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Paolo Giacometti La morte civile IntraText CT - Lettura del testo |
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Don Fernando, Gaetano, e detto.
FERNANDO (appena entrato dice a Gaetano) Dov'è l'abate? GAETANO Si sarà ritirato per lasciarvi in tutta confidenza coll'incognito, che si dice amico vostro - eccolo lí. FERNANDO (sorpreso dalla foggia di vestire di Corrado) Quello?... GAETANO Appunto; io mi ritiro, ma se avete bisogno chiamatemi (esce). FERNANDO Un montanaro?... basta... (Si avanza e considera Corrado) (Non lo ricordo). - Amico, dove ci siamo conosciuti? CORRADO Molti. FERNANDO (osservando con maggior attenzione) Eppure una rimembranza confusa... mi pare... FERNANDO Corrado?... sí certo... Abbracciamoci dunque... ma... direi che è un sogno ben istrano... Voi?... come vi siete cangiato? CORRADO E voi no - la ragione è chiara; non avete sofferto. FERNANDO Può darsi. Infatti il vostro abbigliamento è alquanto singolare... E come va che?... FERNANDO Capisco... mi è noto. CORRADO (subito con apprensione) Che cosa vi è noto? FERNANDO (correggendosi) Quasi nulla... so che avete sofferto... questo già lo si capisce guardandovi... (Non vorrei commettere imprudenze... cosa viene a fare? scaviamo). FERNANDO Penso alla combinazione, che, a dir vero, è assai stravagante, perché mai piú mi sarei immaginato di rivedervi presso l'abate mio zio, del quale non ricordo di avervi mai parlato, e qui poi, ai piedi degli appennini, in un paese che... Su via, raccontatemi qualche cosa. Dove siete stato finora? da dove venite? FERNANDO Ciò è anche piú singolare della vostra apparizione... Ma, permettete; mi sovviene benissimo, che allorquando partii da Catania per avviarmi a Roma, vi lasciai ammogliato. CORRADO Lo ero! FERNANDO E quella vostra moglie, che per quanto mi ricordo era buona, bella... FERNANDO Dove si trova adesso? è morta? FERNANDO Sperate?... ma dunque... forse vi siete corrucciati? forse una separazione? CORRADO Una separazione! FERNANDO Orribile?... potrei saperlo? CORRADO No. FERNANDO Pazienza. E adesso pensate di avviarvi a Catania? FERNANDO Probabilmente nella lusinga di ritrovarvi la moglie... FERNANDO (sorpreso) La figlia? CORRADO Sí; la mia Ada, che non ho veduta da tredici anni... io volevo chiedervi conto di loro, ma sfortunatamente mi accorgo che ignorate... FERNANDO Non del tutto. CORRADO Don Fernando, che dite? vivono esse? presto parlate - a Catania? FERNANDO Cioè... ecco, mio buon amico; io potrei dirvi qualche cosa della moglie... ma della figlia poi... CORRADO Dunque avete veduta Rosalia? FERNANDO L'ho veduta, e se è vostra intenzione di ricongiungervi a lei... CORRADO E perché ho camminato tanto? FERNANDO Qui dove vive Rosalia. CORRADO (esaltato) Rosalia è qui? non m'ingannate?... L'ho ritrovata sí presto? FERNANDO Ohimè!... vi vien male? forse sono stato imprudente. CORRADO Al contrario... egli è che la mia fibra si è fatta sí debole... Rosalia!... Ma Ada?... FERNANDO Vi ho detto che la figlia non c'è. CORRADO Ah, buon Dio! sarà morta; era assai gracile... la povertà, l'inedia avranno consumato quel suo corpicino... tutto fu inutile - non la vedrò! FERNANDO Chi sa... potrebbe vivere in una qualche casa di educazione... Calmatevi, saprete meglio da Rosalia. CORRADO È vero, potrebbe vivere... vivrà - perché rinunziare alla speranza? ho bisogno che viva... Orbene, conducetemi tosto da Rosalia. FERNANDO Adagio un poco... Cosí all'impensata... di notte... senza prima sapere se... CORRADO Avete ragione; vi sono molte cose a sapersi - molte, don Fernando! - Rosalia sarà disposta ad accogliermi?... avrà dimenticato?... Oh! è impossibile; io le farò orrore. FERNANDO Orrore poi... Eh! perbacco, vi siete amati con tale trasporto che... l'amore, in fin de' conti, perdona tutto. CORRADO Tutto? FERNANDO Sí, tutto... d'altronde Rosalia è stata sempre sí buona... CORRADO È buona ancora? mi ha ricordato mai?... dite... Non lo sapete? - Un'altra interrogazione vorrei farvi. - Rosalia sarà povera, è vero?... Come è vissuta? come vive? FERNANDO Vive in qualità di aia. CORRADO Aia? mia moglie! - e presso chi? FERNANDO Presso un'ottima persona. FERNANDO (Ahi!) No, un uomo - è il medico Arrigo Palmieri, il quale avendo una figlia... una cara giovinetta... CORRADO Vedovo?... e quanti anni avrà? CORRADO E giovine ancora?... e Rosalia è l'aia di sua figlia!... aia solamente? FERNANDO Credo - ne sono certo. CORRADO (stringendogli la mano) Grazie, don Fernando. - Ma dopo tant'anni!... Ahimè! Rosalia ne aveva dieciannove quando io la lasciai... CORRADO Me lo domandate? vuol dire che Dio, nella sua sapienza, rese eterno il sonno della morte, ed ha fatto bene... Guai se gli estinti potessero risvegliarsi! FERNANDO Che strane idee son queste? CORRADO Non tanto, o amico, perché io avrei dovuto dormire per sempre. FERNANDO Non vi comprendo, in fede mia... Ad ogni modo confortatevi; Rosalia è pur sempre vostra moglie, e spero che verrà con voi, dovunque vi piacerà di andare. FERNANDO Credetelo fermamente; per esempio, mi pare che potreste recarvi con lei a Catania, presso la sua famiglia... FERNANDO Forse i genitori di Rosalia non esistono piú? ma vivrà per lo meno, il fratello di lei, Alonzo... CORRADO (scosso grandemente) Alonzo?... qual nome profferiste! Alonzo!... (si lascia andare sulla sedia, coprendosi il viso colle mani). FERNANDO Corrado, perché questo sbigottimento eccessivo?... Insomma io non capisco... non so piú che dire...
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