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Ludovico Ariosto La lena IntraText CT - Lettura del testo |
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Or vedi, Lena, a quel che le tristizie e le puttanerie tue ti conducono! potresti a quei che tuttodí s'impiccano, chi li fa ladri. Imputane la propria tua volontade. Anzi la tua insaziabile golaccia, che ridotti ci ha in miseria; che, se non fossi stata io che, per pascerti, mi son di cento gaglioffi fatta asina, saresti morto di fame. Or pel merito del bene ch'io t'ho fatto, mi rimproveri, Ti rimprovero che lo dovresti far con piú modestia. Ah, beccaccio, tu parli di modestia? S'io avessi a tutti quelli, che propostomi ogn'ora hai tu, voluto dar recapito, io non so meretrice in mezzo al Gambaro che fusse a questo dí di me piú publica. Né questo uscio dinanzi per riceverli tutti bastar pareati, e consigliavimi che quel di dietro anco ponessi in opera. Per viver teco in pace, proponevati quel ch'io sapeva che t'era grandissima- Mente in piacere, e che vietar volendoti saria stato il durar teco impossibile. Io l'ho continua- mente teco. Bastar, Lena, dovrebbeti, che de la tua persona a beneplacito tuo faccia sempre, e ch'io lo vegga e toleri; senza volerci ancor porre in infamia di ruffianar le figliuole de gli uomini da ben. S'io avessi a star tuttavia giovane, il mantenere amendue col medesimo modo usato fin qui mi saria agevole; ma come le formiche si proveggono pel verno, cosí è giusto che le povere par mie per la vecchiezza si proveggano; e che mentre v'hanno agio, un'arte imparino che, quando sia il bisogno, poi non abbiano ad imparar, ma vi sien dotte e pratiche. E che arte poss'io far, che piú proficua ci sia di questa, e che mi sia piú facile ad imparar? Che vuoi ch'io indugi all'ultimo, quand'io sarò nel bisogno, ad apprenderla? Se contra ogni altro avessi questi termini usati, mi saria piú tolerabile che contra Fazio, al quale abbiàn troppo obligo. Deh, manigoldo, ti venga la fistola! Come tu non sia stato consapevole del tutto! Or che 'l disegno ha cattivo esito, me sola del commun peccato biasimi; ma se i contanti compariti fussono, la parte, e piú che la parte, volutone avresti ben.
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