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Ludovico Ariosto
La lena

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  • ATTO QUINTO
    • SCENA NONA
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SCENA NONA

 

Ilario, Fazio.

 

ILARIO

(Io son ito a trovar Fazio, pensandomi

che sia buon mezzo a por d'accordo Flavio

et a pacificarlo con Pacifico;

non sapendo io, che tanto in questa femina

sia inamorato, che n'è guasto fracido.

Or tosto ch'io gli ho detto che Pacifico

l'ha trovata in secreto col mio Flavio,

è salito in tanta ira, in tanta rabbia

per gelosia, che assai m'è piú difficile

a placar lui, che 'l marito. Ma eccolo.)

Studiate un poco il passo, che giungere

possiamo prima che segua altro scandolo.

Fatel, se mai da voi spero aver grazia.

FAZIO

Non posso, né possendo mai vo', Ilario,

patir, che dopo tanti benefizii

c'ha ricevuti, et era per ricevere

da me questa gaglioffa, cosí m'abbia

tradito. Son disposto vendicarmene.

ILARIO

S'ella v'ha fatto ingiuria, vendicatevi:

non vi prego per lei; ma sol che Flavio

mio non lasciate offender da Pacifico

in casa vostra.

FAZIO

D'un fanciul volubile

ha fatto elezïon, che potrebbe essere

suo figliuolo, e sperar non ne può merito,

se non che se ne vanti e le dia infamia.

ILARIO

Non credea mio figliuolo già d'offendervi;

che se creduto egli avesse esser pratica

vostra costei, so che v'avria grandissimo

rispetto avuto, come ha riverenzia.

FAZIO

Questa è la causa che m'era da quindici

giorni in qua ritornata salvatica.

ILARIO

Rispondetemi un poco senza colera.

 

 

 




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