ambedue 61 1, 1 | stella amata da Martin d'Amelia;~ma né quella anco di levarsi 62 5, 11| tuttavia giovane,~il mantenere amendue col medesimo~modo usato 63 2, 2 | dolce senza amaritudine:~ammorbarmi col fiato suo spiacevole,~ 64 1, 1 | senza ch'io 'l replichi,~ch'amo Licinia, figliuola di Fazio~ 65 Pro | La Lena inanzi che fusse ampliata di due scene~ ~Dianzi ch' 66 3, 2 | grande o picciolo?~CORBOLO~L'andare a questo mal suo non può 67 5, 8 | posso a pena muovere.~L'andata non m'avria avuto a rincrescere,~ 68 5, 8 | mandata piú di mezzo miglio, e andatane~son sempre quasi correndo, 69 3, 4 | Torbido~compromessi, ch'è andato a tôr la pertica~per misurarla 70 2, 3 | arrosto è in stagion, vieni, andiamone~a mangiar.~CORBOLO~Vengo. 71 2, 3 | come i danar ci siano.~Andian, che le vivande si raffreddano.~ 72 3, 1 | piglio alla trappola?~Ieri andò in nave a Sabioncello, e 73 1, 1 | occhi d'animal bruto a lumi angelici!~CORBOLO~Gli occhi di Cuchiolin 74 4, 9 | botte, come proprio~fansi l'anguille di Comacchio e i mugini?~ 75 1, 1 | che cómpari~gli occhi d'animal bruto a lumi angelici!~CORBOLO~ 76 4, 9 | se prima li danari non mi annovera;~et esser guardiana io stessa 77 2, 3 | bolognin su l'altar quivi gli annovero.~Mi soggiunge egli: - Se 78 5, 10| a vendicar.~ILARIO~Per l'antiqua amicizia~nostra!~FAZIO~Sarebbe 79 3, 6 | ti venga il mal di santo Antonio!~Non t'ho veduto io che 80 5, 3 | corte, che tuttavia tengono~aperti gli occhi a tai casi, per 81 3, 9 | pigliarmela.~E poi che l'uscio è aperto, alla dimestica~entrarò. 82 2, 3 | guardo se contadini o altri appaiono,~che de' megliori n'abbian. 83 3, 2 | inanzi, e far ch'ella s'appanni, e prendasi.)~Io non so 84 1, 1 | tu aprir loro il borsello apparecchiati.~ ~ 85 2, 3 | conviti publici~li fagiani apparir sopra le tavole,~che le 86 4, 6 | appertien? non è vero.~FAZIO~Appertengagli.~E non ti par che in casa 87 4, 6 | che non ti pare.~FAZIO~Et appertengasi.~GIULIANO~Come appertien? 88 4, 6 | già cotesto.~CORBOLO~Et appertiemmisi~vie piú che non ti pare.~ 89 4, 6 | appertengasi.~GIULIANO~Come appertien? non è vero.~FAZIO~Appertengagli.~ 90 3, 3 | ne vengo, e buone nuove apportogli.~PACIFICO~Le sa, che ciò 91 5, 11| quand'io sarò nel bisogno, ad apprenderla?~PACIFICO~Se contra ogni 92 4, 3 | entriamoci.~Ma sento ch'egli s'apre.~MAGAGNINO~Ha fatto savia-~ 93 1, 2 | questi danari, e l'uscio gli aprino.~FLAVIO~Tu temi ch'io te 94 1, 1 | uscio aprono.~CORBOLO~E tu aprir loro il borsello apparecchiati.~ ~ 95 1, 1 | FLAVIO~Ma sento che l'uscio aprono.~CORBOLO~E tu aprir loro 96 5, 3 | del signor, e ci son pene arbitrarie:~et accader potrebbonvi 97 2, 1 | vendetela, donatela, et ardetela,~anch'io procacciarò trovar 98 4, 5 | alcun che di toccarmela~ardisca, se non vuol...~BARTOLO~ 99 Pro | ogni altra scïenzia,~essi ardiscan di far. Tuttavia, essendoci~ 100 1, 1 | debiti,~perché il meschin non ardisce di mettere~piè fuor di casa, 101 4, 9 | subito spegnersi:~e mancato l'ardor, non ti darebbono~di mille 102 Pro | che, se non rideremo de l'arguzia~de la comedia, almen de 103 1, 1 | da lato queste sciocche arguzie.~Corbol, che sempre abbia 104 5, 1 | e de l'altro hai certo l'aria.~Rizza la testa. E' par 105 4, 9 | governati.~Hai tu alcun'arma in casa?~PACIFICO~Su in 106 3, 5 | c'è alcuna cassa, alcun armario?~PACIFICO~Non ci son altre 107 1, 1 | venticinque fiorini, et arrecarglieli~ora meco dovea, perché riceverli~ 108 3, 7 | Dove è la veste che tu arrechi a Flavio?~Non indugiàn, 109 2, 1 | a mastro Lazaro,~che mi arrecò alle man questa casipula!~ 110 3, 5 | CORBOLO~Io vo a casa, et arrecogli~un'altra veste.~PACIFICO~ 111 Pro | de la comedia, almen de l'arroganzia~del suo compositor potremo 112 5, 1 | farai la guardia.~(Post'ho l'artegliaria già ai canti. Facciano~qui 113 5, 10| Férmati qui, Menghin: férmati, ascoltami.~MENGHINO~Lasciami andar, 114 3, 7 | partiti prendene~l'uno: o l'ascondi in casa o in giubbon mandalo~ 115 2, 3 | questa differenzia.~LENA~Gli asini ragghiar s'odono alla macina.~ 116 5, 3 | gioveni~suoi parenti; et aspetta anco che venghino~tre suoi 117 2, 3 | et egli: - In Vescovato aspettami;~ma non cantar -; et io: - 118 2, 3 | del duca stavano,~credo, aspettando questi gentiluomini~che 119 2, 3 | mio detto.)~LENA~Io vo' aspettarlo, e intendere~quel ch'egli 120 3, 1 | in nave a Sabioncello, e aspettasi~questa matina: convien ch' 121 5, 3 | ILARIO~Va' dunque.~CORBOLO~Aspettatemi qui.~ILARIO~Odimi~Fagli 122 3, 7 | metterlo~fuor di casa. Ch'aspetti? ch'entri Fazio,~e che lo 123 3, 5 | ritorna súbito,~che qui t'aspetto.~CORBOLO~Io veggo uscire 124 3, 2 | Vide chi fusser quei che l'assalirono?~CORBOLO~Non, che la gran 125 4, 8 | quella casa spingere,~m'assalse al cuore una paura, un tremito,~ 126 2, 2 | che li ingannano, rubano, assassinano.~Anch'io d'esser pagata 127 3, 2 | che se venisseno~questi assassini ad impegnare o vendere~le 128 5, 3 | dentro questi ribaldi lo assediano.~ILARIO~Dove dentro?~ 129 5, 3 | di Fazio;~e cosí v'è assediato.~ILARIO~Vedi audacia~d'un 130 3, 4 | L'avessi ier saputo, che assettatola~un po' l'avrei: mi cogliete 131 3, 2 | quattro, et aveano~arme d'asta, ch'assai colpi gli trassero.~ 132 3, 1 | esser cacciato di casa. Or l'astuzia~bisognaria d'un servo, quale 133 5, 2 | intendo che mi stia piú un atimo~in casa. Io vo' cacciarlo, 134 5, 1 | fassi il bravo?~CORBOLO~Attaccala~spesso a Dio e santi: tienlo 135 1, 3 | Potta! che quasi son per attaccargliela.~Ho ben avuto a' miei 136 5, 3 | che voi e Flavio piú siate atti a nuocere~a lui), pur non 137 3, 1 | propizia~(Come si dice) a gli audaci suol essere?~Ma che farò, 138 4, 9 | cogliere.~E pur talor de gli augelli si colgono,~che caduti alla 139 1, 1 | sei stato, quando abbiamo auto commoda~di parlarci, stando 140 1, 3 | suonavano;~esser dovea l'Ave Maria o la predica;~o forse 141 4, 7 | Poco piú ch'io indugiava ad avedermene,~era fornito: bisognava 142 1, 1 | e senza ch'alcun possa avedersene,~la Lena mi potrà por con 143 1, 1 | sapendo io trovare, e già avend'ordine~di venir qui, non 144 | avendo 145 | avendoli 146 5, 3 | súbito~ad avisarmi. Al fin ch'avenne? Séguita.~CORBOLO~Non so 147 5, 5 | miracolo che fossimo~ aventurosi.~CORBOLO~Accettate il buon 148 4, 6 | certifica~che sia sua, l'averà; ma non facendomi~buona 149 2, 3 | CORBOLO~(Un altro toltoli~averia, e detto fra sé: non ce 150 Pro | vili e ignobili)~quelle ch'averla di rietro non vogliono,~ 151 | averli 152 | averlo 153 4, 7 | fino ad ora di cena potrà avermici.~ ~ ~ ~ 154 3, 2 | avrà mai.~ILARIO~Converrà aversela,~o voglia o non: poi ch' 155 | aversene 156 4, 1 | di mio patron, che dovea avertirmene.~Pur è stata la mia grande 157 | aveva 158 | avevo 159 4, 7 | hai sotto?~MAGAGNINO~Tolto avevolo~per le mie spese, e non 160 5, 1 | volendo io discoprirmi, avevone~parlato a questo mio vicino, 161 1, 3 | poca vergogna, e tanto avidamente~facesse il suo ribaldo offizio.~ 162 3, 2 | CORBOLO~La roba fra le gambe aviluppandosi,~che gli cadea da un lato, 163 3, 2 | Se 'l ti par, va' dunque, avisali.~ ~ ~ ~ 164 3, 5 | dubbio, se lo vede Fazio,~s'avisarà la cosa, e sarà il scandolo~ 165 5, 3 | che non venisti súbito~ad avisarmi. Al fin ch'avenne? Séguita.~ 166 3, 2 | non si riscuoteno.~CORBOLO~Avisiamoli pur: facciamo il debito~ 167 | avrebbe 168 2, 1 | insegnato non le avessi, avrebbele~alcun'altra insegnato, contentandosi~ 169 5, 3 | all'uscio, saltò fuora, avrebbelo~morto.~ILARIO~Si salvò in 170 4, 1 | detto altro? Da doler s'avrebbeno~di mio patron, che dovea 171 | avrei 172 5, 5 | STAFFIERI~Lo conosciamo, e te ne avren sempre obligo.~CORBOLO~Son 173 | avresti 174 | avuta 175 | avute 176 Pro | rispondono~certi versi, m'avveggio che far vogliono~una de 177 1, 1 | nulla merita,~meritarà per l'avvenir, volendole~insegnar un lavoro 178 4, 2 | et ho speso in salarii~d'avvocati, procuratori e giudici,~ 179 2, 3 | LENA~Differenzia~molta è, babbion, tra l'udire e l'intendere.~ 180 3, 2 | vendere~le robe, tanto a bada li tenessino,~che voi fosse 181 1, 3 | mille pratiche~di ruffiane, bagascie, e cotal femine~che di guadagni 182 3, 6 | darà a intendere~qualche baia, che sa troppo ben fingere.~ 183 Pro | per certo che volessino~ballar, che 'l tempo me lo par 184 1, 2 | una lunga, rivolgiti~al banco de' Sabbioni, e quivi impegnali~ 185 1, 2 | fra le triste monete la bandiscono.~CORBOLO~Tu cianci, Lena, 186 3, 2 | Non che in vendita,~ma a baratto, ma in don dar si dovrebbeno.~ 187 5, 4 | Pacifico.~Io l'avrò alla barberia, ove è solito~di giocar, 188 4, 9 | curan di levarmelo.~CORBOLO~Basta, viemmelo mostra. Or bella 189 2, 1 | che porle il freno e 'l basto mi delibero.)~ ~ ~ ~ 190 1, 1 | possa, di menar le calcole~e batter fisso. Ella ha ragion da 191 4, 3 | MAGAGNINO~Perché debbo batterlo,~se non m'ha offeso?~BARTOLO~ 192 4, 3 | inanzi e fa' il tuo officio;~batti quell'uscio.~MAGAGNINO~Perché 193 4, 3 | lui: con mani e con piè battilo.~BARTOLO~Spero pur d'averne 194 1, 2 | CORBOLO~Or vadan tutti li beccai e impicchinsi,~Che nessun 195 3, 6 | compagni avran fatto la beffa, e toltosi,~credo, piacer 196 1, 1 | sol proprio,~luce quanto i begli occhi di Licinia.~CORBOLO~ 197 5, 11| che de la tua persona a beneplacito~tuo faccia sempre, e ch' 198 3, 6 | hai fatto?~CORBOLO~Isaac e Beniami~da i Sabbioni ho avisato: 199 5, 10| e se stato vi son sempre benivolo,~e sempre pronto a farvi 200 4, 2 | processi e de sentenzie;~le berrette, che a questo e a quel traendomi,~ 201 2, 3 | le camere~con puttane i bertoni se li mangiano.~Questi arrosto, 202 1, 3 | preti iersera troppo aveano~bevuto, e questa matina erant oculi~ 203 2, 1 | FAZIO~(Voglioci~condurre o Biagiolo o quel da l'Abbaco~a misurarla, 204 5, 11| sola del commun peccato biasimi;~ma se i contanti compariti 205 3, 2 | oltre alla perdita~sia il biasmo ancora. Non direbbe il populo~ 206 3, 9 | lire, ch'egli è a Bartolo~Bindello debitore; e son certissimo~ 207 | bisogna 208 3, 1 | cacciato di casa. Or l'astuzia~bisognaria d'un servo, quale fingere~ 209 4, 7 | avedermene,~era fornito: bisognava andarmene~in bel farsetto; 210 5, 1 | che fussi un sbirro o il boia; e crederebbelo,~che de 211 3, 9 | di che alla vendemia~per bollire il suo vin gli feci commodo.~ 212 2, 3 | Io metto mano, e quindici~bolognin su l'altar quivi gli annovero.~ 213 2, 3 | fagian grassi per quindici~bolognini gli avrai. - , di grazia -;~ 214 1, 1 | CORBOLO~E tu aprir loro il borsello apparecchiati.~ ~ 215 2, 3 | Non è la statua~del duca Borso di me piú tacita. -~In 216 1, 1 | vestito e ben ornato, e come bossolo~di spezie tutto ti sento 217 4, 7 | dimandar, rimettilo~alla bottega qui di mastro Onofrio;~fino 218 1, 2 | randello di frassino~di due braccia ti freghi le spalle, asina!)~ 219 2, 3 | cuocere?)~LENA~Vien col braccio sinistro molto carico.~CORBOLO~( 220 4, 9 | che dura solamente fin che bramano~aver la cosa amata, e spenderebbono,~ 221 3, 2 | cosa simile.~Flavio con una brigata di giovani~si trovò iersera 222 2, 1 | talor v'avanzano~minestre o broda, solete mandarmene?~FAZIO~ 223 1, 1 | cómpari~gli occhi d'animal bruto a lumi angelici!~CORBOLO~ 224 1, 2 | piacevole~ancora?~LENA~O bella o brutta, il danno e l'utile~è mio: 225 3, 2 | pur si toleri.~D'un par di buoi, per tornare a proposito~ 226 1, 1 | malora!~CORBOLO~Anzi in buon'ora a stendermi~nel letto, 227 3, 3 | CORBOLO~A lui ne vengo, e buone nuove apportogli.~PACIFICO~ 228 5, 8 | minacciata d'un buon carico~di busse, se mai piú le fo servizio.~ 229 5, 2 | un atimo~in casa. Io vo' cacciarlo, come merita.~ ~ ~ ~ 230 3, 1 | e sta a pericolo~d'esser cacciato di casa. Or l'astuzia~bisognaria 231 5, 1 | Ilario, che le avea cacciate, caccino.~Ma eccolo uscir fuor; purch' 232 2, 3 | cappon, fagiani, pan, vin, cacio: portali~in casa. Parmi 233 3, 2 | medaglia d'or ch'aveva, e caddegli~la berretta.~ILARIO~E perdella?~ 234 3, 2 | gambe aviluppandosi,~che gli cadea da un lato, fu per metterlo~ 235 4, 9 | augelli si colgono,~che caduti alla rete altre volte erano,~ 236 5, 12| con tutto che giustissima~cagione avria di far tutto il contrario,~ 237 1, 1 | far si possa, di menar le calcole~e batter fisso. Ella ha 238 2, 3 | lesso; e qui nel canestro caldi arrecoli.~Ecco la Lena.)~ 239 3, 6 | mio padron, ch'a torto tu calunnii.~S'avesse avuto egli i danar, 240 2, 3 | grida che sono; e ne le camere~con puttane i bertoni se 241 4, 9 | la camera~dipinta ho nel camin l'arme di Fazio.~CORBOLO~ 242 2, 3 | terribili~guardar la sua campagna; e li medesimi~che n'hanno 243 3, 2 | o voglia o non: poi ch'è campato, reputi~che gli abbia Dio 244 3, 7 | a Flavio?~Non indugiàn, cancar ti venga, a metterlo~fuor 245 4, 7 | impiccato, che ti venga il cancaro!~Che è questo che tu hai 246 2, 3 | cuocere~lesso; e qui nel canestro caldi arrecoli.~Ecco la 247 2, 3 | gentiluomini~che di sparvieri e cani si dilettano,~che a bere 248 2, 3 | Vescovato aspettami;~ma non cantar -; et io: - Non è la statua~ 249 2, 3 | séguita~un d'essi, e al canto ove comincian gli Orafi,~ 250 3, 7 | cosa abbiano.~CORBOLO~Vi capirà egli dentro?~PACIFICO~, 251 3, 5 | che Santino in giubbon non capirebbono.~CORBOLO~Dunque facciànlo 252 5, 1 | chi dubiti?~PACIFICO~Del capitan de la piazza, che cogliere~ 253 4, 2 | copie de scritture e de capitoli~mi costan. Metti appresso 254 1, 2 | FLAVIO~Che piú? Portami~Un cappino e un saion di panno.~LENA~ 255 2, 1 | questa sera le carra si carchino,~e che doman le legna si 256 2, 3 | cuocono;~e perché non son care! Si concordano~tutti al 257 2, 1 | recapito.~FAZIO~(Quanto piú fo carezze, e piú mi umilio~a costei, 258 5, 12| era a punto il ver, che caricatala~avea costui non a te, ma 259 5, 1 | quantità di formaggio, e caricatolo~han su dua carra, et in 260 2, 3 | cibo, né si mangino~se non carnacce, che mai non si cuocono;~ 261 4, 9 | facci una cuffia.~MENICA~La carne è nel catin lavata, e in 262 3, 6 | avisato: ora vo' volgermi~A i Carri; quei da Riva saran gli 263 5, 7 | veggo ai nemici, che mi casca l'animo~di potere a tanto 264 5, 3 | tengono~aperti gli occhi a tai casi, per correre~a dimandar 265 2, 1 | mi arrecò alle man questa casipula!~Ma non ci voglio piú star 266 3, 5 | Non ci son altre che due casse piccole,~che Santino in 267 2, 1 | Dugentola~tu vada, e che al castaldo facci intendere~che questa 268 2, 3 | treccole,~indi inanzi al Castello, e i pizzicagnoli~vo domandando 269 4, 9 | cuffia.~MENICA~La carne è nel catin lavata, e in ordine;~non 270 5, 11| tutto! Or che 'l disegno ha cattivo esito,~me sola del commun 271 5, 9 | riverenzia.~FAZIO~Questa è la causa che m'era da quindici~giorni 272 3, 1 | fingere?~Ma quanto egli è piú cauto, maggior gloria~non è la 273 3, 2 | malfattor si pagano?~Col cavallier dei quali o contestabile,~ 274 3, 6 | mane?~CORBOLO~A piè o a cavallo? Abbiamoti~inteso.~CREMONINO~ 275 2, 1 | fossi ti mostrino~c'hanno cavati, e che conto ti rendano~ 276 | ce 277 1, 1 | ella suonar, come un bel cembalo,~di venticinque fiorini, 278 5, 3 | CORBOLO~E piú, c'ha fatto e cerca far d'altri uomini~ragunanza, 279 3, 7 | questi, che verran con Fazio,~cercato a lor bell'agio ogni cosa 280 5, 8 | trovata quella femina~ch'io cercavo. Son ita come il povero~ 281 3, 6 | ILARIO~Per ogni via tu cerchi d'interrompere;~ma se tu 282 2, 3 | volgomi~lungo la loggia, e cerco per le treccole,~indi inanzi 283 | certe 284 | certi 285 4, 6 | se Giulian fra due mi certifica~che sia sua, l'averà; ma 286 5, 3 | come sta; ma vogliovi~prima certificar che quella favola,~la qual 287 4, 9 | io vada a far?~LENA~Vedi cervello! Informati~quivi (credo 288 3, 1 | buono, e 'l vin ottimo;~non cessa tuttavia lodarmi Flavio~ 289 2, 2 | nïente di Pacifico,~che non cessava mai: - Moglie, compiacelo;~ 290 5, 3 | volgerlo~in due parole, e farlo cheto et umile.~E fia piú vostro 291 3, 6 | questi pegni...~CORBOLO~Chiacchiare!~CREMONINO~…Gli dovea li 292 3, 2 | Corbolo!~CORBOLO~Chi mi chiama? O patron!~ILARIO~Che c' 293 Pro | soliti,~ch'essi comedie chiamano e si credono~di farle bene. 294 2, 3 | a bere in Gorgadello li chiamassero.~Mi dice un d'essi, ch'è 295 5, 3 | ucciderlo~con quel spiedo, e chiamato ha quei duo gioveni~suoi 296 4, 6 | che questa botte io mi chiami in deposito,~e se Giulian 297 4, 6 | compromettere~e lasciar turbidar la chiara e liquida~ragion che v'hai.~ 298 5, 10| qualche esperienzia~ve n'ha chiarito: or non pensate ch'essere~ 299 5, 11| fatto puttana?~PACIFICO~Cosí chiedere~potresti a quei che tuttodí 300 4, 9 | Va': come sei dritto la chiesa, piegati~tra l'orto de li 301 4, 9 | erano;~di star qui dentro chiuso come in carcere;~d'esser 302 1, 2 | la bandiscono.~CORBOLO~Tu cianci, Lena, ?~LENA~Non ciancio: 303 1, 2 | cianci, Lena, ?~LENA~Non ciancio: dicogli~del miglior senno 304 2, 3 | penuria~ci sia d'ogni buon cibo, né si mangino~se non carnacce, 305 1, 1 | Corbolo,~né stella altra del cielo, né il sol proprio,~luce 306 5, 10| ILARIO~Fermatevi.~Credo che cinquant'anni oggimai passino~che 307 | cinque 308 5, 3 | che in pericolo~porvi di cinquecento o mille perderne.~ILARIO~ 309 4, 7 | anch'io tener le mani a cintola.~TORBIDO~Ve' quel sasso, 310 | circa 311 3, 2 | son di Santo Stefano,~fu circondato da quattro, et aveano~arme 312 2, 3 | megliori n'abbian. Quivi in circulo~alcuni uccellator del duca 313 4, 2 | duo tanti; e poco men le citatorie,~le copie de scritture e 314 1, 1 | dispongono~a dar le rocche, le città, gli eserciti,~e talor le 315 3, 2 | dodici~ore, ch'uscí de la cittade, e dissemi~che veniva a 316 2, 3 | vendono~in tutte l'altre cittadi; e penuria~ci sia d'ogni 317 4, 1 | ventura a qualche povero~cittadin. Mala razza! feccia d'uomini!~ ~ ~ 318 3, 4 | assettatola~un po' l'avrei: mi cogliete in disordine.~FAZIO~Or va', 319 5, 3 | anco che venghino~tre suoi cognati.~ILARIO~Egli dov'è?~CORBOLO~ 320 5, 3 | moglie in adulterio.~Vedetelo colà, che vorria ucciderlo~con 321 5, 12| tu perseverassi in questa còlera,~saresti, Lena, la piú ingrata 322 4, 9 | talor de gli augelli si colgono,~che caduti alla rete altre 323 4, 6 | Giuliano, Pacifico, Bartolo, Colombo.~ ~FAZIO~Oh che rumor fate 324 3, 2 | aveano~arme d'asta, ch'assai colpi gli trassero.~ILARIO~E non 325 3, 2 | ILARIO~Ohimè!~CORBOLO~Ma colselo~ne la medaglia d'or ch'aveva, 326 3, 2 | piaciuto a Dio, mai non lo colsero~ne la persona.~ILARIO~O 327 3, 8 | Una, méttevi in capo il coltello.~GEMIGNANO~Eccolo.~TORBIDO~ 328 4, 9 | proprio~fansi l'anguille di Comacchio e i mugini?~Ma che farò, 329 2, 3 | un d'essi, e al canto ove comincian gli Orafi,~mi s'accosta, 330 3, 8 | a misurar quando vi par: cominciano~qui le confine, e quel segno 331 3, 8 | segno non passano.~TORBIDO~Cominciaren qui dunque.~FAZIO~Cominciateci.~ 332 3, 8 | Cominciaren qui dunque.~FAZIO~Cominciateci.~TORBIDO~Una, méttevi in 333 3, 2 | via. potendovi~far piacer, commandatemi.~ILARIO~A Dio, Egano.~CORBOLO~( 334 4, 7 | Quando?~TORBIDO~Oggi ancora. Commandi altro, Fazio?~FAZIO~Non, 335 5, 3 | e la roba traendosi,~mi commise ch'io andassi a pregar Giulio~ 336 1, 1 | stato, quando abbiamo auto commoda~di parlarci, stando ella 337 5, 11| cattivo esito,~me sola del commun peccato biasimi;~ma se i 338 3, 2 | volendomi~aspettar, tôr compagnia, che sarebbono~tutti con 339 1, 1 | ancora: che saria piú simile~comparazion, perché son occhi, e lucono.~ 340 1, 1 | malanno che Dio te dia, che cómpari~gli occhi d'animal bruto 341 4, 2 | tutte, eccoti~la moglie comparir con l'inventario~de la sua 342 5, 11| biasimi;~ma se i contanti compariti fussono,~la parte, e piú 343 2, 1 | sarebbe premio~sufficïente a compensar la infamia~che voi mi date; 344 3, 4 | ci potrebbe costui che la compera~esser domane, che vuol ire 345 3, 2 | pigliano~de le rubate, perché comperandole~costan lor poco; e se danar 346 2, 3 | tale studio~affaticato a comperarle e a cuocere,~perché una 347 2, 3 | questo mezzo un cappon grasso compero~ch'avea adocchiato, e tolgo 348 2, 2 | non cessava mai: - Moglie, compiacelo;~sarà la nostra aventura: 349 5, 2 | quel che piú mi studio~di compiacere in ogni desiderio~onesto, 350 1, 2 | stesso.~FLAVIO~Mi delibero~di compiacerti, e di farti conoscere~che 351 2, 1 | la tavola il pater pure a compito,~né tener l'ago.~FAZIO~È 352 4, 5 | GIULIANO~La tolli? , s'io tel comporto: lasciala,~se non ch'io 353 Pro | de l'arroganzia~del suo compositor potremo ridere.~ ~ 354 3, 2 | dubbio;~e quest'altri, che compran per rivendere,~son fraudolenti, 355 5, 1 | che prestano~a Riva, ieri compraro una grandissima~quantità 356 4, 4 | piú a tempo.)~GIULIANO~Né comprendere~posso, se non mel narri, 357 4, 6 | PACIFICO~Tu mi par poco savio a compromettere~e lasciar turbidar la chiara 358 4, 6 | forse ci ho parte.~GIULIANO~Concederti~non voglio già cotesto.~ 359 3, 3 | fatta: non mi resta altro a conchiuderla~che farmi i pegni rendere 360 1, 2 | perdere~tempo, ch'io gli conchiudo, ch'egli a mettere~non ha 361 2, 3 | perché non son care! Si concordano~tutti al mio detto.)~LENA~ 362 5, 4 | et anco sarà buono a por concordia~tra noi, ch'io so che molto 363 4, 2 | solo in quaranta lire lo condannano;~e chi ha speso si può grattar 364 4, 9 | bisognano,~ne li qual siamo condennati; e grazia~non se n'ha a 365 1, 2 | ben, entraci;~ma con la condizion ch'io ti specifico.~ ~ ~ ~ 366 2, 1 | e che doman le legna si conduchino;~e non sia fallo, ch'io 367 1, 2 | all'esamine~io non possa condur.~CORBOLO~ poco credito~ 368 2, 1 | sciancata.)~FAZIO~(Voglioci~condurre o Biagiolo o quel da l'Abbaco~ 369 5, 3 | piú vostro onor, se qui condurvelo~potrò.~ILARIO~Va' dunque.~ 370 1, 1 | Gli occhi di Cuchiolin piú confarebbonsi,~di Sabbatino, Marïano e 371 2, 1 | tolga da l'esempio.~FAZIO~Ti confesso ch'è il vero: non voglio 372 3, 8 | vi par: cominciano~qui le confine, e quel segno non passano.~ 373 4, 2 | son ben due sentenzie~date conformi; et ho speso in salarii~ 374 3, 3 | sappia e i nostri detti si conformino.~Ecco Pacifico esce.~PACIFICO~ 375 5, 10| oggimai passino~che voi mi conoscete, e che del vivere~mio abbiate 376 5, 7 | Che tardi? Va' dentro, e conoscilo:~Menghino, il dirò pur.~ 377 1, 1 | la possa il fuoco! Non ha conscïenzia,~di chi si fida in lei la 378 Pro | un'altra volta di sé, né considera~che se l'altr'anno piacque, 379 5, 3 | giovane~sua figlia, senza piú: consideratela~or voi, che aiuto può aver 380 3, 7 | CORBOLO~Andiamo dunque: consigliamoci~con essolui.~PACIFICO~Credo 381 5, 11| tutti bastar pareati, e consigliavimi~che quel di dietro anco 382 4, 6 | Pacifico.~BARTOLO~Questo consiglio non mi sarebbe utile.~FAZIO~ 383 3, 2 | ILARIO~…Ieri io vendei a un contadin da Sandalo.~EGANO~Esser 384 2, 3 | Cortil fermandomi,~guardo se contadini o altri appaiono,~che de' 385 5, 3 | quella favola,~la qual dianzi contai, che stato Flavio~era assalito, 386 5, 3 | ponete giú; e per Dio, non vi contamini~la pietade.~ILARIO~Oh, tu 387 5, 10| un poco qui a udir di che contendono.~PACIFICO~Férmati qui, Menghin: 388 2, 1 | avrebbele~alcun'altra insegnato, contentandosi~di dieci giulii l'anno: 389 Pro | se l'altr'anno piacque, contentarsene~dovrebbe, né si por ora 390 3, 2 | Col cavallier dei quali o contestabile,~il podestà fa a parte; 391 3, 2 | ancor ch'io vada al duca, e contigli~il caso; che farà, se non 392 5, 11| morbo!~PACIFICO~Io l'ho continua-~mente teco. Bastar, Lena, 393 2, 1 | virtuti ch'io insegno, e che continuamente~ho insegnato a vostra figlia?~ 394 3, 6 | CREMONINO~Che scherzi?~ILARIO~…e convenevoli~non sono alli par suoi.~ 395 5, 3 | In venticinque fiorini si convennono,~che prima che d'insieme 396 3, 2 | Flavio non l'avrà mai.~ILARIO~Converrà aversela,~o voglia o non: 397 3, 1 | aspettasi~questa matina: convien ch'io mi prépari~di quel 398 2, 3 | Non ponno a nozze et a conviti publici~li fagiani apparir 399 3, 6 | non è lecito~udire a capo coperto il Vangelio.~ILARIO~Per 400 5, 1 | su dua carra, et in modo copertolo~sotto la paglia, che non 401 4, 2 | poco men le citatorie,~le copie de scritture e de capitoli~ 402 2, 1 | Lena.~LENA~Forse una o due coppie~di pane il mese, o un poco 403 5, 3 | con lo spiedo.~ILARIO~Il cor mi trema.~CORBOLO~Flavio~ 404 1, 1 | queste sciocche arguzie.~Corbol, che sempre abbia avuta 405 3, 2 | CORBOLO~Non è ferito nel corpo.~ILARIO~Ne l'anima~dunque?~ 406 5, 8 | andatane~son sempre quasi correndo, per essere~tornata tosto; 407 5, 1 | carra, in un momento possi corrervi;~e tu a quest'altra via 408 4, 2 | ai procurator, che sempre corrono:~piú di quaranta lire credo 409 5, 3 | con piú furia~che pria corse allo spiedo, e senza intendere~ 410 5, 3 | facciate ridere~questi di corte, che tuttavia tengono~aperti 411 1, 2 | lo dovevi, et essere~piú cortese.~LENA~Con buoni effetti 412 2, 3 | dicono.~Anzi alla porta del Cortil fermandomi,~guardo se contadini 413 2, 1 | lire ella e 'l marito mi costano~l'anno.)~LENA~(Dio grazia, 414 3, 2 | Renderon, eh?~ILARIO~Mi costò piú di dodici~ducati coi 415 | coteste 416 2, 1 | altro ho io? deh, ditelo:~cotte di raso o di velluto?~FAZIO~ 417 4, 9 | la pentola.~LENA~Troppo cred'io ch'ella sia ben in ordine;~ 418 5, 2 | la maggior parte; et io, credendogli,~avea di fare un'altra veste 419 5, 3 | che fusse fuor Pacifico, e credendolo~anco la donna, in casa ne 420 5, 3 | fatto.~CORBOLO~Flavio oggi credendosi~che fusse fuor Pacifico, 421 4, 9 | bene; e credere~mi potrà? Crederammi. Ma Pacifico~vien fuora).~ 422 5, 1 | fussi un sbirro o il boia; e crederebbelo,~che de l'uno e de l'altro 423 1, 2 | non son, senza danari, per crederti.~FLAVIO~Ti do la fede mia.~ 424 5, 3 | so perché non l'uccise; e credetemi~che ben Dio e santi Flavio 425 1, 2 | arrecarteli~per certo...~LENA~Tu credevi? Mal principio~cotesto!~ 426 3, 6 | forse? O noi pur scorgere~credi per ubriachi o per farnetichi?~ 427 1, 1 | ancor: se vive, come è piú credibile,~che modo avrai di pagar 428 1, 1 | acciò che non lo facciano~li creditori suoi marcire in carcere;~ 429 Pro | essi comedie chiamano e si credono~di farle bene. Io che so 430 3, 1 | farò, che con un vecchio credulo~non ho a far, qual a suo 431 3, 1 | modo Terenzio~o Plauto suol Cremete o Simon fingere?~Ma quanto 432 5, 7 | tante parti le forze crescere~veggo ai nemici, che mi 433 5, 8 | Menica sola.~ ~MENICA~Alla croce di Dio! mai piú servizio~ 434 5, 12| la passion che dentro il cruccia,~né non pentirsi de le dispiacevoli~ 435 1, 2 | ma può essere~che sii cruda, che mi vogli escludere~ 436 2, 1 | ben dice l'offizio,~ ben cuce e riccama, quanto giovane~ 437 1, 1 | angelici!~CORBOLO~Gli occhi di Cuchiolin piú confarebbonsi,~di Sabbatino, 438 1, 1 | fanciulla a leggere~et a cucire; e séguita insegnandole~ 439 4, 9 | tanta tela, che facci una cuffia.~MENICA~La carne è nel catin 440 | cui 441 2, 3 | carnacce, che mai non si cuocono;~e perché non son care! 442 4, 8 | casa spingere,~m'assalse al cuore una paura, un tremito,~che 443 4, 9 | ordine,~che i birri mai non curan di levarmelo.~CORBOLO~Basta, 444 4, 2 | pagati del viaggio, poco curano~di fare essecuzione alcuna. 445 1, 1 | torto o ragion, ch'ho da curarmene?~Poi che mi fa piacer, le 446 | dai 447 2, 3 | Ch'io tel dica? Quel che dandomi,~e se ne dessi a cento, 448 4, 6 | ch'io mi debba lasciar dare ad intendere~che la sia 449 4, 9 | mancato l'ardor, non ti darebbono~di mille l'un, che già ti 450 3, 6 | qui.~CORBOLO~Pur volete dargli udienzia?~Quanti torcoli 451 5, 1 | prigion.~CORBOLO~No, ch'io gli daria ad intendere~che fussi un 452 4, 9 | venticinque fiorini ora per darteli.~PACIFICO~Foss'egli il vero!~ 453 1, 1 | abbia ancor dato, son per dartene~ora, volendo farti consapevole~ 454 5, 12| per moglier?~MENICA~Già datagli~l'ha: si sono accordati 455 4, 9 | possa mettere~dentro, e dategli luogo tu e Pacifico.~LENA~ 456 5, 5 | fieno~venticinque fiorin dati da Ilario,~pregandoti, e 457 2, 2 | scolari) promettea; poi datoci~ha un laccio, che lo impicchi 458 1, 1 | intendere~che non me li dava egli, ma servirmene~facea 459 3, 1 | Deh, se ben io non son Davo né Sosia,~se ben non nacqui 460 1, 2 | si può; e questi, che i dazi riscuoteno,~fra le triste 461 4, 9 | gli occhi vi rimanghino.~(Debb'io patir che Flavio da Licinia~ 462 Pro | sicura, che laudarglila~debbiate; et è sicura anco de i giovani,~ 463 4, 1 | dove van questi sbirri? Ir debbono~a dar mala ventura a qualche 464 3, 9 | egli è a Bartolo~Bindello debitore; e son certissimo~che non 465 5, 8 | tosto; et or stanca e debole~mi sento, che mi posso a 466 5, 10| SCENA DECIMA~ ~Menghino, Ilario, Pacifico, 467 5, 4 | pure intendere~da lui, se dee patir che costor facciano~ 468 | dei 469 4, 9 | che farò? Che farò infin? Delibera~tosto, che di pensar ci 470 | dell' 471 3, 3 | Che ve ne par?~PACIFICO~Demmoti~la gloria e 'l vanto di 472 1, 1 | persone de' lor principi:~con denari; del qual mezzo il piú facile~ 473 5, 10| darò esempio~che non si denno li miei pari offendere.~ 474 4, 6 | compromessi in Fazio:~sia il depositario egli, egli sia il giudice.~ 475 2, 3 | punto quel che anch'io da te desidero.~LENA~Tu sei malizioso piú 476 2, 3 | nona. Intanto cuocere~il desinare ho fatto, e posto in ordine.~ 477 | desse 478 | desso 479 3, 3 | Ilario~si sappia e i nostri detti si conformino.~Ecco Pacifico 480 2, 3 | venticinque fiorin ti si diano.~LENA~Che vòi tu?~CORBOLO~ 481 1, 1 | la Lena, pur mi sforzarò, dicendole~come ita sia la cosa, che 482 3, 2 | Non credea che perdere~si dicesse alle cose ch'altri trovano.~ 483 4, 8 | sentito. - Odi, Menica:~a chi dich'io? Licinia, di' alla Menica~ 484 1, 2 | Lena, ?~LENA~Non ciancio: dicogli~del miglior senno ch'io 485 Pro | diversi abiti,~e che si dicon l'un l'altro, e rispondono~ 486 2, 3 | darò d'un pugno. I denar, dicoti.~CORBOLO~Finalmente ogni 487 4, 5 | vi divieto; ma 'sta botte dicovi~che gli è mia.~BARTOLO~Come 488 3, 2 | è ferito?~CORBOLO~, e difficile-~mente potrà guarir; non 489 4, 8 | uscito sia di casa; che difficilemente,~se non si partiva, potevasi~ 490 3, 6 | toleri~mai che costui vi dileggi.~ILARIO~Che temi tu~che 491 2, 3 | che di sparvieri e cani si dilettano,~che a bere in Gorgadello 492 5, 3 | cosa da principio.~ILARIO~Dilla, ma non ne scemar, né ci 493 4, 9 | si nomina.~Va' quivi, e dille: - A te, Dorotea, mandami~ 494 3, 2 | sarebbono~tutti con lui venuti, dimandandoli.~Ma non si perda tempo: 495 5, 8 | uscio in uscio per tutto dimandandone;~né mai saputo ho ritrovare 496 5, 8 | non so perché; e poi che dimandatane,~gli ho detto donde io vengo, 497 1, 2 | Non gli dico di quella; ma dimandogli~s'egli arreca danar.~FLAVIO~ 498 3, 9 | che l'uscio è aperto, alla dimestica~entrarò. Vien, facchin, 499 3, 6 | CORBOLO~Accennoli~per certo, a dimostrar che le malizie~sue conosciamo, 500 | dinanzi


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