abbac-dinan | dipin-messi | meta-ronca | rotte-zecca
grassetto = Testo principale
Atto, Scena grigio = Testo di commento
501 4, 9 | PACIFICO~Su in la camera~dipinta ho nel camin l'arme di Fazio.~
502 5, 10| che per te resti di nol dir.~LENA~Che diavolo~puoi tu
503 3, 8 | misurata, la pertica~mi dirà quanto ella val, fino a
504 4, 7 | male accusarci a torto e dirci ingiuria.~TORBIDO~Brutto
505 3, 2 | sia il biasmo ancora. Non direbbe il populo~che colto solo
506 3, 2 | fu a quei portici~che al dirimpetto son di Santo Stefano,~fu
507 5, 10| tanto fuoco.~MENGHINO~Vo' dirlo, se ben perdere~ne dovessi
508 4, 9 | moglier, e 'l suo sempre dirmi ingiuria.~CORBOLO~Dico s'
509 5, 5 | procedere~vorrai com'io dirotti, e servi i termini~nel parlar
510 1, 1 | che ruffiana ti sia de la discepola?~FLAVIO~Disposta l'ho con
511 5, 1 | conducono.~Or non volendo io discoprirmi, avevone~parlato a questo
512 2, 3 | che gli ufficii,~e non le discrezïoni, dar si dicono.~Anzi alla
513 4, 9 | interrompere~s'alcuna cosa senza me disegnano.~Corbolo, or su, spacciati
514 5, 11| consapevole~del tutto! Or che 'l disegno ha cattivo esito,~me sola
515 4, 3 | ch'averne altro non puoi, disfogati~sopra di lui: con mani e
516 1, 3 | cotal femine~che di guadagni disonesti vivono~ma non ne vidi a
517 3, 2 | Questa fia qualche cosa dispiacevole.)~CORBOLO~Molto era meglio
518 5, 12| cruccia,~né non pentirsi de le dispiacevoli~parole ch'oggi ebbe teco,
519 5, 3 | ma perché voi con minor displicenzia~mi dessi li danar, che potean
520 3, 4 | vostra: a vostro arbitrio disponetene.~FAZIO~Il comprator et io
521 1, 1 | con che piú salde menti si dispongono~a dar le rocche, le città,
522 1, 1 | de la discepola?~FLAVIO~Disposta l'ho con quel mezzo medesimo~
523 5, 9 | cosí m'abbia~tradito. Son disposto vendicarmene.~ILARIO~S'ella
524 3, 2 | cena; e a me, andandovi,~disse che, come cinque ore suonavano,~
525 Pro | questo, ch'oggi s'usa, assai dissimile.~E che volete voi? La Lena
526 5, 12| far quanto gli piace. Or diteci,~voi spettatori, se grata
527 2, 1 | LENA~Ch'altro ho io? deh, ditelo:~cotte di raso o di velluto?~
528 2, 1 | Sí, era un miracolo~che diventato voi foste sí prodigo!~FAZIO~
529 Pro | sedici~persone travestite in diversi abiti,~e che si dicon l'
530 5, 10| ch'essere~possa o voglia diverso dal mio solito.~Lasciatemi
531 4, 5 | Li suoi togliere~non vi divieto; ma 'sta botte dicovi~che
532 5, 12| SCENA DODICESIMA~ ~Menica, Lena.~ ~MENICA~
533 5, 11| durar teco impossibile.~LENA~Doh, che ti venga il morbo!~
534 2, 2 | sola~ ~LENA~Vorrebbe il dolce senza amaritudine:~ammorbarmi
535 4, 1 | essendomi~stato detto altro? Da doler s'avrebbeno~di mio patron,
536 2, 3 | Io glielo dico, e insieme dolgomi~che mai per alcun tempo
537 5, 3 | guardate che con lacrime~e dolor vostro non facciate ridere~
538 2, 3 | Castello, e i pizzicagnoli~vo domandando s'hanno quaglie o tortore.)~
539 5, 5 | pregandoti, e di grazia domandandoti~che tu li accetti; se però
540 3, 6 | siamo scoperti!)~ILARIO~Che domandi, giovane?~CREMONINO~Domando
541 3, 6 | domandi, giovane?~CREMONINO~Domando Flavio.~ILARIO~Oh, quella
542 3, 4 | costui che la compera~esser domane, che vuol ire a Modena.~ ~ ~ ~
543 5, 2 | ladroncel, se non m'avesse Domenedio~cosí a tempo mandato quel
544 4, 9 | va'.~MENICA~Che vi vuoi, domine,~ch'io vada a far?~LENA~
545 2, 1 | ben pelate e logore,~Mi donate alcuna volta per Pacifico.~
546 2, 1 | vi par fatene:~vendetela, donatela, et ardetela,~anch'io procacciarò
547 5, 8 | dimandatane,~gli ho detto donde io vengo, e che mandatami~
548 5, 3 | Pacifico, e credendolo~anco la donna, in casa ne la camera~s'
549 1, 3 | che la matina è solito~di dormir fino a quindici ore o sedici.~
550 2, 1 | magnifiche,~che fino a nona io dormissi a mio commodo,~e 'l dí senza
551 4, 2 | con l'inventario~de la sua dote, che tutte me l'occupa.~
552 5, 11| abbiano~ad imparar, ma vi sien dotte e pratiche.~E che arte poss'
553 3, 2 | Sandalo.~EGANO~Esser belli dovean.~ILARIO~Potete credere...~
554 4, 4 | perderla.~BARTOLO~(Esser doveano avisati, né giungere~ci
555 1, 1 | utile~per quattro mesi; ma dovendo darmeli~quel suo, voleva
556 3, 2 | perché non t'aspettar, dovendolo~tu gire a tôr?~CORBOLO~Vedete
557 4, 9 | farmi un gran servigio, da dovertene~esser sempre tenuta.~MENICA~
558 5, 3 | dirvi alcuna ingiuria~da dovervene poi sempre rincrescere.~
559 5, 2 | ch'io credea che mettersi~dovesse pur, come di vera perdita.~
560 3, 2 | baratto, ma in don dar si dovrebbeno.~EGANO~Di quelle che non
561 5, 11| mente teco. Bastar, Lena, dovrebbeti,~che de la tua persona a
562 Pro | alora e piú fresca, men dovrebbevi~ora piacer. Ma la sciocca
563 3, 6 | questi scherzi usar non si dovrebbono~con gli amici...~CREMONINO~
564 5, 3 | CORBOLO~E voi piú piangere~dovreste, che vostro figliuol...~
565 1, 1 | ch'io stia con animo~molto dubbioso se mi vorrà credere~la Lena,
566 5, 1 | avessi nel petto: di chi dubiti?~PACIFICO~Del capitan de
567 3, 4 | misurarla tutta: non mi dubito~che si spicchi da me senza
568 2, 1 | troppo ben. Menghin, vo' ch'a Dugentola~tu vada, e che al castaldo
569 4, 9 | amor di questi giovani,~che dura solamente fin che bramano~
570 5, 11| volendoti~saria stato il durar teco impossibile.~LENA~Doh,
571 5, 1 | purch'elle possano~a questo duro principio resistere,~non
572 3, 2 | rigattieri fossino~avisati, e gli Ebrei, che se venisseno~questi
573 1, 2 | levati la berretta, e all'Ebreo mandali,~che ben dell'altre
574 3, 2 | venderla,~non si vendesse, solo eccettuandone~le mogli.~EGANO~E quelle
575 5, 10| l'amor filiale a punto m'eccita~a vendicar.~ILARIO~Per l'
576 | Eccoci
577 3, 6 | cose, di me proprio.~Ma eccol qui. C'hai fatto?~CORBOLO~
578 | eccola
579 | eccoti
580 1, 2 | cortese.~LENA~Con buoni effetti vogliolo~risalutar, non
581 | eglino
582 3, 6 | CREMONINO~… e difendere~El mio padron, ch'a torto tu
583 5, 12| egli stesso avria saputo eleggersi.~LENA~Gliela darà pur per
584 5, 8 | va accattando per Dio la elemosina,~d'uscio in uscio per tutto
585 5, 9 | fanciul volubile~ha fatto elezïon, che potrebbe essere~suo
586 5, 10| che convenevole~mi sia per emendarvi questa ingiuria.~FAZIO~Entriamo
587 1, 2 | a questa medesima~ora, entrarai qua dentro. In tanto renditi~
588 5, 10| Entriamo in casa.~ILARIO~Entrate, ch'io vi séguito.~ ~ ~ ~
589 Pro | maschera.~Ma poi ch'io sono entrato in una camera~di queste,
590 5, 10| emendarvi questa ingiuria.~FAZIO~Entriamo in casa.~ILARIO~Entrate,
591 4, 3 | pur d'averne altro ancora: entriamoci.~Ma sento ch'egli s'apre.~
592 | entro
593 | eorum
594 | eran
595 | erant
596 5, 1 | tempo dui staffieri di don Ercole,~che, dove costui manca,
597 | ero
598 3, 2 | vostro solito:~me de gli errori suoi sempre riprendere.~
599 1, 2 | Testimonio non vo', che all'esamine~io non possa condur.~CORBOLO~
600 5, 10| inferïor; prima che Flavio~m'esca di casa, per lui darò esempio~
601 5, 5 | vengano,~fa' che tua moglie eschi di là, e dia commodo~che
602 5, 6 | vien, Pacifico,~vieni, esci fuor, corri presto, soccorreci.~ ~ ~ ~
603 1, 2 | sii sí cruda, che mi vogli escludere~di casa tua?~LENA~Può esser
604 4, 5 | vietarmi tu~vuoi, che non si esequisca la licenzia~c'ho di levargli
605 1, 1 | le rocche, le città, gli eserciti,~e talor le persone de'
606 5, 6 | succede l'impresa: avrà l'esercito~de le bugie, dopo tanti
607 4, 9 | sarto? Oh, par che 'l mio esercizio~non sappi: io tengo la zecca,
608 5, 11| che 'l disegno ha cattivo esito,~me sola del commun peccato
609 5, 10| sapete ancor, che qualche esperienzia~ve n'ha chiarito: or non
610 3, 6 | gli potrebbon fare un vero esprimere.~CREMONINO~Dirò la verità.~
611 | essa
612 4, 2 | fatica, e gravi spese de gli essamini,~del levar de' processi
613 4, 2 | viaggio, poco curano~di fare essecuzione alcuna. Il credito~mio primo
614 Pro | ardiscan di far. Tuttavia, essendoci~già ragunati qui, stiamo
615 | esserci
616 2, 1 | senza il commodo~c'hai d'essermi vicina; ma tacermelo~voglio,
617 | esservi
618 3, 7 | dunque: consigliamoci~con essolui.~PACIFICO~Credo che questi
619 5, 3 | casa là di Fazio.~ILARIO~Evvi Fazio?~CORBOLO~Se vi fusse,
620 5, 12| se noiosa è stata questa fabula.~
621 1, 2 | Dimmi, Flavio:~hai tu quella faccenda?~CORBOLO~Ben puoi credere~
622 3, 9 | dimestica~entrarò. Vien, facchin, vien dentro, seguime.~~
623 4, 5 | MAGAGNINO~Io non soglio essere~facchino.~SPAG.~Et io tampoco.~BARTOLO~
624 | facciamo
625 3, 2 | me ne facciano?~CORBOLO~Faccian far gride.~ILARIO~Acciò
626 1, 2 | hai da rimetterti.~FLAVIO~Facciàn, Lena, cosí: piglia in deposito~
627 3, 5 | capirebbono.~CORBOLO~Dunque facciànlo uscir prima che venghino.~
628 | facciate
629 4, 6 | ti tolghino~altro, e ti faccin peggio.~PACIFICO~E che mi
630 5, 8 | seder, già non credo che mi faccino,~s'io non sento altro che
631 4, 6 | sia sua, l'averà; ma non facendomi~buona prova, vorrò ch'abbi
632 | facesse
633 | Facesti
634 4, 6 | GIULIANO~Possovi~che gli è mia facilmente far conoscere.~BARTOLO~Se
635 1, 1 | segno alla Lena.~CORBOLO~Sí, faglilo,~ma su la faccia, che per
636 4, 5 | per parte del mio credito.~Falcione, e tu Magagnino, pigliatela~
637 3, 1 | questa somma con fraude e fallacia~sapesse del borsel del vecchio
638 5, 3 | secondo che mertano~le pene i falli, pur vi dovrebbe essere~
639 4, 1 | per inavertenzia~solo ho fallito, e non già per malizia.~
640 2, 1 | si conduchino;~e non sia fallo, ch'io non ho piú ch'ardere.~
641 1, 1 | Amor mi mena, a pascere i famelici~Occhi d'una bellezza incomparabile.~
642 2, 2 | promesse è debito,~farò come i famigli che 'l salario~non ponno
643 | fammi
644 5, 9 | casa vostra.~FAZIO~D'un fanciul volubile~ha fatto elezïon,
645 1, 1 | che le ha insegnato da fanciulla a leggere~et a cucire; e
646 4, 9 | che insegna a leggere~alle fanciulle: Dorotea si nomina.~Va'
647 4, 9 | una botte, come proprio~fansi l'anguille di Comacchio
648 2, 3 | che molto fra sé parli e fantastichi.~CORBOLO~…(E gli prometto
649 Pro | rigidi~del tempo antico faran ben, levandosi,~dar luogo
650 1, 2 | era già notte, che darmeli~farebbe oggi o doman senza alcun
651 4, 6 | perseguita!)~FAZIO~Pacifico, faresti meglio attendere~a casa,
652 | farete
653 2, 1 | vendere~la casa, ma sí ben farglielo credere.)~LENA~(Non son
654 | farle
655 3, 6 | credi per ubriachi o per farnetichi?~CREMONINO~Or non portasti
656 4, 7 | bisognava andarmene~in bel farsetto; e mi venia a proposito~
657 2, 3 | i danari?~CORBOLO~Credo farteli~aver fra un'ora.~LENA~Et
658 Pro | somma, ha la coda, e per farvila~veder, un'altra volta uscirà
659 Pro | foggie nuove, vien La Lena a farvisi~veder con la sua coda. Quelli
660 5, 1 | il bravo.~PACIFICO~E come fassi il bravo?~CORBOLO~Attaccala~
661 5, 9 | che segua altro scandolo.~Fatel, se mai da voi spero aver
662 | fatene
663 2, 1 | perde il giorno, e i suoi fatti non succedono~poi troppo
664 5, 10| non me ne vendichi.~Che favole, che ciancie fatto credere~
665 4, 9 | luogo tu e Pacifico.~LENA~In fé di Dio, non farà: né ti
666 4, 1 | povero~cittadin. Mala razza! feccia d'uomini!~ ~ ~
667 | fece
668 3, 2 | diavolo~in altra parte ferir lo poteano?~CORBOLO~Ne la
669 2, 3 | Anzi alla porta del Cortil fermandomi,~guardo se contadini o altri
670 5, 1 | STAFFIERI~Che?~CORBOLO~Fermandovi~qui meco una mezz'ora, voglio
671 3, 3 | ogni poeta una bugia. Ma fermati,~che non ti vegga entrar
672 4, 9 | mandami~la Lena a tôr li ferri suoi da volgere~la seta
673 3, 2 | Meglio era ch'egli stesso il fêsse intendere~al duca.~ILARIO~(
674 Pro | dar luogo a questi, che la festa vogliono.~ ~ ~Prologo primo
675 3, 2 | fosse me li scortichi.~EGANO~Fêste bene. quest'è la via. potendovi~
676 3, 2 | omeri,~non nel petto o ne' fianchi.~ILARIO~Dove? spacciala.~
677 2, 2 | amaritudine:~ammorbarmi col fiato suo spiacevole,~e strassinarmi
678 1, 1 | ha conscïenzia,~di chi si fida in lei la figlia vendere!~
679 5, 11| infamia~di ruffianar le figliuole de gli uomini~da ben.~LENA~
680 4, 6 | BARTOLO~Se prova gliene fii vera e legitima,~sia tua:
681 3, 7 | questo pecorone a rompere~le fila ordite, e ch'io stavo per
682 3, 3 | detto, dal principio~al fine abbiamo inteso; ch'ambi
683 1, 1 | stando ella a quella picciola~finestra, io ne la strada; ne mancatoci~
684 1, 1 | patendolo~il marito, o fingendo non accorgersi.~Imperò che
685 3, 6 | troppo ben fingere.~CREMONINO~Fingi pur tu.~CORBOLO~Or guatami,
686 5, 3 | aveano~li panni, non la finsi già per nuocervi,~ma perché
687 3, 6 | Corbolo...~CORBOLO~O che finzion!~CREMONINO~…venisti oggi
688 1, 1 | opera,~che gli vorrò far un fiocco?~CORBOLO~Te n'offero~piú
689 1, 1 | abondanzia.~Questo è un fiorino, te': non me ne rendere~
690 1, 1 | menar le calcole~e batter fisso. Ella ha ragion da vendere.~
691 2, 3 | sei malizioso piú che 'l fistolo.~Or che l'arrosto è in stagion,
692 3, 2 | sei grosso! mi vien con la fodera~ottanta scudi. In somma,
693 Pro | sempre disprezzano~tutte le fogge moderne, e sol laudano~quelle
694 Pro | aggradiscono, e le accettano~per foggia buona e da persone nobili.~
695 Pro | a gli altri che amano~le foggie nuove, vien La Lena a farvisi~
696 4, 9 | venticinque fiorini d'oro fonderti?~~
697 3, 7 | piacer levarne e mettere~un fondo.~CORBOLO~Andiamo dunque:
698 5, 11| saria agevole;~ma come le formiche si proveggono~pel verno,
699 3, 7 | ch'abbiamo a far.~CORBOLO~Forniamolo.~PACIFICO~Dunque vien dentro.~
700 3, 7 | ch'io conosco il Torbido.~Forniàn noi quel ch'abbiamo a far.~
701 1, 1 | stendermi~nel letto, et a fornire un suavissimo~sonno che
702 3, 7 | Pacifico~ ~CORBOLO~Noi siàn forniti: a quattro a quattro correno~
703 4, 7 | indugiava ad avedermene,~era fornito: bisognava andarmene~in
704 3, 2 | impossibile~che non stia forte.)~ILARIO~Almen non avrò
705 4, 9 | ora per darteli.~PACIFICO~Foss'egli il vero!~CORBOLO~A mio
706 | fossimo
707 3, 2 | saria buon che i rigattieri fossino~avisati, e gli Ebrei, che
708 5, 3 | si partissono,~sborsati fosson. Mandò per me Flavio,~e
709 | foste
710 | fosti
711 5, 9 | inamorato, che n'è guasto fracido.~Or tosto ch'io gli ho detto
712 3, 2 | CORBOLO~Temone.~ILARIO~Frasca! perché non t'aspettar,
713 1, 2 | CORBOLO~(Un randello di frassino~di due braccia ti freghi
714 3, 1 | comedie,~che questa somma con fraude e fallacia~sapesse del borsel
715 3, 2 | compran per rivendere,~son fraudolenti, e 'l ver mai non ti dicono;~
716 1, 2 | te la freghi?~CORBOLO~Sí, fregala.~Padron, che poi ti sarà
717 2, 1 | questa bestia,~che porle il freno e 'l basto mi delibero.)~ ~ ~ ~
718 Pro | giovane~era alora e piú fresca, men dovrebbevi~ora piacer.
719 3, 2 | prendeteci,~padron, che 'l male è fresco, alcun rimedio.~ILARIO~Rimedio?
720 1, 2 | voglio, dico, danari, e non frottole.~Sa ben che 'l patto è cosí;
721 5, 1 | come passino~le carra, frughi ne la paglia, e trovivi~
722 5, 3 | fu forza a Flavio~che si fuggisse in casa là di Fazio;~e cosí
723 5, 1 | testa ormai le bugie, che fuggivano~cacciate e rotte, e tornando
724 | fui
725 5, 3 | Vedi audacia~d'un mendico, furfante, temerario!~CORBOLO~E piú,
726 5, 3 | tenendosi uccellato, con piú furia~che pria corse allo spiedo,
727 2, 1 | LENA~Né pur volgere~un fuso: et or sí ben dice l'offizio,~
728 3, 2 | risapendolo.~ILARIO~Vide chi fusser quei che l'assalirono?~CORBOLO~
729 5, 1 | gli daria ad intendere~che fussi un sbirro o il boia; e crederebbelo,~
730 5, 11| se i contanti compariti fussono,~la parte, e piú che la
731 1, 2 | e di farti conoscere~che gabbar non ti voglio. Piglia, Corbolo,~
732 5, 1 | piangere!~Sta ritto, sta gagliardo, fa' il terribile,~fa' il
733 5, 9 | per ricevere~da me questa gaglioffa, cosí m'abbia~tradito. Son
734 5, 11| pascerti,~mi son di cento gaglioffi fatta asina,~saresti morto
735 2, 2 | Oh che giovene,~o che galante, a cui dar senza premio~
736 3, 2 | CORBOLO~La roba fra le gambe aviluppandosi,~che gli cadea
737 1, 1 | CORBOLO~Né gli occhi de la gatta; questo aggiungere~dovevi
738 5, 9 | ira, in tanta rabbia~per gelosia, che assai m'è piú difficile~
739 5, 3 | che stia a me: prometteli~generalmente: tu m'intendi.~CORBOLO~Intendovi.~
740 4, 3 | lasciarsi battere.~BARTOLO~Molta gente mi par: qua su tiriamoci~
741 Pro | Dianzi ch'io viddi questi gentilomini~qui ragunarsi, e tante belle
742 2, 3 | credo, aspettando questi gentiluomini~che di sparvieri e cani
743 3, 1 | Sosia,~se ben non nacqui fra Geti né in Siria,~non ho in questa
744 3, 2 | quattro in terra; al fin, gettandola~con ambedue le mani, sviluppossene.~
745 5, 4 | barberia, ove è solito~di giocar, quanto è lungo il giorno,
746 5, 2 | Voglione~solo incolpar questo giotton di Corbolo~ch'io non intendo
747 3, 2 | quasi morto lo~hanno alcuni giottoni; pur, Dio grazia,~il male...~
748 3, 2 | prendere?~ILARIO~Cotesto piú giovar potria che nuocere;~pur
749 3, 2 | t'aspettar, dovendolo~tu gire a tôr?~CORBOLO~Vedete pur...~
750 5, 3 | Deh! questa colera~ponete giú; e per Dio, non vi contamini~
751 5, 12| parole ch'oggi ebbe teco, che giudica~che t'abbian spinta a fargli
752 2, 1 | contentandosi~di dieci giulii l'anno: differenzia~mi par
753 3, 4 | FAZIO~Perché non vi vorrei giunger, Pacifico,~improviso, fra
754 3, 7 | che piú non c'è speme di giungerli.~Come n'ha fatto un bel
755 4, 9 | va' su al dritto, fin che giungi al volgerti~a man sinistra,
756 3, 6 | delibero~di saper questa giunteria, ch'altro essere~non può;
757 3, 1 | malizia?~Non saprò ordir un giunto anch'io, ch'a tessere~abbia
758 5, 12| mondo. Egli, con tutto che giustissima~cagione avria di far tutto
759 5, 11| proveggono~pel verno, cosí è giusto che le povere~par mie per
760 | gl'
761 | glielo
762 | gliene
763 5, 10| stavano.~LENA~Tu menti per la gola.~MENGHINO~Or ecco Fazio.~
764 5, 11| Anzi la tua insaziabile~golaccia, che ridotti ci ha in miseria;~
765 4, 9 | vero!~CORBOLO~A mio senno governati.~Hai tu alcun'arma in casa?~
766 5, 11| quel ch'io sapeva che t'era grandissima-~Mente in piacere, e che
767 5, 12| diteci,~voi spettatori, se grata e piacevole~o se noiosa
768 1, 1 | qui, dove il mio Signor gratissimo,~Amor mi mena, a pascere
769 4, 2 | condannano;~e chi ha speso si può grattar le natiche.~Ve' le ragion
770 1, 3 | questa matina erant oculi~Gravati eorum. Credo che anco Giulio~
771 4, 1 | stato mal pratico;~e me n'ha gravemente da riprendere~il mio padron,
772 4, 2 | appresso intolerabile~fatica, e gravi spese de gli essamini,~del
773 3, 2 | altro mal; ma son io, che gravissima-~Mente ferito ne la borsa
774 3, 2 | non può ch'egli non stia gravissimo.~CORBOLO~Anzi troppo leggiero.~
775 Pro | nuove, ma le traducevano~dai Greci, e non ne fe' alcuna Terenzio~
776 2, 3 | sopra le tavole,~che le grida che sono; e ne le camere~
777 5, 10| noi siàn troppo tardati! gridano~là in casa vostra. Deh!
778 3, 1 | al padre), li rumori, i gridi, i strepiti~si sentiran
779 2, 3 | che anch'io me ne vo' il grifo e le mani ungere).~~
780 2, 3 | vedendoti~averne in seno dui grossi bellissimi.~LENA~Deh, ti
781 3, 2 | trovano.~ILARIO~Oh, tu sei grosso! mi vien con la fodera~ottanta
782 5, 1 | un contrabando in man, da guadagnarvene~al manco un paio di scudi
783 1, 3 | bagascie, e cotal femine~che di guadagni disonesti vivono~ma non
784 2, 1 | datela~ad altri.~FAZIO~Guarda quel che tu di'.~LENA~Datela.~
785 4, 9 | stessa voglione.~CORBOLO~Guardala sí che gli occhi vi rimanghino.~(
786 2, 3 | e con pene sí terribili~guardar la sua campagna; e li medesimi~
787 2, 3 | mio amico: - Corbolo,~che guardi? - Io glielo dico, e insieme
788 5, 1 | quest'altra via farai la guardia.~(Post'ho l'artegliaria
789 4, 9 | non mi annovera;~et esser guardiana io stessa voglione.~CORBOLO~
790 2, 3 | porta del Cortil fermandomi,~guardo se contadini o altri appaiono,~
791 3, 2 | e difficile-~mente potrà guarir; non già che sanguini~la
792 5, 9 | femina~sia inamorato, che n'è guasto fracido.~Or tosto ch'io
793 3, 6 | CREMONINO~Tu, sí.~CORBOLO~Guata viso! come fingere~sa bene
794 3, 6 | Fingi pur tu.~CORBOLO~Or guatami, e non ridere.~CREMONINO~
795 3, 6 | CREMONINO~Che rider, che guatar?~CORBOLO~Va', va', di' a
796 2, 1 | credere.)~LENA~(Non son né guercia, né sciancata.)~FAZIO~(Voglioci~
797 5, 3 | è meglio spendere~senza guerra, e d'accordo, che in pericolo~
798 4, 9 | veste?~CORBOLO~Che veste? hammi tu~scorto per sarto? Oh,
799 3, 4 | conchiudere.~PACIFICO~L'avessi ier saputo, che assettatola~
800 Pro | sien terrazzane, vili e ignobili)~quelle ch'averla di rietro
801 4, 1 | Pur è stata la mia grande ignoranzia,~che de l'error non mi sapesse
802 Pro | piacer. Ma la sciocca s'imagina~d'esser piú bella, or che
803 2, 3 | anch'era Giulio:~gli feci l'imbasciata, et egli mettere~mi fe'
804 5, 1 | costui sí, che non voglio impacciarmene~per suo mezzo. Or se a parte
805 5, 11| mentre v'hanno agio, un'arte imparino~che, quando sia il bisogno,
806 1, 2 | a doman questa roba, et impegnala~se, prima che doman venti
807 1, 2 | banco de' Sabbioni, e quivi impegnali~venticinque fiorini; e come
808 3, 2 | venisseno~questi assassini ad impegnare o vendere~le robe, tanto
809 1, 1 | fingendo non accorgersi.~Imperò che piú e piú volte Fazio~
810 5, 11| potresti a quei che tuttodí s'impiccano,~chi li fa ladri. Imputane
811 4, 7 | ingiuria.~TORBIDO~Brutto impiccato, che ti venga il cancaro!~
812 2, 2 | datoci~ha un laccio, che lo impicchi come merita.~Poi ch'attener
813 1, 2 | vadan tutti li beccai e impicchinsi,~Che nessun ben come la
814 2, 1 | la matina le cose che gl'importano,~perde il giorno, e i suoi
815 2, 3 | di qui per far quanto m'impose Flavio,~vo in piazza, e
816 3, 4 | vorrei giunger, Pacifico,~improviso, fra un mese provedetevi~
817 5, 11| impiccano,~chi li fa ladri. Imputane la propria~tua volontade.~
818 5, 9 | tanto in questa femina~sia inamorato, che n'è guasto fracido.~
819 4, 1 | Flavio~da lui danari; e per inavertenzia~solo ho fallito, e non già
820 5, 3 | ILARIO~Tu m'occidi.~CORBOLO~Incalzandolo~tuttavia quel ribaldo, e
821 3, 6 | che le parole sue però m'incantino?~Ma dimmi: queste robe...
822 3, 3 | poi mandarli per persona incognita~ad impegnar quel piú che
823 5, 2 | al mondo. Voglione~solo incolpar questo giotton di Corbolo~
824 4, 9 | piacere; et abbia avuto questo incommodo~di levarsi, che dieci ore
825 1, 1 | famelici~Occhi d'una bellezza incomparabile.~CORBOLO~E che bellezza
826 Pro | nobili.~Ma d'alcuni severi et increscevoli~vecchi si teme, che sempre
827 | indi
828 3, 2 | faccende: e se non avrò indizii,~o testimoni, mi terrà una
829 5, 11| imparar? Che vuoi ch'io indugi all'ultimo,~quand'io sarò
830 3, 7 | tu arrechi a Flavio?~Non indugiàn, cancar ti venga, a metterlo~
831 4, 7 | diavolo.~Poco piú ch'io indugiava ad avedermene,~era fornito:
832 3, 4 | rassettala,~che non può far indugio che non venghino.~PACIFICO~
833 5, 2 | Volea, credo, egli Flavio indurre a vendere~le robe di nascosto,
834 5, 10| non però d'animo~vi sono inferïor; prima che Flavio~m'esca
835 4, 9 | insidie.~Ma che farò? Che farò infin? Delibera~tosto, che di
836 3, 6 | di qui, ch'io vo' da lui informarmene,~e non da te.~CORBOLO~Non
837 4, 9 | far?~LENA~Vedi cervello! Informati~quivi (credo sia il terzo
838 2, 2 | padroni avanzano,~che li ingannano, rubano, assassinano.~Anch'
839 4, 9 | usciti liberi.~Forse sarà lo ingannarlo piú facile~or che gli par,
840 1, 1 | un'opera~santa che tu l'inganni. Porca! ch'ardere~la possa
841 5, 12| còlera,~saresti, Lena, la piú ingrata femina~del mondo. Egli,
842 5, 3 | accrescere,~secondo che de l'inquisiti vagliono~le facultà, non
843 5, 11| volontade.~LENA~Anzi la tua insaziabile~golaccia, che ridotti ci
844 4, 9 | la moglie di Pasquin, che insegna a leggere~alle fanciulle:
845 1, 1 | leggere~et a cucire; e séguita insegnandole~far trapunti, riccami, e
846 5, 8 | indizio~d'alcuna Dorotea che insegni a leggere:~né in tutto Mirasol,
847 2, 1 | vagliono~le virtuti ch'io insegno, e che continuamente~ho
848 4, 9 | debba a porgli le seconde insidie.~Ma che farò? Che farò infin?
849 1, 1 | oggi io piú per muovere~insin a notte. Questa notte tacita-~
850 | Insomma
851 | Intanto
852 3, 2 | quelle che non fan per te, intelligitur.~ILARIO~Ita: non è già usanza
853 2, 3 | facile~sempre ch'io gli odo, intenderli: vorrebbono~a punto quel
854 3, 2 | io son morto!~CORBOLO~Ma intendetemi~dove.~ILARIO~Di'.~CORBOLO~
855 5, 3 | prometteli~generalmente: tu m'intendi.~CORBOLO~Intendovi.~Tuttavia
856 2, 3 | s'odono alla macina.~né s'intendon però.~CORBOLO~A me par facile~
857 5, 3 | generalmente: tu m'intendi.~CORBOLO~Intendovi.~Tuttavia non guardate di
858 4, 9 | può, che Ilario~ne gli ha intercetti. A lui di nuovo tendere~
859 4, 2 | mi costan. Metti appresso intolerabile~fatica, e gravi spese de
860 5, 3 | altri uomini~ragunanza, e d'intrar là dentro ha in animo.~ILARIO~
861 5, 1 | contrabando. Io saria qui a intromettermi~d'accordo, perché li Giudei
862 4, 6 | tocca a te? Che v'hai tu da intrometterti,~o tu, se non è tua?~CORBOLO~
863 1, 2 | risalutar, non con parole inutili.~FLAVIO~So ben che 'l mio
864 Pro | maestro, che fra le poetiche~invenzïon non è la piú difficile,~
865 5, 12| vogli essere;~e questa sera invita te e Pacifico~a nozze; e
866 4, 7 | le mie spese, e non per involartelo.~TORBIDO~Io ti darò ben
867 4, 7 | Ah ladri, ribaldoni, che involatomi~avete il mio mantello!~MAGAGNINO~
868 3, 1 | rete tesa, dove oggi spero involgerlo.~ ~ ~ ~
869 5, 9 | Flavio,~è salito in tanta ira, in tanta rabbia~per gelosia,
870 3, 6 | qui. C'hai fatto?~CORBOLO~Isaac e Beniami~da i Sabbioni
871 5, 3 | denar sopra; et egli per istatico~quivi si rimarrebbe: poi
872 5, 9 | Fazio.~ ~ILARIO~(Io son ito a trovar Fazio, pensandomi~
873 2, 2 | promettea; poi datoci~ha un laccio, che lo impicchi come merita.~
874 5, 2 | me la facea nascere~quel ladroncel, se non m'avesse Domenedio~
875 4, 7 | avendola,~sarei paruto un Lanzchenech o Svizaro.~FAZIO~Resta a
876 4, 6 | di chi sia di ragion, la lasci muovere.~PACIFICO~(Flavio
877 2, 2 | da poco, ch'a sue ciancie lasciai volgermi~e a sue promesse;
878 4, 5 | Sí, s'io tel comporto: lasciala,~se non ch'io te...~BARTOLO~
879 3, 6 | Paternostro un asino.~ILARIO~Lascialo dire.~CREMONINO~Io vi dirò
880 3, 6 | tu parli piú... Deh vien, lasciamolo~di fuora: entra là in casa.
881 4, 4 | súbita?~GIULIANO~Perché, lasciandola oggi, sto a pericolo,~per
882 5, 3 | tuttavia quel ribaldo, e non lasciandolo~slungar molto da sé, fu
883 5, 3 | di fiorini.~ILARIO~A me lasciane~cura, ch'in questo son di
884 4, 9 | temeraria~impresa: non si lasciaria piú cogliere.~E pur talor
885 4, 4 | PACIFICO~Mezz'ora piacciati~di lasciarmela ancora.~GIULIANO~E s'ora
886 4, 3 | mente a ubidirti, e non lasciarsi battere.~BARTOLO~Molta gente
887 4, 4 | PACIFICO~Perché, avendola~lasciata qui sei mesi, ora di tormela~
888 3, 7 | avea di secco: egli di poi lasciatami~l'ha fin adesso. Io ve lo
889 5, 10| diverso dal mio solito.~Lasciatemi parlar con Flavio, e intendere~
890 Pro | non ebbe l'altr'anno, che lasciòvisi~veder senz'essa, in veste
891 5, 2 | robe di nascosto, et in lascivie~fargli il prezzo malmettere,
892 2, 1 | poco di vin putrido?~O di lassarmi torre un legno picciolo,~
893 Pro | le fogge moderne, e sol laudano~quelle ch'al tempo antico
894 Pro | voi, donne, sicura, che laudarglila~debbiate; et è sicura anco
895 4, 9 | MENICA~La carne è nel catin lavata, e in ordine;~non resta
896 1, 1 | avvenir, volendole~insegnar un lavoro il piú piacevole~che far
897 2, 1 | possa il morbo a mastro Lazaro,~che mi arrecò alle man
898 5, 10| sempre le cose oneste e lecite~mi sian piaciute, sapete
899 3, 2 | ancor, se fusse lecito~per legge o per usanza.~ILARIO~Non
900 5, 10| ingiuria da passarsene~sí leggermente: è di troppa importanzia.~
901 2, 3 | piccion veggovi~sí magri, sí leggieri, che parevano~che la quartana
902 3, 2 | gravissimo.~CORBOLO~Anzi troppo leggiero.~ILARIO~Oh, tu mi strazii!~
903 Pro | di queste ch'oggidí si leggono;~non posso non maravigliarmi
904 4, 6 | prova gliene fii vera e legitima,~sia tua: tu, dove e quando
905 2, 1 | carchino,~e che doman le legna si conduchino;~e non sia
906 2, 1 | che conto ti rendano~de' legni verdi c'hanno messo in opera;~
907 5, 7 | rimettermi~voglio a costui, che è lento piú che un trespolo.~Et
908 5, 1 | una pecora~simigliare un leon. Ma veggo giungere~a tempo
909 3, 2 | meglio aver scritto una lettera~al patre, e aver mandato
910 2, 1 | Lena~ ~FAZIO~Chi non si leva per tempo, e non opera~la
911 Pro | tempo antico faran ben, levandosi,~dar luogo a questi, che
912 4, 5 | esequisca la licenzia~c'ho di levargli i pegni?~GIULIANO~Li suoi
913 4, 9 | i birri mai non curan di levarmelo.~CORBOLO~Basta, viemmelo
914 3, 7 | benissimo,~e posso a mio piacer levarne e mettere~un fondo.~CORBOLO~
915 4, 7 | e meco portolo;~poi ne leverò il conto, e farò intendere~
916 2, 1 | buon anno, Fazio.~FAZIO~Ti levi sí per tempo? Che disordine~
917 5, 3 | danar, che potean subito~liberar vostro figliuol dal pericolo~
918 4, 9 | erano altre volte usciti liberi.~Forse sarà lo ingannarlo
919 3, 2 | conoscere.~ILARIO~Por si può al libro de l'uscita.~CORBOLO~Temone.~
920 3, 6 | questo.~ILARIO~Non andar, no: lievati~pur tu di qui, ch'io vo'
921 3, 9 | prima che i sbirri gli la lievino,~e ch'io abbi a litar poi
922 4, 6 | lasciar turbidar la chiara e liquida~ragion che v'hai.~CORBOLO~
923 3, 9 | lievino,~e ch'io abbi a litar poi e contendere,~e provar
924 4, 2 | soldi; e di questo tenuto in litigio~m'ha quattro anni, e ci
925 3, 1 | ottimo;~non cessa tuttavia lodarmi Flavio~per uom, che 'l suo
926 3, 2 | pontal d'oro che v'erano.~Lodato Dio, che peggio non gli
927 2, 3 | e poi volgomi~lungo la loggia, e cerco per le treccole,~
928 1, 1 | cielo, né il sol proprio,~luce quanto i begli occhi di
929 1, 1 | comparazion, perché son occhi, e lucono.~FLAVIO~Il malanno che Dio
930 1, 1 | gli occhi d'animal bruto a lumi angelici!~CORBOLO~Gli occhi
931 1, 2 | bisognano.~E se ti desse una lunga, rivolgiti~al banco de'
932 2, 3 | asini ragghiar s'odono alla macina.~né s'intendon però.~CORBOLO~
933 4, 9 | sia possibile.~LENA~Va', madre mia, se m'ami, fin a gli
934 Pro | quel che detto mi~ha il mio maestro, che fra le poetiche~invenzïon
935 4, 3 | Bartolo, Magagnino.~ ~BARTOLO~Magagnin, vien inanzi e fa' il tuo
936 | maggiore
937 2, 1 | e da voi le spese ho sí magnifiche,~che fino a nona io dormissi
938 3, 2 | medesimi,~che per pigliar li malfattor si pagano?~Col cavallier
939 3, 2 | vuoi tu pensar che siano~li malfattori, se non li medesimi,~che
940 | malgrado
941 2, 3 | te desidero.~LENA~Tu sei malizioso piú che 'l fistolo.~Or che
942 5, 2 | lascivie~fargli il prezzo malmettere, e sottrargliene~per sé
943 1, 1 | escono.~FLAVIO~Deh, va' in malora!~CORBOLO~Anzi in buon'ora
944 5, 1 | Ercole,~che, dove costui manca, puon soccorrermi;~voglio
945 Pro | può materia,~ogni modo, mancar oggi da ridere,~che, se
946 5, 3 | che ora egli si trova; ove mancatami~quella via essendo, è in
947 4, 9 | suol subito spegnersi:~e mancato l'ardor, non ti darebbono~
948 1, 1 | finestra, io ne la strada; ne mancatoci~è mai, se non il luogo,
949 5, 1 | man, da guadagnarvene~al manco un paio di scudi per uno.~
950 5, 12| Lena, il vero. A te mi manda Fazio,~il quale è tuo, come
951 1, 2 | Tu pur te ne spoglia, e mandala~ad impegnar tu stesso.~FLAVIO~
952 1, 2 | la berretta, e all'Ebreo mandali,~che ben dell'altre robe
953 3, 7 | ascondi in casa o in giubbon mandalo~di fuor.~PACIFICO~Né l'un
954 4, 9 | dille: - A te, Dorotea, mandami~la Lena a tôr li ferri suoi
955 3, 3 | rendere da Giulio,~e poi mandarli per persona incognita~ad
956 2, 1 | minestre o broda, solete mandarmene?~FAZIO~Anch'altro, Lena.~
957 5, 8 | M'ha di là da gli Angeli~mandata piú di mezzo miglio, e andatane~
958 5, 8 | detto donde io vengo, e che mandatami~avea la Lena, m'ha fatto
959 4, 9 | rocchetti -; e pregala~che me li mandi, perché mi bisognano.~Or
960 4, 8 | proveder di veste; ma fuor mandisi~però prima la fante: che
961 5, 3 | partissono,~sborsati fosson. Mandò per me Flavio,~e la berretta
962 3, 6 | veste a Giulio,~tu, questa mane?~CORBOLO~A piè o a cavallo?
963 2, 3 | Possino esser l'ultime~che tu mangi mai piú; ch'elle t'affoghino!~
964 2, 3 | puttane i bertoni se li mangiano.~Questi arrosto, e 'l cappone
965 2, 3 | stagion, vieni, andiamone~a mangiar.~CORBOLO~Vengo. Dimmi: ov'
966 4, 2 | pegni gli tolgano;~ma questi manigoldi, pur che siano~pagati del
967 4, 7 | involatomi~avete il mio mantello!~MAGAGNINO~Fai grandissimo~
968 5, 11| star tuttavia giovane,~il mantenere amendue col medesimo~modo
969 Pro | si leggono;~non posso non maravigliarmi e ridere~di questi nostri,
970 1, 1 | facciano~li creditori suoi marcire in carcere;~e quando attener
971 1, 1 | confarebbonsi,~di Sabbatino, Marïano e simili,~quando di Gorgadello
972 5, 12| che sei stata cagion che maritata la~figliuola ha in cosí
973 1, 1 | desideri~la stella amata da Martin d'Amelia;~ma né quella anco
974 Pro | questo mi son vestito in maschera.~Ma poi ch'io sono entrato
975 2, 1 | pecore,~e quanti agnelli maschi e quante femine~son nate;
976 Pers | Spagnuolo sbirro~Menica massara di Fazio~Staffieri dui~Menghino
977 4, 3 | credo che fuor portino~le massarizie, et ogni cosa sgombrino.~ ~ ~ ~
978 4, 2 | Ma quando sopra a certe masserizie~poi rivaler mi penso, che
979 5, 12| presto non si riconcilii,~massimamente che gli torna in utile~questo
980 Pro | riguardarli. Non ci può materia,~ogni modo, mancar oggi
981 3, 8 | Andiamo or dentro.~FAZIO~La matita prendere~potete, e notar
982 4, 7 | TORBIDO~Fin all'ultimo~mattone ho misurato, e fin all'ultimo~
983 3, 2 | CORBOLO~Ma colselo~ne la medaglia d'or ch'aveva, e caddegli~
984 1, 1 | convenevole,~e con buon pane e meglior vino; e siati~a cuor ch'
985 4, 4 | comprendere~posso, se non mel narri, il danno o l'utile~
986 2, 3 | adocchiato, e tolgo sei melangole,~et entro in Vescovato;
987 3, 7 | PACIFICO~Or mi torna in memoria~c'ho in casa una gran botte,
988 1, 1 | Signor gratissimo,~Amor mi mena, a pascere i famelici~Occhi
989 1, 1 | piacevole~che far si possa, di menar le calcole~e batter fisso.
990 5, 3 | ILARIO~Vedi audacia~d'un mendico, furfante, temerario!~CORBOLO~
991 | meno
992 5, 10| FAZIO~Deh, Ilario,~mi meraviglio ben di voi: l'ingiuria~vi
993 2, 2 | e poi pagar d'un «gran mercè». Oh che giovene,~o che
994 5, 11| dar recapito,~io non so meretrice in mezzo al Gambaro~che
995 1, 1 | se fin qui nulla merita,~meritarà per l'avvenir, volendole~
996 5, 3 | facultà, non secondo che mertano~le pene i falli, pur vi
997 3, 6 | un dí buono per renderli~merto di questo.~ILARIO~Non andar,
998 1, 1 | i suoi debiti,~perché il meschin non ardisce di mettere~piè
999 3, 2 | voltò loro le spalle, e messesi,~quanto piú andar poteano
1000 4, 2 | dieci volte o dodici~li messi, acciò che li pegni gli
|