Scena quarta
Corrado e la suddetta.
CORRADO (sulla
porta) Dov'è... ricusare di vedermi?... Ah! (avanzandosi
impetuosamente vede Emma). Una fanciulla? forse... (si avvicina
lentamente, e siccome per l'atteggiamento di Emma non potrebbe ben vederne il
viso, le prende la mano per allontanarla dal medesimo).
EMMA (sentendosi
toccare si alza spaventata, e vedendo Corrado, si scosta paurosa, dicendo)
Un uomo! qual uomo... Chi siete? Chi cercate? il papà forse?...
CORRADO (subito)
Chi è vostro padre?
EMMA Il piú buono,
il piú grande degli uomini.
CORRADO Infine?
EMMA Il
benefattore di queste contrade - il medico Arrigo Palmieri.
CORRADO Palmieri?
(Dessa!)
EMMA Non lo
conoscete?
CORRADO Desidero
di conoscerlo.
EMMA Ma allora (scostandosi).
CORRADO (muovendosi verso di lei) Allora...
EMMA Non vi avvicinate...
CORRADO E perché?
(fissandola attentamente).
EMMA Ohimè! i vostri
occhi sembrano due tizzi ardenti - non mi guardate; sento che il mio viso
brucia.
CORRADO Ma io ho
bisogno di guardarvi.
EMMA Bisogno? (come
per coprirsi il viso).
CORRADO Lasciate
che vi guardi - io cerco nei vostri lineamenti l'immagine d'una mia figlia.
EMMA Avete una
figlia?... allora prenderò un poco di coraggio, perché un padre non è mai
cattivo.
CORRADO È vero! ed
io sarei cosí buono se mia figlia fosse con me!
EMMA L'avete
perduta?
CORRADO Sí, ma la
troverò, se è viva. - Lasciate che vi guardi... (Dopo di averla osservata
attentamente, come cercando di risvegliare le sue memorie, dice con dolore
sdegnoso) Ah! sono pur pazzo io! di che vorrei ricordarmi? Il vostro
nome?
EMMA Emma.
CORRADO Emma?
EMMA Non vi piace
questo nome?
CORRADO No; vorrei
che vi chiamaste Ada.
EMMA Perché Ada?
CORRADO Perché è
il nome di mia figlia. - Nessuno ve l'ha nominata?
EMMA Nessuno.
CORRADO Nemmeno
vostra madre?
EMMA Mia madre è
in cielo.
CORRADO In
cielo!... e dessa fu la moglie del medico?
EMMA Certo, e
spirò nel darmi la vita.
CORRADO (fra sé)
Menzogna! Ora ecco l'orribile dubbio. Se la mia Ada è morta, la figlia
legittima di Palmieri è morta essa pure... e costei da chi nacque?... dalla
colpa? da Rosalia? Devo abbracciarla, o... (muovendosi minaccioso verso Emma).
EMMA (impaurita)
Volete farmi del male?
CORRADO (rimettendosi)
No, mia fanciulla, non abbiate timore.
EMMA Ma ve l'ho
detto; i vostri occhi mi bruciano.
CORRADO Dai miei
occhi non spirano sempre le fiamme; vi è anche una luce d'amore, vi è la sorgente
delle lagrime, ed io ne ho versate tante... e orribili lagrime! Mi piace
guardarvi - siete sí bella e soave, che osservandovi, mi pare di ritornar
giovine, puro, tranquillo... Oh! guardatemi anche voi!
EMMA Ahimè! adesso
la vostra tenerezza mi fa piú paura della vostra collera...
CORRADO (impetuoso)
Paura? sempre paura! (Piú dolce) Non avete detto che
un padre non è mai cattivo?... Ebbene, io vi chiamerò Ada, voi chiamatemi
padre... voglio esserlo... (appressandosi).
EMMA (allontanandosi)
Voi mio padre?
CORRADO (con
impeto) Guai se non lo fossi! guai a voi!... (minacciandola).
EMMA Misericordia
di me! chi mi soccorre? aiuto!...
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