Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Paolo Giacometti La morte civile IntraText CT - Lettura del testo |
|
|
Scena prima
L'abate legge attentamente, seduto allo scrittoio.
ABATE (dopo un momento, alzando gli occhi dal grosso libro) Nell'ergastolo?... per qual delitto? - Lo saprò. Questa scoperta è importantissima e rende sempre piú misteriosa la situazione di Rosalia, che ho bisogno di allontanare dal paese, per molte ragioni. - Imprudente che fui! Le ho fatto capire troppo bene certe cose, certi progetti... le ho scoperto la mia debolezza... e non vorrei che un giorno o l'altro, mi facesse perdere quell'odore di santo, del quale ho goduto finora... Testimoni e accusatori non ne voglio. Inoltre, se la scomparsa di Rosalia farà un po' di rumore, tanto meglio. Lo scandalo che, in questi casi, suole edificare le coscienze, scemerà anche la riputazione del medico. Un incredulo virtuoso? un ateo caritatevole?... Ah! bisogna far isparire l'esempio, perdere l'uomo. Perderlo?... mi è balenata un'idea. - Se quell'uomo - il marito, non fosse là incatenato! Se, in qualche modo, lo si potesse far comparire come un fantasma, o piuttosto come un giudice, alla moglie che vive in braccio di un altro... Ah! è certo che quell'uomo, un galeotto, spinto dalle proprie passioni, diventerebbe, assai naturalmente, e senza saperlo, un sicario del santo officio. L'idea è stupenda, e potendola tradurre in azione, chi sa!... le mie aderenze in Napoli son tali che... il confessore della regina può tutto, e... basta, ci penserò questa notte.
|
Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2008. Content in this page is licensed under a Creative Commons License |