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Ludovico Ariosto
La lena

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  • ATTO QUINTO
    • SCENA DODICESIMA
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SCENA DODICESIMA

 

Menica, Lena.

 

MENICA

Lena, si fa cosí? Ti par che meriti

Fazio da te che gli facci una ingiuria

di questa sorte?

LENA

E che ingiuria? che diavolo

gli ho fatt'io?

MENICA

Nulla!

LENA

Nulla a punto. A i strazii

che fa di me, non è cosí notabile

ingiuria al mondo che da me non meriti.

MENICA

Tu gli hai scoperto, Lena, il tuo mal animo,

né però fatto nocumento, anzi utile;

che sei stata cagion che maritata la

figliuola ha in cosí ricco e nobil giovane,

quanto egli stesso avria saputo eleggersi.

LENA

Gliela darà pur per moglier?

MENICA

Già datagli

l'ha: si sono accordati egli et Ilario

in due parole.

LENA

Anco che questo misero

vecchio mi sia piú che le serpi in odio,

pur ho piacer d'ogni ben di Licinia.

MENICA

Se tu perseverassi in questa còlera,

saresti, Lena, la piú ingrata femina

del mondo. Egli, con tutto che giustissima

cagione avria di far tutto il contrario,

pur non può star che non t'ami, e nascondere

non può la passion che dentro il cruccia,

né non pentirsi de le dispiacevoli

parole ch'oggi ebbe teco, che giudica

che t'abbian spinta a fargli questa ingiuria.

E m'ha detto che quando udí da Ilario

che tuo marito t'avea con quel giovene

trovata, fu per affanno a pericolo

di cader morto; e che poi ritrovandosi,

come era a punto il ver, che caricatala

avea costui non a te, ma a Licinia,

tutto restò riconsolato, e parvegli

risuscitar. Or vedi se ci è dubbio

che teco presto non si riconcilii,

massimamente che gli torna in utile

questo error tuo.

LENA

Faccia egli pur, e piglila

come gli pare. Se sarà il medesimo

verso me ch'egli suol, me la medesima

verso sé trovarà che suole.

MENICA

Or voglioti

dir, Lena, il vero. A te mi manda Fazio,

il quale è tuo, come fu sempre, e pregati

che tu ancor sua similmente vogli essere;

e questa sera invita te e Pacifico

a nozze; e intende che non sol Licinia

e Flavio questa notte i sposi siano.

LENA

Io son per far quanto gli piace. Or diteci,

voi spettatori, se grata e piacevole

o se noiosa è stata questa fabula.




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