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Ludovico Ariosto
La lena

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  • ATTO PRIMO
    • SCENA TERZA
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SCENA TERZA

 

Corbolo solo.

 

CORBOLO

Potta! che quasi son per attaccargliela.

Ho ben avuto a' miei dí mille pratiche

di ruffiane, bagascie, e cotal femine

che di guadagni disonesti vivono

ma non ne vidi a costei mai la simile,

che, con sí poca vergogna, e tanto avidamente

facesse il suo ribaldo offizio.

Ma si fa giorno: per certo non erano

li matutini quelli che suonavano;

esser dovea l'Ave Maria o la predica;

o forse i preti iersera troppo aveano

bevuto, e questa matina erant oculi

Gravati eorum. Credo che anco Giulio

non potrò aver, che la matina è solito

di dormir fino a quindici ore o sedici.

In questo mezzo sarà buono andarmene

fin in piazza, a veder se quaglie o tortore

vi posso ritrovare; e ch'io le comperi.





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