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Ludovico Ariosto
La lena

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


abbac-dinan | dipin-messi | meta-ronca | rotte-zecca

                                                  grassetto = Testo principale
     Atto, Scena                                  grigio = Testo di commento
1001 3, 9 | ch'abbia ascendere~alla metà né al terzo di tal debito.~ 1002 3, 3 | cosa ben procede, e posso metterla~per fatta: non mi resta 1003 5, 2 | gaudio, ch'io credea che mettersi~dovesse pur, come di vera 1004 3, 8 | FAZIO~Quel ch'è detto: mettetevi~a misurar quando vi par: 1005 3, 8 | Cominciateci.~TORBIDO~Una, méttevi in capo il coltello.~GEMIGNANO~ 1006 4, 2 | e de capitoli~mi costan. Metti appresso intolerabile~fatica, 1007 3, 7 | c'è luogo.~CORBOLO~Dunque mettilo~fuor in giubbon. Di due 1008 2, 3 | quanto un par d'oche. Io metto mano, e quindici~bolognin 1009 5, 8 | Angeli~mandata piú di mezzo miglio, e andatane~son sempre quasi 1010 1, 2 | Non ciancio: dicogli~del miglior senno ch'io m'abbia.~CORBOLO~ 1011 5, 1 | qua: fa' un viso scuro e minaccevole.~Ben son pazzo, che far 1012 5, 3 | poltrone ha avuto animo~di minacciar un mio figliuol d'ucciderlo?~ 1013 5, 8 | un grandissimo~rumor, e minacciata d'un buon carico~di busse, 1014 4, 9 | vagliono,~né luogo han le minaccie; né potrebbesi~usar forza, 1015 2, 1 | Che se talor v'avanzano~minestre o broda, solete mandarmene?~ 1016 5, 3 | nuocervi,~ma perché voi con minor displicenzia~mi dessi li 1017 5, 11| golaccia, che ridotti ci ha in miseria;~che, se non fossi stata 1018 3, 5 | Che luogo in simil casa (misurandola~tutta) esser può sicur, 1019 3, 8 | TORBIDO~Poi ch'io l'avrò misurata, la pertica~mi dirà quanto 1020 4, 7 | Fin all'ultimo~mattone ho misurato, e fin all'ultimo~legno 1021 Pro | disprezzano~tutte le fogge moderne, e sol laudano~quelle ch' 1022 3, 2 | vendesse, solo eccettuandone~le mogli.~EGANO~E quelle ancor, se 1023 4, 6 | è, sanno tutto essere~di mógliema; ben altre volte stati ci~ 1024 3, 2 | oltr'al suo danno, alla molestia~che voi ne sentirete risapendolo.~ 1025 | molti 1026 5, 1 | passasseno~le carra, in un momento possi corrervi;~e tu a quest' 1027 4, 9 | l'orto de li Mosti e 'l monasterio;~e va' su al dritto, fin 1028 1, 2 | riscuoteno,~fra le triste monete la bandiscono.~CORBOLO~Tu 1029 2, 2 | principio~creduto? Maria in monte (come dicono~questi scolari) 1030 2, 3 | ch'io tocchi come sono morbidi.~LENA~Io ti darò d'un pugno. 1031 4, 8 | che non so come io non mi morii súbito.~Potuto non s'avria 1032 1, 1 | mezzo nascere?~Non potrebbe morir, prima che fossero~li tre, 1033 2, 1 | trovarne alcun'altra: si morrebbono~di fame altrove. Vo' con 1034 4, 9 | piegati~tra l'orto de li Mosti e 'l monasterio;~e va' su 1035 4, 9 | CORBOLO~Basta, viemmelo mostra. Or bella alchimia~non ti 1036 2, 1 | di darle.~LENA~Una saia mostratemi,~che voi mi deste mai.~FAZIO~ 1037 1, 1 | nostri affanni. Il quale ella mostratomi~ha finalmente, che fare 1038 3, 2 | non vedendoci~l'offerta, mostrerà che da far abbia~maggior 1039 2, 1 | nate; e fa' che li fossi ti mostrino~c'hanno cavati, e che conto 1040 4, 9 | anguille di Comacchio e i mugini?~Ma che farò, vedendomi 1041 5, 3 | per correre~a dimandar le multe in dono al principe.~Venticinque 1042 3, 1 | sapesse del borsel del vecchio mungere.~Deh, se ben io non son 1043 Pro | gli uomini~molte volte si muta, et il medesimo~che la matina 1044 5, 5 | Giudei, mi dice ch'eglino~han mutato proposito, e che tolgono~ 1045 3, 1 | Davo né Sosia,~se ben non nacqui fra Geti né in Siria,~non 1046 4, 4 | comprendere~posso, se non mel narri, il danno o l'utile~che 1047 4, 4 | mesi, ora di tormela~ti nasce questa voglia cosí súbita?~ 1048 4, 6 | BARTOLO~Anzi la traevate per nasconderla.~PACIFICO~Non già, per Dio! 1049 5, 3 | piacer, quel beccaccio, che nascososi~non so dov'era, saltò per 1050 5, 2 | indurre a vendere~le robe di nascosto, et in lascivie~fargli il 1051 2, 1 | maschi e quante femine~son nate; e fa' che li fossi ti mostrino~ 1052 4, 2 | speso si può grattar le natiche.~Ve' le ragion che in Ferrara 1053 3, 2 | d'essere~un'altra volta nato: quasi morto lo~hanno alcuni 1054 3, 1 | alla trappola?~Ieri andò in nave a Sabioncello, e aspettasi~ 1055 2, 1 | Vagliono~assai, nol voglio negar.~LENA~Ch'a principio~ch' 1056 2, 1 | essere~simile a te, ch'io neghi d'averti obligo~dov'io l' 1057 | nei 1058 5, 7 | forze crescere~veggo ai nemici, che mi casca l'animo~di 1059 | nessun 1060 5, 2 | Ilario solo.~ ~ILARIO~Oh come netta me la facea nascere~quel 1061 3, 7 | e già piú giorni io la nettai benissimo,~e posso a mio 1062 2, 2 | stimolo~di questo uom da nïente di Pacifico,~che non cessava 1063 5, 12| figliuola ha in cosí ricco e nobil giovane,~quanto egli stesso 1064 5, 10| mente patir? Se voi sète piú nobile~e piú ricco di me, non però 1065 2, 1 | poi che voi mi vestite nobile-~mente, e da voi le spese 1066 Pro | foggia buona e da persone nobili.~Ma d'alcuni severi et increscevoli~ 1067 5, 3 | facile~credo vi fia) che non noccia Pacifico a~Flavio ne la 1068 5, 12| mal animo,~né però fatto nocumento, anzi utile;~che sei stata 1069 5, 12| se grata e piacevole~o se noiosa è stata questa fabula.~ 1070 4, 9 | alle fanciulle: Dorotea si nomina.~Va' quivi, e dille: - A 1071 3, 1 | un tratto di comedia:~che nominarlo, et egli in capo giungere~ 1072 3, 8 | matita prendere~potete, e notar questo.~TORBIDO~Io lo noto, 1073 | nove 1074 5, 3 | gli facessi pagar questo numero~di denar sopra; et egli 1075 5, 3 | aiuti!~ILARIO~Perché debbe nuocerli,~se son d'accordo?~CORBOLO~ 1076 4, 8 | rovinava. Or, poi che senza nuocerne~questa sciagura è passata, 1077 5, 3 | panni, non la finsi già per nuocervi,~ma perché voi con minor 1078 1, 1 | prima di tacerlo non mi t'oblighi.~CORBOLO~Non accade usar 1079 5, 1 | fermatevi.~Tu qui, e tien l'occhio, che se passasseno~le 1080 5, 3 | salvo ancor.~ILARIO~Tu m'occidi.~CORBOLO~Incalzandolo~tuttavia 1081 3, 2 | súbito...~ILARIO~(Ohimè, occorsa sarà qualche disgrazia!)~ 1082 4, 2 | sua dote, che tutte me l'occupa.~Non voglio, né per certo 1083 2, 3 | che pesano~quanto un par d'oche. Io metto mano, e quindici~ 1084 1, 3 | bevuto, e questa matina erant oculi~Gravati eorum. Credo che 1085 5, 12| sia piú che le serpi in odio,~pur ho piacer d'ogni ben 1086 2, 3 | facile~sempre ch'io gli odo, intenderli: vorrebbono~ 1087 2, 3 | LENA~Gli asini ragghiar s'odono alla macina.~né s'intendon 1088 3, 7 | adoperandola~per tino, le facessi l'odor perdere~che avea di secco: 1089 1, 1 | di spezie tutto ti sento odorifero.~FLAVIO~Io vo qui, dove 1090 4, 3 | non m'ha offeso?~BARTOLO~Offende me, vietandomi~per li statuti 1091 5, 9 | Flavio~mio non lasciate offender da Pacifico~in casa vostra.~ 1092 5, 10| non si denno li miei pari offendere.~ILARIO~Pel filiale amor, 1093 1, 1 | se mi fa bene, ho io da offenderla?~CORBOLO~Il farti ella suonar, 1094 5, 9 | credea mio figliuolo già d'offendervi;~che se creduto egli avesse 1095 4, 9 | PACIFICO~Assai n'ho che m'offendono:~la povertà, li pensieri, 1096 1, 1 | un fiocco?~CORBOLO~Te n'offero~piú di diece.~FLAVIO~Ma 1097 3, 2 | mani; e non vedendoci~l'offerta, mostrerà che da far abbia~ 1098 4, 9 | di Fazio.~CORBOLO~Dico da offesa.~PACIFICO~Assai n'ho che 1099 4, 3 | debbo batterlo,~se non m'ha offeso?~BARTOLO~Offende me, vietandomi~ 1100 4, 3 | vien inanzi e fa' il tuo officio;~batti quell'uscio.~MAGAGNINO~ 1101 Pro | pochissime~Plauto, di queste ch'oggidí si leggono;~non posso non 1102 5, 10| Credo che cinquant'anni oggimai passino~che voi mi conoscete, 1103 | ogn' 1104 4, 7 | Dio.~FAZIO~Son vostro. - Olà, Licinia,~s'alcun mi viene 1105 3, 2 | gran fastidio,~pensando, oltr'al suo danno, alla molestia~ 1106 5, 3 | pene de gli adulteri,~et oltra li statuti, quanto arbitrio~ 1107 | oltreché 1108 3, 2 | Non nel capo, non ne gli omeri,~non nel petto o ne' fianchi.~ 1109 5, 3 | et accader potrebbonvi omicidii.~E quando ancor provediate ( 1110 | Onde 1111 5, 10| notizia;~e se sempre le cose oneste e lecite~mi sian piaciute, 1112 5, 2 | compiacere in ogni desiderio~onesto, ch'altri che sia al mondo. 1113 4, 7 | alla bottega qui di mastro Onofrio;~fino ad ora di cena potrà 1114 3, 2 | com'era l'altra, e una roba onorevole;~ma non sarà già alcuno 1115 5, 10| fargli intendere~le belle opere vostre.~PACIFICO~Menghino, 1116 2, 3 | canto ove comincian gli Orafi,~mi s'accosta, e pian pian 1117 5, 3 | le ragunanze è contra gli ordini~del signor, e ci son pene 1118 3, 1 | anch'io malizia?~Non saprò ordir un giunto anch'io, ch'a 1119 3, 7 | pecorone a rompere~le fila ordite, e ch'io stavo per tessere.~ 1120 5, 1 | canti. Facciano~qui testa ormai le bugie, che fuggivano~ 1121 1, 1 | tal studio~vestito e ben ornato, e come bossolo~di spezie 1122 4, 9 | la chiesa, piegati~tra l'orto de li Mosti e 'l monasterio;~ 1123 3, 2 | che la gran paura, e l'oscurissima~notte non gli ne lasciò 1124 3, 2 | grosso! mi vien con la fodera~ottanta scudi. In somma, non è Flavio~ 1125 3, 1 | e 'l pan buono, e 'l vin ottimo;~non cessa tuttavia lodarmi 1126 2, 1 | senza far nulla io stessi in ozio.~FAZIO~Fo quel ch'io posso, 1127 5, 11| PACIFICO~Per viver teco in pace, proponevati~quel ch'io 1128 5, 3 | se con danar la cosa si pacifica.~CORBOLO~Non ho detto anco 1129 5, 9 | por d'accordo Flavio~et a pacificarlo con Pacifico;~non sapendo 1130 2, 2 | non ponno aver, che coi padroni avanzano,~che li ingannano, 1131 2, 2 | tutti i nostri debiti~ci pagarà. - Chi non l'avria a principio~ 1132 1, 1 | servirmene~facea da un suo, senza pagargliene utile~per quattro mesi; 1133 1, 1 | assai d'aver la casa, e non pagarmene~pigione alcuna -; come nulla 1134 2, 1 | volete ch'io sto qui senza pagarvene~pigione?~FAZIO~Ti par poco? 1135 2, 2 | assassinano.~Anch'io d'esser pagata mi delibero~per ogni via, 1136 4, 2 | manigoldi, pur che siano~pagati del viaggio, poco curano~ 1137 2, 1 | rimproveri~ch'io non vi paghi la pigione, et abiti~in 1138 1, 2 | Un cappino e un saion di panno.~LENA~Spacciala;~che ancor 1139 2, 1 | Qualche par di scarpaccie o di pantofole,~poi che l'avete ben pelate 1140 2, 1 | dovessi tormene~di dietro al Paradiso una, o nel Gambaro,~non 1141 5, 11| per riceverli~tutti bastar pareati, e consigliavimi~che quel 1142 3, 7 | de la vendemia~da un mio parente, acciò che adoperandola~ 1143 5, 3 | ha quei duo gioveni~suoi parenti; et aspetta anco che venghino~ 1144 2, 3 | magri, leggieri, che parevano~che la quartana un anno 1145 5, 10| che non si denno li miei pari offendere.~ILARIO~Pel filiale 1146 2, 1 | e terrò in sua presenzia~parlamento del prezzo, e saprò fingere~ 1147 2, 1 | qui.~FAZIO~Pensaci bene, e parlami.~LENA~Io ci ho pensato quel 1148 3, 8 | Dunque tal volta le pertiche parlano?~TORBIDO~ ben, e spesso 1149 1, 1 | abbiamo auto commoda~di parlarci, stando ella a quella picciola~ 1150 3, 8 | TORBIDO~ ben, e spesso fan parlare, fanno, stendendole~tin 1151 5, 1 | io discoprirmi, avevone~parlato a questo mio vicino, e postogli~ 1152 Pro | mettere~la coda dietro; e parle che, venendovi~con quella 1153 3, 2 | per tornare a proposito~parlo, che trenta ducati, e tutti 1154 3, 3 | uscio, né perdutane~abbiàn parola.~CORBOLO~Che ve ne par?~ 1155 4, 9 | Or bella alchimia~non ti parrà, s'io fo di questa ruggine~ 1156 5, 3 | fusse, il pericolo~non mi parrebbe tanto. Ecci una giovane~ 1157 2, 3 | viene: è desso.~CORBOLO~(Che partendomi~di qui per far quanto m' 1158 5, 7 | anco la Menica.~Da tante parti le forze crescere~veggo 1159 3, 2 | che fossero~le quattro, si partí, e solo venendone,~e senza 1160 3, 2 | CORBOLO~E che accadea partirsi a Flavio?~ILARIO~(Questa 1161 5, 3 | che prima che d'insieme si partissono,~sborsati fosson. Mandò 1162 3, 7 | fuor in giubbon. Di due partiti prendene~l'uno: o l'ascondi 1163 5, 1 | piú in qua, piú ancora: pàrtiti~di casa un poco. Tu mi par 1164 4, 8 | difficilemente,~se non si partiva, potevasi~oggi piú trar 1165 2, 3 | ha fatto.~CORBOLO~(Io mi parto: mi séguita~un d'essi, e 1166 4, 7 | una picca, avendola,~sarei paruto un Lanzchenech o Svizaro.~ 1167 5, 12| tutto restò riconsolato, e parvegli~risuscitar. Or vedi se ci 1168 1, 1 | gratissimo,~Amor mi mena, a pascere i famelici~Occhi d'una bellezza 1169 5, 11| fossi stata io che, per pascerti,~mi son di cento gaglioffi 1170 3, 8 | confine, e quel segno non passano.~TORBIDO~Cominciaren qui 1171 5, 10| questa non è ingiuria da passarsene~ leggermente: è di troppa 1172 5, 1 | tien l'occhio, che se passasseno~le carra, in un momento 1173 4, 8 | nuocerne~questa sciagura è passata, proveggasi~ch'altra non 1174 5, 12| e nascondere~non può la passion che dentro il cruccia,~né 1175 5, 9 | eccolo.)~Studiate un poco il passo, che giungere~possiamo 1176 1, 1 | primo!~FLAVIO~Ben credo, patendolo~il marito, o fingendo non 1177 2, 1 | leggere~ne la tavola il pater pure a compito,~né tener 1178 3, 6 | possibile,~come che dica il Paternostro un asino.~ILARIO~Lascialo 1179 3, 2 | Corbolo!~CORBOLO~Non lo vorrà patire, e farà il diavolo.~ILARIO~ 1180 3, 2 | aver scritto una lettera~al patre, e aver mandato un messo 1181 Pers | famiglio di Flavio~Flavio patrone giovane~Lena ruffiana~Fazio 1182 3, 2 | di pericolo.~ILARIO~Che pazzia è stata la sua di venirsene~ 1183 5, 1 | scuro e minaccevole.~Ben son pazzo, che far voglio una pecora~ 1184 5, 11| SCENA UNDICESIMA~ ~Pcifico, Lena.~ ~PACIFICO~Or vedi, 1185 5, 11| esito,~me sola del commun peccato biasimi;~ma se i contanti 1186 5, 1 | pazzo, che far voglio una pecora~simigliare un leon. Ma veggo 1187 2, 1 | dir mi sappi come stan le pecore,~e quanti agnelli maschi 1188 3, 7 | all'ordine,~mandato questo pecorone a rompere~le fila ordite, 1189 3, 2 | mi venga ne la borsa la pecunia~ch'avrò speso, perch'egli 1190 5, 3 | via essendo, è in molto peggior termine~la vita sua, che 1191 1, 1 | darmeli~quel suo, voleva il pegno, il qual subito~non sapendo 1192 2, 1 | pantofole,~poi che l'avete ben pelate e logore,~Mi donate alcuna 1193 5, 8 | mi sento, che mi posso a pena muovere.~L'andata non m' 1194 2, 1 | non vo' star qui.~FAZIO~Pensaci bene, e parlami.~LENA~Io 1195 3, 2 | che si pon gran fastidio,~pensando, oltr'al suo danno, alla 1196 5, 9 | son ito a trovar Fazio, pensandomi~che sia buon mezzo a por 1197 2, 3 | non avran la parte che si pensano:~che anch'io me ne vo' il 1198 1, 1 | FLAVIO~Ho quattro mesi da pensarci termine;~che sai che possa 1199 5, 10| ve n'ha chiarito: or non pensate ch'essere~possa o voglia 1200 2, 1 | e parlami.~LENA~Io ci ho pensato quel ch'io voglio: datela~ 1201 5, 3 | e vegga un poco il suo pensier.~CORBOLO~Non, diavolo!~non 1202 4, 9 | offendono:~la povertà, li pensieri, la rabbia di~mia moglier, 1203 5, 1 | CORBOLO~, volentieri, ma pensovi~di dar meglio che bere.~ 1204 5, 12| dentro il cruccia,~né non pentirsi de le dispiacevoli~parole 1205 2, 3 | tutte l'altre cittadi; e penuria~ci sia d'ogni buon cibo, 1206 | perch' 1207 3, 2 | dimandandoli.~Ma non si perda tempo: ora prendeteci,~padron, 1208 2, 1 | le cose che gl'importano,~perde il giorno, e i suoi fatti 1209 3, 2 | caddegli~la berretta.~ILARIO~E perdella?~CORBOLO~Non: la tolsero~ 1210 4, 4 | cagion che t'ho detto, di perderla.~BARTOLO~(Esser doveano 1211 5, 3 | porvi di cinquecento o mille perderne.~ILARIO~Meglio è ch'io stesso 1212 5, 10| ancora a voi difficile~il perdonar, essendo ne' miei termini.~ 1213 5, 10| del mio onor piú conto (perdonatemi,~il vo' dir) che de la vostra 1214 3, 3 | udir dietro all'uscio, né perdutane~abbiàn parola.~CORBOLO~Che 1215 5, 10| Licinia~sposi, e l'onor perduto le recuperi,~saremo amici; 1216 1, 1 | attener debbe, niega il perfido~d'aver promesso, e dice: - 1217 5, 3 | Dio, aiutami!~CORBOLO~È in pericol.~ILARIO~Pericolo?~CORBOLO~ 1218 5, 6 | de le bugie, dopo tanti pericoli,~dopo tanti travagli, al 1219 4, 6 | or ve' s'ogni sciagura mi perseguita!)~FAZIO~Pacifico, faresti 1220 5, 12| di Licinia.~MENICA~Se tu perseverassi in questa còlera,~saresti, 1221 Pers | famiglio~Giuliano~Torbido perticatore~Gemignano~Bartolo~Magagnino 1222 3, 8 | GEMIGNANO~Dunque tal volta le pertiche parlano?~TORBIDO~ ben, 1223 2, 3 | amico coi fagian sotto che pesano~quanto un par d'oche. Io 1224 2, 3 | accosta, e pian pian dice: - Piacendoti.~un paio di fagian grassi 1225 2, 3 | altre il futuro amano.~LENA~Piaceno a me i presenti.~CORBOLO~ 1226 3, 2 | ILARIO~Belli a posta lor: mi piaceono~molto piú questi denar.~ 1227 Pro | por ora a pericolo~di non piacervi: che 'l parer de gli uomini~ 1228 Pro | sono ancora de i vecchi piacevoli,~li quai non hanno le code 1229 5, 10| oneste e lecite~mi sian piaciute, sapete benissimo;~e se 1230 3, 2 | pericolo!~CORBOLO~Com'è piaciuto a Dio, mai non lo colsero~ 1231 3, 2 | non già che sanguini~la piaga...~ILARIO~Ohimè, io son 1232 5, 3 | la pietade.~ILARIO~Oh, tu piangi?~CORBOLO~E voi piú piangere~ 1233 4, 7 | in spalla, ad uso d'una picca, avendola,~sarei paruto 1234 1, 1 | parlarci, stando ella a quella picciola~finestra, io ne la strada; 1235 2, 3 | Nulla vi trovo: alcuni piccion veggovi~ magri, leggieri, 1236 3, 5 | son altre che due casse piccole,~che Santino in giubbon 1237 1, 2 | mettere~non ha qua dentro il piede, se non vengono~prima questi 1238 4, 9 | come sei dritto la chiesa, piegati~tra l'orto de li Mosti e ' 1239 2, 1 | oltreché non mi pagano~la pigion de la casa, piú di dodici~ 1240 4, 4 | vietarmela~vuoi tu ch'io non la pigli?~PACIFICO~Perché, avendola~ 1241 3, 6 | una bugia!~ILARIO~Corbolo, pigliali~e riponli: va', va' tu, 1242 4, 7 | quel sasso, Gemignano? piglialo,~spezzali il capo: tu sei 1243 1, 1 | quando aver tu non ne possa, pigliami~due paia di piccioni, e 1244 1, 1 | bene? Ma dimmi: ove sarà, pigliandoli~tu in presto, poi provision 1245 3, 2 | altre cose piú volentier pigliano~de le rubate, perché comperandole~ 1246 3, 9 | provar che sia mia, s'io vo a pigliarmela.~E poi che l'uscio è aperto, 1247 4, 5 | Falcione, e tu Magagnino, pigliatela~in spalla, e tu Spagnuolo.~ 1248 3, 6 | volentier.~CORBOLO~Danari? Pigliati~piacer! Ti sogni forse? 1249 5, 12| LENA~Faccia egli pur, e piglila~come gli pare. Se sarà il 1250 3, 1 | gloria~non è la mia, s'io lo piglio alla trappola?~Ieri andò 1251 2, 3 | inanzi al Castello, e i pizzicagnoli~vo domandando s'hanno quaglie 1252 5, 9 | assai m'è piú difficile~a placar lui, che 'l marito. Ma eccolo.)~ 1253 | poche 1254 | pochissime 1255 5, 3 | statuti, quanto arbitrio~il podestate abbia potere accrescere,~ 1256 3, 3 | saper me' fingere~d'ogni poeta una bugia. Ma fermati,~che 1257 Pro | la piú difficile,~e che i poeti antiqui ne facevano~poche 1258 Pro | mio maestro, che fra le poetiche~invenzïon non è la piú difficile,~ 1259 2, 3 | se ne dessi a cento, non pòi perdere.~LENA~Io non intendo.~ 1260 | poiché 1261 5, 11| ho fatto, mi rimproveri,~poltron, ch'io sia puttana?~PACIFICO~ 1262 5, 3 | propizii.~ILARIO~Un manigoldo poltrone ha avuto animo~di minacciar 1263 4, 7 | servizio.~Via, ladri; via, poltroni; via col diavolo.~Poco piú 1264 5, 11| che quel di dietro anco ponessi in opera.~PACIFICO~Per viver 1265 5, 3 | CORBOLO~Deh! questa colera~ponete giú; e per Dio, non vi contamini~ 1266 3, 2 | piú di dodici~ducati coi pontal d'oro che v'erano.~Lodato 1267 3, 2 | biasmo ancora. Non direbbe il populo~che colto solo e senza armi 1268 1, 1 | santa che tu l'inganni. Porca! ch'ardere~la possa il fuoco! 1269 4, 9 | tosto l'animo~non debba a porgli le seconde insidie.~Ma che 1270 2, 1 | punger questa bestia,~che porle il freno e 'l basto mi delibero.)~ ~ ~ ~ 1271 2, 3 | malanno!~CORBOLO~Lascia pormivi~la man, ch'io tocchi come 1272 5, 11| toleri;~senza volerci ancor porre in infamia~di ruffianar 1273 Pro | se la possa por, niega di porsela.~La Lena, in somma, ha la 1274 4, 6 | dove e quando vuoi, via portala.~PACIFICO~Tu mi par poco 1275 2, 3 | fagiani, pan, vin, cacio: portali~in casa. Parmi che saria 1276 2, 1 | FAZIO~Lecito~non saria a te portarle, né possibile~a me di darle.~ 1277 3, 6 | farnetichi?~CREMONINO~Or non portasti questa veste a Giulio,~tu, 1278 2, 3 | che saria superfluo~aver portati piccioni, vedendoti~averne 1279 3, 2 | senza lume, come fu a quei portici~che al dirimpetto son di 1280 4, 3 | un poco: credo che fuor portino~le massarizie, et ogni cosa 1281 4, 7 | è, l'ho scritto, e meco portolo;~poi ne leverò il conto, 1282 5, 3 | accordo, che in pericolo~porvi di cinquecento o mille perderne.~ 1283 | possano 1284 4, 9 | aver, ma il cuor. Fa' che possegghino:~va l'amor come il fuoco, 1285 5, 9 | grazia.~FAZIO~Non posso, né possendo mai vo', Ilario,~patir, 1286 5, 1 | le carra, in un momento possi corrervi;~e tu a quest'altra 1287 | possiamo 1288 4, 9 | arrecali~alcuna veste; che lo possiàn mettere~fuor, mentre l'agio 1289 2, 3 | Va' , ch'io vengo. - (Possino esser l'ultime~che tu mangi 1290 4, 6 | Et io contento.~GIULIANO~Possovi~che gli è mia facilmente 1291 | Post 1292 4, 1 | gli aguati, che Corbolo~posti gli avea, perché avesse 1293 2, 3 | il desinare ho fatto, e posto in ordine.~Ma le fatiche 1294 5, 1 | parlato a questo mio vicino, e postogli~quel spiedo in mano, acciò 1295 | potean 1296 | potendo 1297 2, 2 | da lui fatto; ma ciò non potendosi,~perché non l'ha, con la 1298 3, 2 | Fêste bene. quest'è la via. potendovi~far piacer, commandatemi.~ 1299 | poter 1300 | potermi 1301 | poteva 1302 4, 4 | avisati, né giungere~ci potevàn piú a tempo.)~GIULIANO~Né 1303 4, 8 | difficilemente,~se non si partiva, potevasi~oggi piú trar di quella 1304 2, 3 | d'aver? ch'io son cagion potissima~che i venticinque fiorin 1305 4, 9 | luogo han le minaccie; né potrebbesi~usar forza, che pur troppo 1306 3, 6 | per la vendemia~non gli potrebbon fare un vero esprimere.~ 1307 5, 3 | pene arbitrarie:~et accader potrebbonvi omicidii.~E quando ancor 1308 | potremo 1309 | potresti 1310 1, 1 | vicin, vedendomi~entrar, potriano alcun sospetto prendere,~ 1311 1, 3 | Corbolo solo.~ ~CORBOLO~Potta! che quasi son per attaccargliela.~ 1312 Pro | nessuna, o sia ricca o sia povera,~che se la possa por, niega 1313 5, 11| verno, cosí è giusto che le povere~par mie per la vecchiezza 1314 1, 3 | esser dovea l'Ave Maria o la predica;~o forse i preti iersera 1315 4, 9 | sopra li rocchetti -; e pregala~che me li mandi, perché 1316 5, 3 | mi trema.~CORBOLO~Flavio~pregando fe' pur tanto e supplicandolo,~ 1317 5, 5 | venticinque fiorin dati da Ilario,~pregandoti, e di grazia domandandoti~ 1318 5, 3 | commise ch'io andassi a pregar Giulio~che gli facessi pagar 1319 5, 1 | v'accetto.~STAFFIERI~Anzi pregartene~vogliamo, et il guadagno 1320 5, 12| è tuo, come fu sempre, e pregati~che tu ancor sua similmente 1321 5, 3 | che 'l conchiudere~del pregio voglio che stia a me: prometteli~ 1322 4, 9 | ci abbiamo.~CORBOLO~Anzi, pregoti,~mentre abbiamo agio, fa' 1323 3, 2 | far ch'ella s'appanni, e prendasi.)~Io non so che mi far, 1324 3, 7 | giubbon. Di due partiti prendene~l'uno: o l'ascondi in casa 1325 3, 2 | Rimedio? E che rimedio poss'io prenderci?~CORBOLO~Parlate al podestade, 1326 4, 9 | cosí si debba partir, senza prenderne~piacere; et abbia avuto 1327 3, 2 | non si perda tempo: ora prendeteci,~padron, che 'l male è fresco, 1328 3, 1 | matina: convien ch'io mi prépari~di quel c'ho a dir, come 1329 5, 3 | riparandosi~con un scanno che prese, e ritraendosi~pur sempre 1330 2, 3 | amano.~LENA~Piaceno a me i presenti.~CORBOLO~Ecco, presentoti~ 1331 2, 3 | presenti.~CORBOLO~Ecco, presentoti~cappon, fagiani, pan, vin, 1332 2, 1 | misurarla, e terrò in sua presenzia~parlamento del prezzo, e 1333 | presso 1334 4, 9 | Dove trovar li potrò? Far prestarmeli~su la fede è provato, et 1335 1, 1 | FLAVIO~Non verrai tu sempre a prestarmi un'opera,~che gli vorrò 1336 4, 7 | vien meno.~GEMIGNANO~Io vo' prestarti un'opera.~GIULIANO~Non mi 1337 4, 5 | mente, che uguanno fu da me prestatali.~BARTOLO~Deh, che ciancie 1338 3, 7 | casa una gran botte, che prestatami~quest'anno al tempo fu de 1339 3, 6 | avesse avuto egli i danar, prestatogli~li avrebbe, e volentier.~ 1340 1, 3 | o la predica;~o forse i preti iersera troppo aveano~bevuto, 1341 5, 3 | uccellato, con piú furia~che pria corse allo spiedo, e senza 1342 5, 1 | questo spiedo, e mettermi~in prigion.~CORBOLO~No, ch'io gli daria 1343 4, 9 | mal successe essendomi~le prime, rinfrancar tosto l'animo~ 1344 5, 3 | dimandar le multe in dono al principe.~Venticinque fiorini è meglio 1345 1, 1 | talor le persone de' lor principi:~con denari; del qual mezzo 1346 2, 1 | donatela, et ardetela,~anch'io procacciarò trovar recapito.~FAZIO~( 1347 3, 3 | Pacifico.~ ~CORBOLO~La cosa ben procede, e posso metterla~per fatta: 1348 4, 2 | essamini,~del levar de' processi e de sentenzie;~le berrette, 1349 4, 2 | palazzo logore~dietro ai procurator, che sempre corrono:~piú 1350 4, 2 | speso in salarii~d'avvocati, procuratori e giudici,~duo tanti; e 1351 2, 1 | che diventato voi foste prodigo!~FAZIO~Buon , Lena.~LENA~ 1352 5, 3 | qui.~ILARIO~Odimi~Fagli proferte, ma non ti risolvere~in 1353 5, 11| arte poss'io far, che piú proficua~ci sia di questa, e che 1354 4, 9 | di mille l'un, che già ti promesseno.~Per questo voglio ir dentro, 1355 5, 5 | piú dubbio~che li denar promessi non ne vengano,~fa' che 1356 1, 1 | non si potrebbe trovar. Ho promessole~venticinque fiorini, et 1357 1, 1 | io credea da Giulio, che promessomi~li avea dar ieri, e m'ha 1358 2, 2 | come dicono~questi scolari) promettea; poi datoci~ha un laccio, 1359 5, 3 | pregio voglio che stia a me: prometteli~generalmente: tu m'intendi.~ 1360 5, 1 | vogliamo, et il guadagno promettemoti~partir da buon compagni.~ 1361 5, 3 | supplicandolo,~e di donar danari promettendoli,~che gli lasciò la vita.~ 1362 2, 3 | fantastichi.~CORBOLO~…(E gli prometto la mia fede d'essere~secreto; 1363 5, 10| sempre benivolo,~e sempre pronto a farvi onore et utile,~ 1364 3, 1 | abbia Fortuna poi, la qual propizia~(Come si dice) a gli audaci 1365 5, 3 | Dio e santi Flavio ebbe propizii.~ILARIO~Un manigoldo poltrone 1366 5, 11| Per viver teco in pace, proponevati~quel ch'io sapeva che t' 1367 5, 11| avessi a tutti quelli, che propostomi~ogn'ora hai tu, voluto dar 1368 | propria 1369 | proprii 1370 3, 1 | ho di due faccende fatto prospera-~mente una, e con satisfazione 1371 5, 2 | la qual per cader ero prossimo.~Volea, credo, egli Flavio 1372 3, 9 | litar poi e contendere,~e provar che sia mia, s'io vo a pigliarmela.~ 1373 4, 9 | prestarmeli~su la fede è provato, et è stato opera~vana: 1374 4, 8 | nol vegga. Vada Corbolo~a proveder di veste; ma fuor mandisi~ 1375 3, 4 | improviso, fra un mese provedetevi~di casa, che cotesta son 1376 5, 7 | CORBOLO~Corri, Pacifico;~provedi che colui non vegga Flavio.~ 1377 5, 3 | omicidii.~E quando ancor provediate (il che facile~credo vi 1378 5, 11| mie per la vecchiezza si proveggano;~e che mentre v'hanno agio, 1379 4, 8 | questa sciagura è passata, proveggasi~ch'altra non venga; ora 1380 5, 11| ma come le formiche si proveggono~pel verno, cosí è giusto 1381 2, 3 | non vagliono.~Questo è un proverbio che in esperïenzia~questa 1382 1, 1 | pigliandoli~tu in presto, poi provision di renderli?~FLAVIO~Ho quattro 1383 5, 11| fusse a questo di me piú publica.~Né questo uscio dinanzi 1384 2, 1 | date; che i vicini dicono~publicamente ch'io son vostra femina.~ 1385 2, 3 | ponno a nozze et a conviti publici~li fagiani apparir sopra 1386 2, 3 | morbidi.~LENA~Io ti darò d'un pugno. I denar, dicoti.~CORBOLO~ 1387 2, 1 | tanti stimoli~da tanti canti punger questa bestia,~che porle 1388 5, 1 | che, dove costui manca, puon soccorrermi;~voglio ire 1389 5, 1 | caccino.~Ma eccolo uscir fuor; purch'elle possano~a questo duro 1390 5, 1 | fossero~accusati da lui; ma pusillanimo~è costui , che non voglio 1391 2, 1 | il mese, o un poco di vin putrido?~O di lassarmi torre un 1392 2, 3 | sono; e ne le camere~con puttane i bertoni se li mangiano.~ 1393 5, 11| quel che le tristizie~e le puttanerie tue ti conducono!~LENA~Chi 1394 3, 2 | Dio, Egano.~CORBOLO~(La quaglia è sotto la rete; io vo' 1395 Pro | de i vecchi piacevoli,~li quai non hanno le code a fastidio~ 1396 | quand' 1397 | quant' 1398 5, 1 | compraro una grandissima~quantità di formaggio, e caricatolo~ 1399 5, 3 | ma non ti risolvere~in quantitade alcuna, che 'l conchiudere~ 1400 3, 9 | tôr pegni a Pacifico~per quarantatre lire, ch'egli è a Bartolo~ 1401 2, 3 | leggieri, che parevano~che la quartana un anno avuto avessino.)~ 1402 4 | ATTO QUARTO~ 1403 | quell' 1404 5 | ATTO QUINTO~ 1405 2, 3 | Andian, che le vivande si raffreddano.~CORBOLO~Va' , ch'io vengo. - ( 1406 2, 3 | differenzia.~LENA~Gli asini ragghiar s'odono alla macina.~né 1407 1, 1 | FLAVIO~E che sai tu che ragione non abbia?~Acciò tu intenda, 1408 5, 3 | cerca far d'altri uomini~ragunanza, e d'intrar dentro ha 1409 5, 3 | altro rimedio:~che far le ragunanze è contra gli ordini~del 1410 Pro | viddi questi gentilomini~qui ragunarsi, e tante belle gioveni,~ 1411 Pro | Tuttavia, essendoci~già ragunati qui, stiamo un po' taciti~ 1412 1, 2 | non ho scesa.~CORBOLO~(Un randello di frassino~di due braccia 1413 2, 1 | io? deh, ditelo:~cotte di raso o di velluto?~FAZIO~Lecito~ 1414 3, 4 | e al me' che puoi, tosto rassettala,~che non può far indugio 1415 4, 1 | qualche povero~cittadin. Mala razza! feccia d'uomini!~ ~ ~ 1416 5, 10| sposi, e l'onor perduto le recuperi,~saremo amici; altrimenti...~ 1417 4, 2 | che sia in la povertà che referiscono~ ~ ~ ~ 1418 2, 1 | hanno cavati, e che conto ti rendano~de' legni verdi c'hanno 1419 3, 2 | gliela renderono?~CORBOLO~Renderon, eh?~ILARIO~Mi costò piú 1420 3, 2 | ribaldi.~ILARIO~E non gliela renderono?~CORBOLO~Renderon, eh?~ILARIO~ 1421 2, 1 | ch'io posso, Lena: maggior rendite~de le mie a farti cotesto 1422 1, 2 | entrarai qua dentro. In tanto renditi~certo di star di fuora.~ 1423 4, 2 | ragion che in Ferrara si rendono!~Quelle quaranta lire almen 1424 1, 1 | nostro vicino, e che da lei rendutomi~è il cambio; che piú volte 1425 2, 1 | mi deste voi mai? Forse repetere~volete ch'io sto qui senza 1426 1, 1 | che sai, senza ch'io 'l replichi,~ch'amo Licinia, figliuola 1427 3, 2 | o non: poi ch'è campato, reputi~che gli abbia Dio fatto 1428 5, 5 | buon animo:~non è per me restato di farvi utile.~STAFFIERI~ 1429 5, 10| non credere~che per te resti di nol dir.~LENA~Che diavolo~ 1430 5, 12| te, ma a Licinia,~tutto restò riconsolato, e parvegli~ 1431 3, 2 | avisato, che, andandovi,~le riavessi, e lor facessi prendere?~ 1432 4, 7 | inventario.~TORBIDO~Ah ladri, ribaldoni, che involatomi~avete il 1433 Pro | possono:~perché nessuna, o sia ricca o sia povera,~che se la 1434 2, 1 | l'offizio,~ ben cuce e riccama, quanto giovane~che sia 1435 1, 1 | insegnandole~far trapunti, riccami, e cose simili:~e tutto 1436 5, 9 | c'ha ricevuti, et era per ricevere~da me questa gaglioffa, 1437 5, 9 | dopo tanti benefizii~c'ha ricevuti, et era per ricevere~da 1438 3, 6 | CREMONINO~…venisti oggi a richiedergli.~CORBOLO~Io?~CREMONINO~Tu, 1439 5, 12| dubbio~che teco presto non si riconcilii,~massimamente che gli torna 1440 5, 12| ma a Licinia,~tutto restò riconsolato, e parvegli~risuscitar. 1441 1, 1 | danaio in dietro.~CORBOLO~Il ricordo è superfluo.~FLAVIO~Io vo' 1442 3, 6 | non ridere.~CREMONINO~Che rider, che guatar?~CORBOLO~Va', 1443 Pro | oggi da ridere,~che, se non rideremo de l'arguzia~de la comedia, 1444 5, 11| insaziabile~golaccia, che ridotti ci ha in miseria;~che, se 1445 5, 3 | la camera~s'era con lei ridotto; e mentre stavano~in piacer, 1446 5, 3 | a lui), pur non farete, riducendosi~al podestà costui, come 1447 Pro | ignobili)~quelle ch'averla di rietro non vogliono,~o per dir 1448 3, 2 | CORBOLO~Non saria buon che i rigattieri fossino~avisati, e gli Ebrei, 1449 2, 1 | costei, tanto piú superba e rigida~mi si fa; e posso dir di 1450 Pro | con la sua coda. Quelli rigidi~del tempo antico faran ben, 1451 Pro | stiamo un po' taciti~a riguardarli. Non ci può materia,~ogni 1452 3, 6 | CREMONINO~Mio padron Giulio~gli rimanda i suoi pegni, e gli fa intendere~ 1453 4, 9 | Guardala che gli occhi vi rimanghino.~(Debb'io patir che Flavio 1454 5, 3 | egli per istatico~quivi si rimarrebbe: poi quel giovine~ci turbò, 1455 1, 2 | ben dell'altre robe hai da rimetterti.~FLAVIO~Facciàn, Lena, cosí: 1456 4, 7 | alcun mi viene a dimandar, rimettilo~alla bottega qui di mastro 1457 5, 11| sia puttana?~PACIFICO~Ti rimprovero~che lo dovresti far con 1458 3, 2 | CORBOLO~N'ha pur troppo, e rincrescevole.~ILARIO~Esser non può ch' 1459 2, 1 | rinfacciartelo.~LENA~Che rinfacciar? Che se talor v'avanzano~ 1460 2, 1 | voglio, per non parer di rinfacciartelo.~LENA~Che rinfacciar? Che 1461 4, 9 | successe essendomi~le prime, rinfrancar tosto l'animo~non debba 1462 2, 1 | mentre ch'io ti do, me ne ringrazii;~tosto c'ho dato, il contrario 1463 3, 2 | persona.~ILARIO~O Dio, te ne ringrazio.~CORBOLO~Egli voltò loro 1464 2, 3 | tra noi stia la cosa. - Ringraziolo...)~LENA~Par che molto fra 1465 5, 3 | essere~morto, se non ci si ripara subito.~ILARIO~Come, come? 1466 5, 3 | non che vostro figliuol, riparandosi~con un scanno che prese, 1467 5, 3 | Flavio~per lui, se non ci riparate, è a termine,~che Dio l' 1468 5, 5 | suonino.~CORBOLO~Or sú, ripon lo spiedo, e vien, che Ilario~ 1469 3, 6 | ILARIO~Corbolo, pigliali~e riponli: va', va' tu, va' e di' 1470 5, 5 | Or va' non perdere~tempo, riponlo, et a me torna súbito.~Odi.~ 1471 4, 6 | GIULIANO~È mia la botte, e riportarmela~voglio a casa; e costui 1472 5, 5 | che poi ti farò intendere,~riposto ch'abbi lo spiedo. Or va' 1473 3, 2 | molestia~che voi ne sentirete risapendolo.~ILARIO~Vide chi fusser 1474 3, 3 | aversene.~Il vecchio, so, li riscuoterà subito~che saprà dove sien; 1475 5, 9 | che v'avria grandissimo~rispetto avuto, come ha riverenzia.~ 1476 5, 9 | ritornata salvatica.~ILARIO~Rispondetemi un poco senza colera.~ ~ ~ ~ 1477 2, 3 | avrai. - , di grazia -;~rispondo; et egli: - In Vescovato 1478 Pro | si dicon l'un l'altro, e rispondono~certi versi, m'avveggio 1479 5, 12| riconsolato, e parvegli~risuscitar. Or vedi se ci è dubbio~ 1480 5, 3 | lasciò la vita.~ILARIO~Or me risusciti,~se con danar la cosa si 1481 2, 3 | una cassa, e dissemi~ch'io ritornassi a nona. Intanto cuocere~ 1482 5, 9 | da quindici~giorni in qua ritornata salvatica.~ILARIO~Rispondetemi 1483 5, 3 | con un scanno che prese, e ritraendosi~pur sempre all'uscio, saltò 1484 4, 5 | che ciancie son queste? Ritrovandola~uscir di casa sua, come 1485 3, 9 | GIULIANO~Or ora su in palazzo ritrovandomi,~ho veduto segnare una licenzia~ 1486 5, 12| di cader morto; e che poi ritrovandosi,~come era a punto il ver, 1487 5, 4 | m'abbocchi con Pacifico~ritrovi Fazio. Io voglio pure intendere~ 1488 5, 1 | che vogli piangere!~Sta ritto, sta gagliardo, fa' il terribile,~ 1489 3, 1 | fagiani grassi e teneri~son riusciti, e 'l pan buono, e 'l vin 1490 4, 2 | sopra a certe masserizie~poi rivaler mi penso, che non vagliono~ 1491 3, 2 | quest'altri, che compran per rivendere,~son fraudolenti, e 'l ver 1492 5, 9 | rispetto avuto, come ha riverenzia.~FAZIO~Questa è la causa 1493 5, 2 | et un'altra berretta, per rivolgergli~l'affanno in gaudio, ch' 1494 1, 2 | E se ti desse una lunga, rivolgiti~al banco de' Sabbioni, e 1495 5, 1 | l'altro hai certo l'aria.~Rizza la testa. E' par che vogli 1496 1, 1 | menti si dispongono~a dar le rocche, le città, gli eserciti,~ 1497 4, 9 | volgere~la seta sopra li rocchetti -; e pregala~che me li mandi, 1498 3, 7 | mandato questo pecorone a rompere~le fila ordite, e ch'io 1499 1, 1 | venir qui, non ho voluto romperlo,~e son venuto; ancor ch' 1500 4, 9 | CORBOLO~Dico s'hai spiedo o ronca o spada o simile~cosa.~PACIFICO~


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