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Paolo Giacometti La morte civile IntraText CT - Lettura del testo |
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EMMA (vedendo Corrado) Sempre quest'uomo!... (fa per partire). CORRADO No, non mi fuggite ora, o fanciulla, perché ho gran bisogno di parlarvi. EMMA Parlarmi?... Sempre parlarmi! CORRADO Sí - domani non mi vedrete piú - ciò vi farà piacere? EMMA Un poco, perché... CORRADO Perché vi atterrisco, lo so... ma non vi sembra di vedere in me qualche cosa di diverso? non sono tranquillo? non vi parlo piú soavemente? - Or bene, se temete che anche adesso io possa farvi del male, mi metterò ginocchioni davanti a voi... (s'inginocchia). EMMA Oh! questo poi no... CORRADO Volete che io mi alzi? sono debole - aiutatemi, stendetemi la mano... (protendendo le braccia). EMMA Sí, pover'uomo... (nel prendergli le mani, si accorge delle fossette e contusioni che sogliono produrre i serrami delle catene). Che vedo? i vostri polsi furono offesi, straziati?... Ah! forse... mio Dio!... foste condannato ai ferri?... Oh!... (coprendosi gli occhi, Corrado profondamente colpito dal ribrezzo di sé medesimo, dopo di aver cercato di coprire i polsi, barcollante per commozione eccessiva, si appoggia allo schienale della sedia, chinando il capo). Condannato! e per quale delitto?... non me lo dite; ho fatto male a interrogarvi; non vi sdegnate... ma vedo che i vostri occhi si gonfiano di lagrime... Ah! non mi fate piú paura, ma molta pietà... Sventurato! e se incontrerete vostra figlia, la vostra Ada?... io tremo tutta pensando a lei! CORRADO Non la incontrerò... essa è già morta... EMMA Ah! il Signore le è stato misericordioso! perché, toccando le piaghe dei vostri polsi, come feci io, un poco fa, sarebbe morta di dolore e di vergogna. (Corrado non potendo piú resistere si lascia cadere sulla sedia). Vi viene male? Gesú mio! come impallidite! forse vi ho offeso, poveretto! non volevo offendervi... Voi soffrite molto - volete che chiami qualcheduno?... CORRADO No - guardate, dentro a questo medaglione conservo un liquore che mi farà guarire (mostrando il medaglione). EMMA Abbisognate di aiuto? CORRADO Del vostro aiuto per?... oh no! - Piuttosto, giacché siete sí buona, rivolgete il capo, e pregate Dio per me. EMMA Lo pregherò in ginocchio. (S'inginocchia e giunge le mani). CORRADO (non visto da Emma, la guarda appassionatamente, quindi levando gli occhi in alto, dice) Mio Dio! tu sai per chi prega questa fanciulla; esaudisci la sua preghiera, e nella tua sapienza perdona al suicida! (Beve quindi, posato il medaglione sul tavolo, si accosta ad Emma e le dice affettuosamente) Grazie, mio buon angelo... io mi sento già meglio. EMMA Ah! vorrei che fosse vero, perché non posso spiegarvi quello che, nell'atto della mia preghiera, ho provato per voi... vedete che io piango... Ohimè! voi siete venuto per far piangere tutti... CORRADO Io? EMMA Sí, anche mio padre, anche Rosalia si sono fatti cosí malinconici dopo il vostro arrivo!... CORRADO Eppure sono venuto per rendervi tutti felici... per lasciarvi una dolce memoria di me. EMMA Voi partite - è singolare! temo che anche Rosalia abbia in mente di partire, di abbandonarmi... EMMA No, veramente, ma poco fa mi ha abbracciata e piangeva, come si sogliono abbracciare le persone che si amano, come si piange quando si parte per non ritornare sí presto... e forse mai piú. CORRADO Vi sarete ingannata - abbandonarvi essa? perché? - Ma voi ne soffrireste? CORRADO Amate dunque molto la povera Rosalia? CORRADO E godreste assai se lo fosse veramente? EMMA Oh! godrei tanto! Sappiate che io nel segreto del mio cuore ho creduta possibile questa felicità... io la sognai piú volte... sognai che Rosalia ed il papà erano sposi, uniti segretamente... guardate un po'! CORRADO (dopo aver riflettuto) E se voi non aveste sognato che il vero? EMMA (sorpresa) Buon Corrado, che dite voi? CORRADO Ecco perché sono venuto, o mia fanciulla; per dirvi, no, non è giusto che duri l'amaro inganno; che rivolgiate sempre i vostri occhi al cielo, per cercarvi la madre vostra, mentre dessa vive quaggiú, in questa casa... CORRADO Sí, ecco la memoria che volevo lasciarvi. EMMA Rosalia mia madre?... ma non sogno anche adesso? non ho sognato allora? Ah! se è vero, grazie, mio amico, grazie! Ma dov'è, dunque, Rosalia?... che non parta, che non mi lasci ora - dov'è mio padre? (Corre verso la porta a destra) Ah! venite, venite!
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