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Paolo Giacometti
La morte civile

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  • ATTO PRIMO
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Scena quarta

 

L'abate ed il suddetto.

 

ABATE Siete ancora qui? come andò l'esame?

FERNANDO Ho fatto da inquisitore - cosí alla meglio. Voi non ne sarete persuaso, ma il mestiere è difficile.

ABATE Che vi è sembrato della malinconica avventuriera? Voi che non avete voluto darvi a Dio, ma vivere al secolo, dovete intendervi, per pratica, di certe arie sentimentali, rugiadose, seducenti...

FERNANDO Me ne intendo un poco - ma non quanto un confessore.

ABATE Donne simili non si confessano.

FERNANDO (Se fossero matte!)

ABATE Dunque?

FERNANDO Dunque questa Rosalia, nel suo mite dolore, è di una bellezza affascinante, e mi pare che anche un santo anacoreta potrebbe preferirla alle radici ed alle flagellazioni... motivo per cui ne sono edificato.

ABATE Cosa vi edifica?

FERNANDO Quell'odio sacro che voi le portate.

ABATE Odiarla? al contrario, io ne sento pietà - un'austera pietà. Vorrei richiamarla sulla buona strada, e perciò sappiate ch'ero venuto perfino nella determinazione di offrirle un sicuro asilo all'abbazia, presso di me.

FERNANDO Da vero? (Voleva proprio tirarla all'ovile!) E lo ha rifiutato?

ABATE Sdegnosamente ed assolutamente, per non abbandonare...

FERNANDO Chi mai?

ABATE Il suo amante - e forse...

FERNANDO Arrigo?... v'ingannate - non si amano.

ABATE Non si amano? - Eh, voi, don Fernando, non conoscete a fondo il medico Palmieri, come lo conosco io.

FERNANDO Siete il suo confessore?

ABATE Di chi? di un ateo?

FERNANDO Arrigo è un ateo?

ABATE E quando lo si vede in chiesa? Mai. Scopre egli il capo davanti alle sacre immagini, che la pietà dei divoti ha effigiate sulle pareti esterne delle case? Mai. Che cos'è per lui il miracolo di San Gennaro? Una superstizione alimentata dal clero. In questa casa si leggono libri perniciosi, empi; non si prega. Fuori di un crocifisso, perché lo si crede opera di Cellini, voi non trovereste l'immagine di una Madonna, di un santo... Ma invece, nella biblioteca del medico stanno sospesi i ritratti di Sarpi, di Arnaldo, di Giordano Bruno, di Campanella, di Filangieri, di Francesco Conforti, di Domenico Cirillo.

FERNANDO Uomini grandi...

ABATE Dite settari che finirono quasi tutti sul patibolo.

FERNANDO Come Cristo.

ABATE Che dite voi, don Fernando?

FERNANDO Io sono sorpreso, e non so come monsignore possa sapere cosí bene quello che si fa, che si dice, che si pensa, che si mangia in una casa, dove ella viene cosí di rado.

ABATE Vedo attraverso i muri.

FERNANDO (Cogli occhi della sacra referendaria). Però non capisco che relazione possono avere le trasgressioni di culto col carattere morale, cogli amori supposti, di Arrigo e di Rosalia.

ABATE Non capite che senza religione non si può dare moralità?

FERNANDO Non lo capisco, perché ho sentito a decantare il medico - massimamente dai poveri - per uomo illuminato, filantropo, generosissimo: lo chiamano l'angelo delle capanne.

ABATE Qui esiste il pervertimento - ecco la corruzione, lo scandalo. Quest'uomo è pernicioso tanto alla morale pubblica quanto alla fede.

FERNANDO Qui si fa una guerra di principî religiosi... lo comprendo, e comprendo che la povera Rosalia ne sarà la vittima.

ABATE La povera Rosalia è alla vigilia di andar molto lontano di qui.

FERNANDO La farete partire? Voi? Monsignore, disonorare una donna sopra alcune apparenze, è tal cosa...

ABATE Apparenze voi dite?... ma sappiate che ho in mano dei fatti... e tali che mi costringono ad agire energicamente.

FERNANDO Monsignore, pensateci. Rosalia non merita un simile trattamento; io la conosco da molto tempo; fu sempre buona, onesta... e senza un malaugurato matrimonio...

ABATE (sorpreso) Maritata? essa?... tanto peggio - o tanto meglio. - E dov'è suo marito?

FERNANDO È ciò che ignoro...

ABATE Divisa da lui?

FERNANDO Non per sua colpa.

ABATE La colpa è sempre della donna.

FERNANDO Adagio un poco - bisogna distinguere.

ABATE In casi di matrimonio noi non facciamo distinzioni.

FERNANDO Ed avete torto.

ABATE (severo) Come?

FERNANDO Cioè... (fra sé) (Difatti, già Roma non distingue che fra scudo e zecchino).

ABATE Frattanto vi ringrazio di avermi avvisato.

FERNANDO (Credendo di far bene ho fatto male).

 

 

 




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