abbac-dinan | dipin-messi | meta-ronca | rotte-zecca
grassetto = Testo principale
Atto, Scena grigio = Testo di commento
1 2, 1 | condurre o Biagiolo o quel da l'Abbaco~a misurarla, e terrò in
2 2, 1 | aiutar).~FAZIO~(Spero d'abbattere~tanta superbia: io non voglio
3 3, 6 | CORBOLO~A piè o a cavallo? Abbiamoti~inteso.~CREMONINO~Pur anco
4 4, 9 | venticinque fiorini non s'abbino.~Conosco io ben l'amor di
5 5, 4 | salutifera~che prima ch'io m'abbocchi con Pacifico~ritrovi Fazio.
6 5, 10| egli dire.~MENGHINO~…che abbracciati stavano.~LENA~Tu menti per
7 2, 1 | principio~ch'io venni a abitar qui, non sapea leggere~ne
8 Pro | essa, in veste tonda e in abito~da questo, ch'oggi s'usa,
9 1, 1 | cuor ch'abbian da bere in abondanzia.~Questo è un fiorino, te':
10 1, 1 | mi t'oblighi.~CORBOLO~Non accade usar meco questo prologo:~
11 3, 2 | essere~questo?)~CORBOLO~E che accadea partirsi a Flavio?~ILARIO~(
12 5, 3 | son pene arbitrarie:~et accader potrebbonvi omicidii.~E
13 3, 2 | Pericolo? Narrami:~che gli è accaduto?~CORBOLO~Può dir, padron,
14 5, 8 | ita come il povero~che va accattando per Dio la elemosina,~d'
15 5, 10| questa?~PACIFICO~…tu cagion d'accendere~tanto fuoco.~MENGHINO~Vo'
16 2, 3 | sei, sette, diece paia, accennami,~pur che tra noi stia la
17 3, 6 | dir la verità...~CORBOLO~Accenno io?~CREMONINO~… e difendere~
18 3, 6 | che gli accenni?~CORBOLO~Accennoli~per certo, a dimostrar che
19 3, 6 | anco m'accenni?~CORBOLO~Accennoti?~ILARIO~Oh, che ti venga
20 Pro | anzi lor aggradiscono, e le accettano~per foggia buona e da persone
21 5, 5 | fossimo~sí aventurosi.~CORBOLO~Accettate il buon animo:~non è per
22 5, 5 | grazia domandandoti~che tu li accetti; se però procedere~vorrai
23 5, 1 | esserci~voi, volontier v'accetto.~STAFFIERI~Anzi pregartene~
24 1, 2 | sopra questi miei panni m'accommodi~de li danar che sa che mi
25 1, 1 | convenevole.~FLAVIO~Verrà a suo acconcio e tornerà la giovane,~come
26 5, 12| Già datagli~l'ha: si sono accordati egli et Ilario~in due parole.~
27 2, 3 | comincian gli Orafi,~mi s'accosta, e pian pian dice: - Piacendoti.~
28 5, 3 | il podestate abbia potere accrescere,~secondo che de l'inquisiti
29 4, 7 | MAGAGNINO~Fai grandissimo~male accusarci a torto e dirci ingiuria.~
30 5, 1 | perché li Giudei non fossero~accusati da lui; ma pusillanimo~è
31 4, 9 | fuoco, che spargendovi~de l'acqua sopra, suol subito spegnersi:~
32 2, 3 | tortore.)~LENA~Vien molto adagio: par che i passi annoveri.~
33 3, 7 | poi lasciatami~l'ha fin adesso. Io ve lo vo' nascondere~
34 2, 3 | cappon grasso compero~ch'avea adocchiato, e tolgo sei melangole,~
35 3, 7 | un mio parente, acciò che adoperandola~per tino, le facessi l'odor
36 5, 3 | nei statuti le pene de gli adulteri,~et oltra li statuti, quanto
37 5, 3 | ha colto con la moglie in adulterio.~Vedetelo colà, che vorria
38 1, 1 | a dar rimedio~a' nostri affanni. Il quale ella mostratomi~
39 2, 3 | dunque esser con tale studio~affaticato a comperarle e a cuocere,~
40 2, 3 | mangi mai piú; ch'elle t'affoghino!~Mi debbo dunque esser con
41 5, 11| modo usato fin qui mi saria agevole;~ma come le formiche si
42 Pro | code non spiaceno,~anzi lor aggradiscono, e le accettano~per foggia
43 3, 2 | CORBOLO~Non, vi dico; anzi piú agile~ne fia.~ILARIO~Dimmi: è
44 2, 1 | tempo. Odi: se avessino~un agnel buono... Eh no, fia meglio
45 2, 1 | stan le pecore,~e quanti agnelli maschi e quante femine~son
46 2, 1 | pure a compito,~né tener l'ago.~FAZIO~È vero.~LENA~Né pur
47 4, 1 | Ilario~abbia scoperti gli aguati, che Corbolo~posti gli avea,
48 2, 1 | giovane,~ch'io mi posso aiutar).~FAZIO~(Spero d'abbattere~
49 5, 3 | consideratela~or voi, che aiuto può aver da una femina!~
50 4, 9 | viemmelo mostra. Or bella alchimia~non ti parrà, s'io fo di
51 | alcuno
52 | allo
53 Pro | piacque, che piú giovane~era alora e piú fresca, men dovrebbevi~
54 2, 3 | e quindici~bolognin su l'altar quivi gli annovero.~Mi soggiunge
55 | altrimenti
56 | altrove
57 | altrui
58 5, 5 | e dia commodo~che questi amanti insieme si solazzino~prima
59 2, 2 | Vorrebbe il dolce senza amaritudine:~ammorbarmi col fiato suo
60 | ambedue
61 1, 1 | stella amata da Martin d'Amelia;~ma né quella anco di levarsi
62 5, 11| tuttavia giovane,~il mantenere amendue col medesimo~modo usato
63 2, 2 | dolce senza amaritudine:~ammorbarmi col fiato suo spiacevole,~
64 1, 1 | senza ch'io 'l replichi,~ch'amo Licinia, figliuola di Fazio~
65 Pro | La Lena inanzi che fusse ampliata di due scene~ ~Dianzi ch'
66 3, 2 | grande o picciolo?~CORBOLO~L'andare a questo mal suo non può
67 5, 8 | posso a pena muovere.~L'andata non m'avria avuto a rincrescere,~
68 5, 8 | mandata piú di mezzo miglio, e andatane~son sempre quasi correndo,
69 3, 4 | Torbido~compromessi, ch'è andato a tôr la pertica~per misurarla
70 2, 3 | arrosto è in stagion, vieni, andiamone~a mangiar.~CORBOLO~Vengo.
71 2, 3 | come i danar ci siano.~Andian, che le vivande si raffreddano.~
72 3, 1 | piglio alla trappola?~Ieri andò in nave a Sabioncello, e
73 1, 1 | occhi d'animal bruto a lumi angelici!~CORBOLO~Gli occhi di Cuchiolin
74 4, 9 | botte, come proprio~fansi l'anguille di Comacchio e i mugini?~
75 1, 1 | che cómpari~gli occhi d'animal bruto a lumi angelici!~CORBOLO~
76 4, 9 | se prima li danari non mi annovera;~et esser guardiana io stessa
77 2, 3 | bolognin su l'altar quivi gli annovero.~Mi soggiunge egli: - Se
78 5, 10| a vendicar.~ILARIO~Per l'antiqua amicizia~nostra!~FAZIO~Sarebbe
79 3, 6 | ti venga il mal di santo Antonio!~Non t'ho veduto io che
80 5, 3 | corte, che tuttavia tengono~aperti gli occhi a tai casi, per
81 3, 9 | pigliarmela.~E poi che l'uscio è aperto, alla dimestica~entrarò.
82 2, 3 | guardo se contadini o altri appaiono,~che de' megliori n'abbian.
83 3, 2 | inanzi, e far ch'ella s'appanni, e prendasi.)~Io non so
84 1, 1 | tu aprir loro il borsello apparecchiati.~ ~
85 2, 3 | conviti publici~li fagiani apparir sopra le tavole,~che le
86 4, 6 | appertien? non è vero.~FAZIO~Appertengagli.~E non ti par che in casa
87 4, 6 | che non ti pare.~FAZIO~Et appertengasi.~GIULIANO~Come appertien?
88 4, 6 | già cotesto.~CORBOLO~Et appertiemmisi~vie piú che non ti pare.~
89 4, 6 | appertengasi.~GIULIANO~Come appertien? non è vero.~FAZIO~Appertengagli.~
90 3, 3 | ne vengo, e buone nuove apportogli.~PACIFICO~Le sa, che ciò
91 5, 11| quand'io sarò nel bisogno, ad apprenderla?~PACIFICO~Se contra ogni
92 4, 3 | entriamoci.~Ma sento ch'egli s'apre.~MAGAGNINO~Ha fatto savia-~
93 1, 2 | questi danari, e l'uscio gli aprino.~FLAVIO~Tu temi ch'io te
94 1, 1 | uscio aprono.~CORBOLO~E tu aprir loro il borsello apparecchiati.~ ~
95 1, 1 | FLAVIO~Ma sento che l'uscio aprono.~CORBOLO~E tu aprir loro
96 5, 3 | del signor, e ci son pene arbitrarie:~et accader potrebbonvi
97 2, 1 | vendetela, donatela, et ardetela,~anch'io procacciarò trovar
98 4, 5 | alcun che di toccarmela~ardisca, se non vuol...~BARTOLO~
99 Pro | ogni altra scïenzia,~essi ardiscan di far. Tuttavia, essendoci~
100 1, 1 | debiti,~perché il meschin non ardisce di mettere~piè fuor di casa,
101 4, 9 | subito spegnersi:~e mancato l'ardor, non ti darebbono~di mille
102 Pro | che, se non rideremo de l'arguzia~de la comedia, almen de
103 1, 1 | da lato queste sciocche arguzie.~Corbol, che sempre abbia
104 5, 1 | e de l'altro hai certo l'aria.~Rizza la testa. E' par
105 4, 9 | governati.~Hai tu alcun'arma in casa?~PACIFICO~Su in
106 3, 5 | c'è alcuna cassa, alcun armario?~PACIFICO~Non ci son altre
107 1, 1 | venticinque fiorini, et arrecarglieli~ora meco dovea, perché riceverli~
108 3, 7 | Dove è la veste che tu arrechi a Flavio?~Non indugiàn,
109 2, 1 | a mastro Lazaro,~che mi arrecò alle man questa casipula!~
110 3, 5 | CORBOLO~Io vo a casa, et arrecogli~un'altra veste.~PACIFICO~
111 Pro | de la comedia, almen de l'arroganzia~del suo compositor potremo
112 5, 1 | farai la guardia.~(Post'ho l'artegliaria già ai canti. Facciano~qui
113 5, 10| Férmati qui, Menghin: férmati, ascoltami.~MENGHINO~Lasciami andar,
114 3, 7 | partiti prendene~l'uno: o l'ascondi in casa o in giubbon mandalo~
115 2, 3 | questa differenzia.~LENA~Gli asini ragghiar s'odono alla macina.~
116 5, 3 | gioveni~suoi parenti; et aspetta anco che venghino~tre suoi
117 2, 3 | et egli: - In Vescovato aspettami;~ma non cantar -; et io: -
118 2, 3 | del duca stavano,~credo, aspettando questi gentiluomini~che
119 2, 3 | mio detto.)~LENA~Io vo' aspettarlo, e intendere~quel ch'egli
120 3, 1 | in nave a Sabioncello, e aspettasi~questa matina: convien ch'
121 5, 3 | ILARIO~Va' dunque.~CORBOLO~Aspettatemi qui.~ILARIO~Odimi~Fagli
122 3, 7 | metterlo~fuor di casa. Ch'aspetti? ch'entri Fazio,~e che lo
123 3, 5 | ritorna súbito,~che qui t'aspetto.~CORBOLO~Io veggo uscire
124 3, 2 | Vide chi fusser quei che l'assalirono?~CORBOLO~Non, che la gran
125 4, 8 | quella casa spingere,~m'assalse al cuore una paura, un tremito,~
126 2, 2 | che li ingannano, rubano, assassinano.~Anch'io d'esser pagata
127 3, 2 | che se venisseno~questi assassini ad impegnare o vendere~le
128 5, 3 | dentro questi ribaldi lo assediano.~ILARIO~Dove là dentro?~
129 5, 3 | là di Fazio;~e cosí v'è assediato.~ILARIO~Vedi audacia~d'un
130 3, 4 | L'avessi ier saputo, che assettatola~un po' l'avrei: mi cogliete
131 3, 2 | quattro, et aveano~arme d'asta, ch'assai colpi gli trassero.~
132 3, 1 | esser cacciato di casa. Or l'astuzia~bisognaria d'un servo, quale
133 5, 2 | intendo che mi stia piú un atimo~in casa. Io vo' cacciarlo,
134 5, 1 | fassi il bravo?~CORBOLO~Attaccala~spesso a Dio e santi: tienlo
135 1, 3 | Potta! che quasi son per attaccargliela.~Ho ben avuto a' miei dí
136 5, 3 | che voi e Flavio piú siate atti a nuocere~a lui), pur non
137 3, 1 | propizia~(Come si dice) a gli audaci suol essere?~Ma che farò,
138 4, 9 | cogliere.~E pur talor de gli augelli si colgono,~che caduti alla
139 1, 1 | sei stato, quando abbiamo auto commoda~di parlarci, stando
140 1, 3 | suonavano;~esser dovea l'Ave Maria o la predica;~o forse
141 4, 7 | Poco piú ch'io indugiava ad avedermene,~era fornito: bisognava
142 1, 1 | e senza ch'alcun possa avedersene,~la Lena mi potrà por con
143 1, 1 | sapendo io trovare, e già avend'ordine~di venir qui, non
144 | avendo
145 | avendoli
146 5, 3 | súbito~ad avisarmi. Al fin ch'avenne? Séguita.~CORBOLO~Non so
147 5, 5 | miracolo che fossimo~sí aventurosi.~CORBOLO~Accettate il buon
148 4, 6 | certifica~che sia sua, l'averà; ma non facendomi~buona
149 2, 3 | CORBOLO~(Un altro toltoli~averia, e detto fra sé: non ce
150 Pro | vili e ignobili)~quelle ch'averla di rietro non vogliono,~
151 | averli
152 | averlo
153 4, 7 | fino ad ora di cena potrà avermici.~ ~ ~ ~
154 3, 2 | avrà mai.~ILARIO~Converrà aversela,~o voglia o non: poi ch'
155 | aversene
156 4, 1 | di mio patron, che dovea avertirmene.~Pur è stata la mia grande
157 | aveva
158 | avevo
159 4, 7 | hai sotto?~MAGAGNINO~Tolto avevolo~per le mie spese, e non
160 5, 1 | volendo io discoprirmi, avevone~parlato a questo mio vicino,
161 1, 3 | sí poca vergogna, e tanto avidamente~facesse il suo ribaldo offizio.~
162 3, 2 | CORBOLO~La roba fra le gambe aviluppandosi,~che gli cadea da un lato,
163 3, 2 | Se 'l ti par, va' dunque, avisali.~ ~ ~ ~
164 3, 5 | dubbio, se lo vede Fazio,~s'avisarà la cosa, e sarà il scandolo~
165 5, 3 | che non venisti súbito~ad avisarmi. Al fin ch'avenne? Séguita.~
166 3, 2 | non si riscuoteno.~CORBOLO~Avisiamoli pur: facciamo il debito~
167 | avrebbe
168 2, 1 | insegnato non le avessi, avrebbele~alcun'altra insegnato, contentandosi~
169 5, 3 | all'uscio, saltò fuora, avrebbelo~morto.~ILARIO~Si salvò in
170 4, 1 | detto altro? Da doler s'avrebbeno~di mio patron, che dovea
171 | avrei
172 5, 5 | STAFFIERI~Lo conosciamo, e te ne avren sempre obligo.~CORBOLO~Son
173 | avresti
174 | avuta
175 | avute
176 Pro | rispondono~certi versi, m'avveggio che far vogliono~una de
177 1, 1 | nulla merita,~meritarà per l'avvenir, volendole~insegnar un lavoro
178 4, 2 | et ho speso in salarii~d'avvocati, procuratori e giudici,~
179 2, 3 | LENA~Differenzia~molta è, babbion, tra l'udire e l'intendere.~
180 3, 2 | vendere~le robe, tanto a bada li tenessino,~che voi fosse
181 1, 3 | mille pratiche~di ruffiane, bagascie, e cotal femine~che di guadagni
182 3, 6 | darà a intendere~qualche baia, che sa troppo ben fingere.~
183 Pro | per certo che volessino~ballar, che 'l tempo me lo par
184 1, 2 | una lunga, rivolgiti~al banco de' Sabbioni, e quivi impegnali~
185 1, 2 | fra le triste monete la bandiscono.~CORBOLO~Tu cianci, Lena,
186 3, 2 | Non che in vendita,~ma a baratto, ma in don dar si dovrebbeno.~
187 5, 4 | Pacifico.~Io l'avrò alla barberia, ove è solito~di giocar,
188 4, 9 | curan di levarmelo.~CORBOLO~Basta, viemmelo mostra. Or bella
189 2, 1 | che porle il freno e 'l basto mi delibero.)~ ~ ~ ~
190 1, 1 | possa, di menar le calcole~e batter fisso. Ella ha ragion da
191 4, 3 | MAGAGNINO~Perché debbo batterlo,~se non m'ha offeso?~BARTOLO~
192 4, 3 | inanzi e fa' il tuo officio;~batti quell'uscio.~MAGAGNINO~Perché
193 4, 3 | lui: con mani e con piè battilo.~BARTOLO~Spero pur d'averne
194 1, 2 | CORBOLO~Or vadan tutti li beccai e impicchinsi,~Che nessun
195 3, 6 | compagni avran fatto la beffa, e toltosi,~credo, piacer
196 1, 1 | sol proprio,~luce quanto i begli occhi di Licinia.~CORBOLO~
197 5, 11| che de la tua persona a beneplacito~tuo faccia sempre, e ch'
198 3, 6 | hai fatto?~CORBOLO~Isaac e Beniami~da i Sabbioni ho avisato:
199 5, 10| e se stato vi son sempre benivolo,~e sempre pronto a farvi
200 4, 2 | processi e de sentenzie;~le berrette, che a questo e a quel traendomi,~
201 2, 3 | le camere~con puttane i bertoni se li mangiano.~Questi arrosto,
202 1, 3 | preti iersera troppo aveano~bevuto, e questa matina erant oculi~
203 2, 1 | FAZIO~(Voglioci~condurre o Biagiolo o quel da l'Abbaco~a misurarla,
204 5, 11| sola del commun peccato biasimi;~ma se i contanti compariti
205 3, 2 | oltre alla perdita~sia il biasmo ancora. Non direbbe il populo~
206 3, 9 | lire, ch'egli è a Bartolo~Bindello debitore; e son certissimo~
207 | bisogna
208 3, 1 | cacciato di casa. Or l'astuzia~bisognaria d'un servo, quale fingere~
209 4, 7 | avedermene,~era fornito: bisognava andarmene~in bel farsetto;
210 5, 1 | che fussi un sbirro o il boia; e crederebbelo,~che de
211 3, 9 | di che alla vendemia~per bollire il suo vin gli feci commodo.~
212 2, 3 | Io metto mano, e quindici~bolognin su l'altar quivi gli annovero.~
213 2, 3 | fagian grassi per quindici~bolognini gli avrai. - Sí sí, di grazia -;~
214 1, 1 | CORBOLO~E tu aprir loro il borsello apparecchiati.~ ~
215 2, 3 | Non è la statua~del duca Borso là di me piú tacita. -~In
216 1, 1 | vestito e ben ornato, e come bossolo~di spezie tutto ti sento
217 4, 7 | dimandar, rimettilo~alla bottega qui di mastro Onofrio;~fino
218 1, 2 | randello di frassino~di due braccia ti freghi le spalle, asina!)~
219 2, 3 | cuocere?)~LENA~Vien col braccio sinistro molto carico.~CORBOLO~(
220 4, 9 | che dura solamente fin che bramano~aver la cosa amata, e spenderebbono,~
221 3, 2 | cosa simile.~Flavio con una brigata di giovani~si trovò iersera
222 2, 1 | talor v'avanzano~minestre o broda, solete mandarmene?~FAZIO~
223 1, 1 | cómpari~gli occhi d'animal bruto a lumi angelici!~CORBOLO~
224 1, 2 | piacevole~ancora?~LENA~O bella o brutta, il danno e l'utile~è mio:
225 3, 2 | pur si toleri.~D'un par di buoi, per tornare a proposito~
226 1, 1 | malora!~CORBOLO~Anzi in buon'ora a stendermi~nel letto,
227 3, 3 | CORBOLO~A lui ne vengo, e buone nuove apportogli.~PACIFICO~
228 5, 8 | minacciata d'un buon carico~di busse, se mai piú le fo servizio.~
229 5, 2 | un atimo~in casa. Io vo' cacciarlo, come merita.~ ~ ~ ~
230 3, 1 | e sta a pericolo~d'esser cacciato di casa. Or l'astuzia~bisognaria
231 5, 1 | Ilario, che le avea cacciate, caccino.~Ma eccolo uscir fuor; purch'
232 2, 3 | cappon, fagiani, pan, vin, cacio: portali~in casa. Parmi
233 3, 2 | medaglia d'or ch'aveva, e caddegli~la berretta.~ILARIO~E perdella?~
234 3, 2 | gambe aviluppandosi,~che gli cadea da un lato, fu per metterlo~
235 4, 9 | augelli si colgono,~che caduti alla rete altre volte erano,~
236 5, 12| con tutto che giustissima~cagione avria di far tutto il contrario,~
237 1, 1 | far si possa, di menar le calcole~e batter fisso. Ella ha
238 2, 3 | lesso; e qui nel canestro caldi arrecoli.~Ecco la Lena.)~
239 3, 6 | mio padron, ch'a torto tu calunnii.~S'avesse avuto egli i danar,
240 2, 3 | grida che sono; e ne le camere~con puttane i bertoni se
241 4, 9 | la camera~dipinta ho nel camin l'arme di Fazio.~CORBOLO~
242 2, 3 | terribili~guardar la sua campagna; e li medesimi~che n'hanno
243 3, 2 | o voglia o non: poi ch'è campato, reputi~che gli abbia Dio
244 3, 7 | a Flavio?~Non indugiàn, cancar ti venga, a metterlo~fuor
245 4, 7 | impiccato, che ti venga il cancaro!~Che è questo che tu hai
246 2, 3 | cuocere~lesso; e qui nel canestro caldi arrecoli.~Ecco la
247 2, 3 | gentiluomini~che di sparvieri e cani si dilettano,~che a bere
248 2, 3 | Vescovato aspettami;~ma non cantar -; et io: - Non è la statua~
249 2, 3 | séguita~un d'essi, e al canto ove comincian gli Orafi,~
250 3, 7 | cosa abbiano.~CORBOLO~Vi capirà egli dentro?~PACIFICO~Sí,
251 3, 5 | che Santino in giubbon non capirebbono.~CORBOLO~Dunque facciànlo
252 5, 1 | chi dubiti?~PACIFICO~Del capitan de la piazza, che cogliere~
253 4, 2 | copie de scritture e de capitoli~mi costan. Metti appresso
254 1, 2 | FLAVIO~Che piú? Portami~Un cappino e un saion di panno.~LENA~
255 2, 1 | questa sera le carra si carchino,~e che doman le legna si
256 2, 3 | cuocono;~e perché non son care! Si concordano~tutti al
257 2, 1 | recapito.~FAZIO~(Quanto piú fo carezze, e piú mi umilio~a costei,
258 5, 12| era a punto il ver, che caricatala~avea costui non a te, ma
259 5, 1 | quantità di formaggio, e caricatolo~han su dua carra, et in
260 2, 3 | cibo, né si mangino~se non carnacce, che mai non si cuocono;~
261 4, 9 | facci una cuffia.~MENICA~La carne è nel catin lavata, e in
262 3, 6 | avisato: ora vo' volgermi~A i Carri; quei da Riva saran gli
263 5, 7 | veggo ai nemici, che mi casca l'animo~di potere a tanto
264 5, 3 | tengono~aperti gli occhi a tai casi, per correre~a dimandar
265 2, 1 | mi arrecò alle man questa casipula!~Ma non ci voglio piú star
266 3, 5 | Non ci son altre che due casse piccole,~che Santino in
267 2, 1 | Dugentola~tu vada, e che al castaldo facci intendere~che questa
268 2, 3 | treccole,~indi inanzi al Castello, e i pizzicagnoli~vo domandando
269 4, 9 | cuffia.~MENICA~La carne è nel catin lavata, e in ordine;~non
270 5, 11| tutto! Or che 'l disegno ha cattivo esito,~me sola del commun
271 5, 9 | riverenzia.~FAZIO~Questa è la causa che m'era da quindici~giorni
272 3, 1 | fingere?~Ma quanto egli è piú cauto, maggior gloria~non è la
273 3, 2 | malfattor si pagano?~Col cavallier dei quali o contestabile,~
274 3, 6 | mane?~CORBOLO~A piè o a cavallo? Abbiamoti~inteso.~CREMONINO~
275 2, 1 | fossi ti mostrino~c'hanno cavati, e che conto ti rendano~
276 | ce
277 1, 1 | ella suonar, come un bel cembalo,~di venticinque fiorini,
278 5, 3 | CORBOLO~E piú, c'ha fatto e cerca far d'altri uomini~ragunanza,
279 3, 7 | questi, che verran con Fazio,~cercato a lor bell'agio ogni cosa
280 5, 8 | trovata quella femina~ch'io cercavo. Son ita come il povero~
281 3, 6 | ILARIO~Per ogni via tu cerchi d'interrompere;~ma se tu
282 2, 3 | volgomi~lungo la loggia, e cerco per le treccole,~indi inanzi
283 | certe
284 | certi
285 4, 6 | se Giulian fra due dí mi certifica~che sia sua, l'averà; ma
286 5, 3 | come sta; ma vogliovi~prima certificar che quella favola,~la qual
287 4, 9 | io vada a far?~LENA~Vedi cervello! Informati~quivi (credo
288 3, 1 | buono, e 'l vin ottimo;~non cessa tuttavia lodarmi Flavio~
289 2, 2 | nïente di Pacifico,~che non cessava mai: - Moglie, compiacelo;~
290 5, 3 | volgerlo~in due parole, e farlo cheto et umile.~E fia piú vostro
291 3, 6 | questi pegni...~CORBOLO~Chiacchiare!~CREMONINO~…Gli dovea li
292 3, 2 | Corbolo!~CORBOLO~Chi mi chiama? O patron!~ILARIO~Che c'
293 Pro | soliti,~ch'essi comedie chiamano e si credono~di farle bene.
294 2, 3 | a bere in Gorgadello li chiamassero.~Mi dice un d'essi, ch'è
295 5, 3 | ucciderlo~con quel spiedo, e chiamato ha quei duo gioveni~suoi
296 4, 6 | che questa botte io mi chiami in deposito,~e se Giulian
297 4, 6 | compromettere~e lasciar turbidar la chiara e liquida~ragion che v'hai.~
298 5, 10| qualche esperienzia~ve n'ha chiarito: or non pensate ch'essere~
299 5, 11| fatto puttana?~PACIFICO~Cosí chiedere~potresti a quei che tuttodí
300 4, 9 | Va': come sei dritto la chiesa, piegati~tra l'orto de li
301 4, 9 | erano;~di star qui dentro chiuso come in carcere;~d'esser
302 1, 2 | la bandiscono.~CORBOLO~Tu cianci, Lena, sí?~LENA~Non ciancio:
303 1, 2 | cianci, Lena, sí?~LENA~Non ciancio: dicogli~del miglior senno
304 2, 3 | penuria~ci sia d'ogni buon cibo, né si mangino~se non carnacce,
305 1, 1 | Corbolo,~né stella altra del cielo, né il sol proprio,~luce
306 5, 10| ILARIO~Fermatevi.~Credo che cinquant'anni oggimai passino~che
307 | cinque
308 5, 3 | che in pericolo~porvi di cinquecento o mille perderne.~ILARIO~
309 4, 7 | anch'io tener le mani a cintola.~TORBIDO~Ve' lí quel sasso,
310 | circa
311 3, 2 | son di Santo Stefano,~fu circondato da quattro, et aveano~arme
312 2, 3 | megliori n'abbian. Quivi in circulo~alcuni uccellator del duca
313 4, 2 | duo tanti; e poco men le citatorie,~le copie de scritture e
314 1, 1 | dispongono~a dar le rocche, le città, gli eserciti,~e talor le
315 3, 2 | dodici~ore, ch'uscí de la cittade, e dissemi~che veniva a
316 2, 3 | vendono~in tutte l'altre cittadi; e penuria~ci sia d'ogni
317 4, 1 | ventura a qualche povero~cittadin. Mala razza! feccia d'uomini!~ ~ ~
318 3, 4 | assettatola~un po' l'avrei: mi cogliete in disordine.~FAZIO~Or va',
319 5, 3 | anco che venghino~tre suoi cognati.~ILARIO~Egli dov'è?~CORBOLO~
320 5, 3 | moglie in adulterio.~Vedetelo colà, che vorria ucciderlo~con
321 5, 12| tu perseverassi in questa còlera,~saresti, Lena, la piú ingrata
322 4, 9 | talor de gli augelli si colgono,~che caduti alla rete altre
323 4, 6 | Giuliano, Pacifico, Bartolo, Colombo.~ ~FAZIO~Oh che rumor fate
324 3, 2 | aveano~arme d'asta, ch'assai colpi gli trassero.~ILARIO~E non
325 3, 2 | ILARIO~Ohimè!~CORBOLO~Ma colselo~ne la medaglia d'or ch'aveva,
326 3, 2 | piaciuto a Dio, mai non lo colsero~ne la persona.~ILARIO~O
327 3, 8 | Una, méttevi in capo il coltello.~GEMIGNANO~Eccolo.~TORBIDO~
328 4, 9 | proprio~fansi l'anguille di Comacchio e i mugini?~Ma che farò,
329 2, 3 | un d'essi, e al canto ove comincian gli Orafi,~mi s'accosta,
330 3, 8 | a misurar quando vi par: cominciano~qui le confine, e quel segno
331 3, 8 | segno non passano.~TORBIDO~Cominciaren qui dunque.~FAZIO~Cominciateci.~
332 3, 8 | Cominciaren qui dunque.~FAZIO~Cominciateci.~TORBIDO~Una, méttevi in
333 3, 2 | via. potendovi~far piacer, commandatemi.~ILARIO~A Dio, Egano.~CORBOLO~(
334 4, 7 | Quando?~TORBIDO~Oggi ancora. Commandi altro, Fazio?~FAZIO~Non,
335 5, 3 | e la roba traendosi,~mi commise ch'io andassi a pregar Giulio~
336 1, 1 | stato, quando abbiamo auto commoda~di parlarci, stando ella
337 5, 11| cattivo esito,~me sola del commun peccato biasimi;~ma se i
338 3, 2 | volendomi~aspettar, tôr compagnia, che sarebbono~tutti con
339 1, 1 | ancora: che saria piú simile~comparazion, perché son occhi, e lucono.~
340 1, 1 | malanno che Dio te dia, che cómpari~gli occhi d'animal bruto
341 4, 2 | tutte, eccoti~la moglie comparir con l'inventario~de la sua
342 5, 11| biasimi;~ma se i contanti compariti fussono,~la parte, e piú
343 2, 1 | sarebbe premio~sufficïente a compensar la infamia~che voi mi date;
344 3, 4 | ci potrebbe costui che la compera~esser domane, che vuol ire
345 3, 2 | pigliano~de le rubate, perché comperandole~costan lor poco; e se danar
346 2, 3 | tale studio~affaticato a comperarle e a cuocere,~perché una
347 2, 3 | questo mezzo un cappon grasso compero~ch'avea adocchiato, e tolgo
348 2, 2 | non cessava mai: - Moglie, compiacelo;~sarà la nostra aventura:
349 5, 2 | quel che piú mi studio~di compiacere in ogni desiderio~onesto,
350 1, 2 | stesso.~FLAVIO~Mi delibero~di compiacerti, e di farti conoscere~che
351 2, 1 | la tavola il pater pure a compito,~né tener l'ago.~FAZIO~È
352 4, 5 | GIULIANO~La tolli? Sí, s'io tel comporto: lasciala,~se non ch'io
353 Pro | de l'arroganzia~del suo compositor potremo ridere.~ ~
354 3, 2 | dubbio;~e quest'altri, che compran per rivendere,~son fraudolenti,
355 5, 1 | che prestano~a Riva, ieri compraro una grandissima~quantità
356 4, 4 | piú a tempo.)~GIULIANO~Né comprendere~posso, se non mel narri,
357 4, 6 | PACIFICO~Tu mi par poco savio a compromettere~e lasciar turbidar la chiara
358 4, 6 | forse ci ho parte.~GIULIANO~Concederti~non voglio già cotesto.~
359 3, 3 | fatta: non mi resta altro a conchiuderla~che farmi i pegni rendere
360 1, 2 | perdere~tempo, ch'io gli conchiudo, ch'egli a mettere~non ha
361 2, 3 | perché non son care! Si concordano~tutti al mio detto.)~LENA~
362 5, 4 | et anco sarà buono a por concordia~tra noi, ch'io so che molto
363 4, 2 | solo in quaranta lire lo condannano;~e chi ha speso si può grattar
364 4, 9 | bisognano,~ne li qual siamo condennati; e grazia~non se n'ha a
365 1, 2 | ben, entraci;~ma con la condizion ch'io ti specifico.~ ~ ~ ~
366 2, 1 | e che doman le legna si conduchino;~e non sia fallo, ch'io
367 1, 2 | all'esamine~io non possa condur.~CORBOLO~Sí poco credito~
368 2, 1 | sciancata.)~FAZIO~(Voglioci~condurre o Biagiolo o quel da l'Abbaco~
369 5, 3 | piú vostro onor, se qui condurvelo~potrò.~ILARIO~Va' dunque.~
370 1, 1 | Gli occhi di Cuchiolin piú confarebbonsi,~di Sabbatino, Marïano e
371 2, 1 | tolga da l'esempio.~FAZIO~Ti confesso ch'è il vero: non voglio
372 3, 8 | vi par: cominciano~qui le confine, e quel segno non passano.~
373 4, 2 | son ben due sentenzie~date conformi; et ho speso in salarii~
374 3, 3 | sappia e i nostri detti si conformino.~Ecco Pacifico esce.~PACIFICO~
375 5, 10| oggimai passino~che voi mi conoscete, e che del vivere~mio abbiate
376 5, 7 | Che tardi? Va' dentro, e conoscilo:~Menghino, il dirò pur.~
377 1, 1 | la possa il fuoco! Non ha conscïenzia,~di chi si fida in lei la
378 Pro | un'altra volta di sé, né considera~che se l'altr'anno piacque,
379 5, 3 | giovane~sua figlia, senza piú: consideratela~or voi, che aiuto può aver
380 3, 7 | CORBOLO~Andiamo dunque: consigliamoci~con essolui.~PACIFICO~Credo
381 5, 11| tutti bastar pareati, e consigliavimi~che quel di dietro anco
382 4, 6 | Pacifico.~BARTOLO~Questo consiglio non mi sarebbe utile.~FAZIO~
383 3, 2 | ILARIO~…Ieri io vendei a un contadin da Sandalo.~EGANO~Esser
384 2, 3 | Cortil fermandomi,~guardo se contadini o altri appaiono,~che de'
385 5, 3 | quella favola,~la qual dianzi contai, che stato Flavio~era assalito,
386 5, 3 | ponete giú; e per Dio, non vi contamini~la pietade.~ILARIO~Oh, tu
387 5, 10| un poco qui a udir di che contendono.~PACIFICO~Férmati qui, Menghin:
388 2, 1 | avrebbele~alcun'altra insegnato, contentandosi~di dieci giulii l'anno:
389 Pro | se l'altr'anno piacque, contentarsene~dovrebbe, né si por ora
390 3, 2 | Col cavallier dei quali o contestabile,~il podestà fa a parte;
391 3, 2 | ancor ch'io vada al duca, e contigli~il caso; che farà, se non
392 5, 11| morbo!~PACIFICO~Io l'ho continua-~mente teco. Bastar, Lena,
393 2, 1 | virtuti ch'io insegno, e che continuamente~ho insegnato a vostra figlia?~
394 3, 6 | CREMONINO~Che scherzi?~ILARIO~…e convenevoli~non sono alli par suoi.~
395 5, 3 | In venticinque fiorini si convennono,~che prima che d'insieme
396 3, 2 | Flavio non l'avrà mai.~ILARIO~Converrà aversela,~o voglia o non:
397 3, 1 | aspettasi~questa matina: convien ch'io mi prépari~di quel
398 2, 3 | Non ponno a nozze et a conviti publici~li fagiani apparir
399 3, 6 | non è lecito~udire a capo coperto il Vangelio.~ILARIO~Per
400 5, 1 | su dua carra, et in modo copertolo~sotto la paglia, che non
401 4, 2 | poco men le citatorie,~le copie de scritture e de capitoli~
402 2, 1 | Lena.~LENA~Forse una o due coppie~di pane il mese, o un poco
403 5, 3 | con lo spiedo.~ILARIO~Il cor mi trema.~CORBOLO~Flavio~
404 1, 1 | queste sciocche arguzie.~Corbol, che sempre abbia avuta
405 3, 2 | CORBOLO~Non è ferito nel corpo.~ILARIO~Ne l'anima~dunque?~
406 5, 8 | andatane~son sempre quasi correndo, per essere~tornata tosto;
407 5, 1 | carra, in un momento possi corrervi;~e tu a quest'altra via
408 4, 2 | ai procurator, che sempre corrono:~piú di quaranta lire credo
409 5, 3 | con piú furia~che pria corse allo spiedo, e senza intendere~
410 5, 3 | facciate ridere~questi di corte, che tuttavia tengono~aperti
411 1, 2 | lo dovevi, et essere~piú cortese.~LENA~Con buoni effetti
412 2, 3 | dicono.~Anzi alla porta del Cortil fermandomi,~guardo se contadini
413 2, 1 | lire ella e 'l marito mi costano~l'anno.)~LENA~(Dio grazia,
414 3, 2 | Renderon, eh?~ILARIO~Mi costò piú di dodici~ducati coi
415 | coteste
416 2, 1 | altro ho io? deh, ditelo:~cotte di raso o di velluto?~FAZIO~
417 4, 9 | la pentola.~LENA~Troppo cred'io ch'ella sia ben in ordine;~
418 5, 2 | la maggior parte; et io, credendogli,~avea di fare un'altra veste
419 5, 3 | che fusse fuor Pacifico, e credendolo~anco la donna, in casa ne
420 5, 3 | fatto.~CORBOLO~Flavio oggi credendosi~che fusse fuor Pacifico,
421 4, 9 | bene; e credere~mi potrà? Crederammi. Ma Pacifico~vien fuora).~
422 5, 1 | fussi un sbirro o il boia; e crederebbelo,~che de l'uno e de l'altro
423 1, 2 | non son, senza danari, per crederti.~FLAVIO~Ti do la fede mia.~
424 5, 3 | so perché non l'uccise; e credetemi~che ben Dio e santi Flavio
425 1, 2 | arrecarteli~per certo...~LENA~Tu credevi? Mal principio~cotesto!~
426 3, 6 | forse? O noi pur scorgere~credi per ubriachi o per farnetichi?~
427 1, 1 | ancor: se vive, come è piú credibile,~che modo avrai di pagar
428 1, 1 | acciò che non lo facciano~li creditori suoi marcire in carcere;~
429 Pro | essi comedie chiamano e si credono~di farle bene. Io che so
430 3, 1 | farò, che con un vecchio credulo~non ho a far, qual a suo
431 3, 1 | modo Terenzio~o Plauto suol Cremete o Simon fingere?~Ma quanto
432 5, 7 | tante parti sí le forze crescere~veggo ai nemici, che mi
433 5, 8 | Menica sola.~ ~MENICA~Alla croce di Dio! mai piú servizio~
434 5, 12| la passion che dentro il cruccia,~né non pentirsi de le dispiacevoli~
435 1, 2 | ma può essere~che sii sí cruda, che mi vogli escludere~
436 2, 1 | ben dice l'offizio,~sí ben cuce e riccama, quanto giovane~
437 1, 1 | angelici!~CORBOLO~Gli occhi di Cuchiolin piú confarebbonsi,~di Sabbatino,
438 1, 1 | fanciulla a leggere~et a cucire; e séguita insegnandole~
439 4, 9 | tanta tela, che facci una cuffia.~MENICA~La carne è nel catin
440 | cui
441 2, 3 | carnacce, che mai non si cuocono;~e perché non son care!
442 4, 8 | casa spingere,~m'assalse al cuore una paura, un tremito,~che
443 4, 9 | ordine,~che i birri mai non curan di levarmelo.~CORBOLO~Basta,
444 4, 2 | pagati del viaggio, poco curano~di fare essecuzione alcuna.
445 1, 1 | torto o ragion, ch'ho da curarmene?~Poi che mi fa piacer, le
446 | dai
447 2, 3 | Ch'io tel dica? Quel che dandomi,~e se ne dessi a cento,
448 4, 6 | ch'io mi debba lasciar dare ad intendere~che la sia
449 4, 9 | mancato l'ardor, non ti darebbono~di mille l'un, che già ti
450 3, 6 | qui.~CORBOLO~Pur volete dargli udienzia?~Quanti torcoli
451 5, 1 | prigion.~CORBOLO~No, ch'io gli daria ad intendere~che fussi un
452 4, 9 | venticinque fiorini ora per darteli.~PACIFICO~Foss'egli il vero!~
453 1, 1 | abbia ancor dato, son per dartene~ora, volendo farti consapevole~
454 5, 12| per moglier?~MENICA~Già datagli~l'ha: si sono accordati
455 4, 9 | possa mettere~dentro, e dategli luogo tu e Pacifico.~LENA~
456 5, 5 | fieno~venticinque fiorin dati da Ilario,~pregandoti, e
457 2, 2 | scolari) promettea; poi datoci~ha un laccio, che lo impicchi
458 1, 1 | intendere~che non me li dava egli, ma servirmene~facea
459 3, 1 | Deh, se ben io non son Davo né Sosia,~se ben non nacqui
460 1, 2 | si può; e questi, che i dazi riscuoteno,~fra le triste
461 4, 9 | gli occhi vi rimanghino.~(Debb'io patir che Flavio da Licinia~
462 Pro | sicura, che laudarglila~debbiate; et è sicura anco de i giovani,~
463 4, 1 | dove van questi sbirri? Ir debbono~a dar mala ventura a qualche
464 3, 9 | egli è a Bartolo~Bindello debitore; e son certissimo~che non
465 5, 8 | tosto; et or sí stanca e debole~mi sento, che mi posso a
466 5, 10| SCENA DECIMA~ ~Menghino, Ilario, Pacifico,
467 5, 4 | pure intendere~da lui, se dee patir che costor facciano~
468 | dei
469 4, 9 | che farò? Che farò infin? Delibera~tosto, che di pensar ci
470 | dell'
471 3, 3 | Che ve ne par?~PACIFICO~Demmoti~la gloria e 'l vanto di
472 1, 1 | persone de' lor principi:~con denari; del qual mezzo il piú facile~
473 5, 10| darò esempio~che non si denno li miei pari offendere.~
474 4, 6 | compromessi in Fazio:~sia il depositario egli, egli sia il giudice.~
475 2, 3 | punto quel che anch'io da te desidero.~LENA~Tu sei malizioso piú
476 2, 3 | nona. Intanto cuocere~il desinare ho fatto, e posto in ordine.~
477 | desse
478 | desso
479 3, 3 | Ilario~si sappia e i nostri detti si conformino.~Ecco Pacifico
480 2, 3 | venticinque fiorin ti si diano.~LENA~Che vòi tu?~CORBOLO~
481 1, 1 | la Lena, pur mi sforzarò, dicendole~come ita sia la cosa, che
482 3, 2 | Non credea che perdere~si dicesse alle cose ch'altri trovano.~
483 4, 8 | sentito. - Odi, Menica:~a chi dich'io? Licinia, di' alla Menica~
484 1, 2 | Lena, sí?~LENA~Non ciancio: dicogli~del miglior senno ch'io
485 Pro | diversi abiti,~e che si dicon l'un l'altro, e rispondono~
486 2, 3 | darò d'un pugno. I denar, dicoti.~CORBOLO~Finalmente ogni
487 4, 5 | vi divieto; ma 'sta botte dicovi~che gli è mia.~BARTOLO~Come
488 3, 2 | è ferito?~CORBOLO~Sí, e difficile-~mente potrà guarir; non
489 4, 8 | uscito sia di casa; che difficilemente,~se non si partiva, potevasi~
490 3, 6 | toleri~mai che costui vi dileggi.~ILARIO~Che temi tu~che
491 2, 3 | che di sparvieri e cani si dilettano,~che a bere in Gorgadello
492 5, 3 | cosa da principio.~ILARIO~Dilla, ma non ne scemar, né ci
493 4, 9 | si nomina.~Va' quivi, e dille: - A te, Dorotea, mandami~
494 3, 2 | sarebbono~tutti con lui venuti, dimandandoli.~Ma non si perda tempo:
495 5, 8 | uscio in uscio per tutto dimandandone;~né mai saputo ho ritrovare
496 5, 8 | non so perché; e poi che dimandatane,~gli ho detto donde io vengo,
497 1, 2 | Non gli dico di quella; ma dimandogli~s'egli arreca danar.~FLAVIO~
498 3, 9 | che l'uscio è aperto, alla dimestica~entrarò. Vien, facchin,
499 3, 6 | CORBOLO~Accennoli~per certo, a dimostrar che le malizie~sue conosciamo,
500 | dinanzi
|