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Paolo Giacometti
La morte civile

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  • ATTO QUINTO
    • Scena ultima
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Scena ultima

 

Rosalia, Palmieri, i suddetti.

 

ROSALIA Che volete, Emma?

PALMIERI Corrado?...

EMMA (a Palmieri) Ah, dimmi se è vero ciò che mi ha fatto credere il povero Corrado. Mia madre non è morta nel darmi alla luce? (A Rosalia) Parlate anche voi, toglietemi la spina dal cuore - siete voi... sei tu mia madre?

ROSALIA (con terrore e sorpresa) Ah!

PALMIERI Che?... voi le diceste?

CORRADO Tranquillatevi; le ho detto ancora che un nodo legittimo vi unisce a Rosalia.

PALMIERI Come?

CORRADO Perdonatemi se le ho svelato il segreto... ma potevo, dovevo farlo nel momento solenne in cui l'ostacolo che si opponeva alla pubblicazione del vostro matrimonio sparisce per sempre.

ROSALIA (spaventata) Sparisce?...

PALMIERI Corrado, che avete voi fatto?

CORRADO Ho riflettuto su ciò che vidi ed udii...

PALMIERI Ah! temo di comprendere...

CORRADO Suvvia dunque, o fanciulla, temete ancora che io vi abbia ingannata? (La prende per mano) Venite, che io vi unisca alla madre vostra, che vi veda abbracciate!... (serrandola fra le braccia della madre).

EMMA Ah, il mio sogno!

ROSALIA (sempre spaventata) Oh! figlia!... (Vedendo Corrado che sta per cadere) Corrado?...

EMMA (vedendolo infatti cadere sulla sedia) Egli sviene...

PALMIERI (con una mano sul polso, l'altra sulla fronte di Corrado) Egli muore!

ROSALIA Muore?

EMMA Aspettate: questo medaglione contiene un liquore salutare, egli ne ha bevuto qualche goccia, momenti or sono... proviamo a dargliene ancora...

PALMIERI (vedendo il medaglione aperto, lo afferra e dopo di averlo aspirato) Veleno? si è avvelenato!

ROSALIA Mio Dio!

EMMA Avvelenato!

ROSALIA Presto dunque un rimedio...

PALMIERI Ah! non ve n'è alcuno! - è tardi.

CORRADO (ripetendo macchinalmente le parole) È tardi! (Con vaneggiamento, o sogno febbrile) Povera donna! nobile uomo! magnanimi cuori!... meritavano un po' di bene, un premio... e l'ottengono da me...

ROSALIA (fra sé, costernata) Ah! la mia confessione lo ha reso suicida!

PALMIERI (Muore per noi!)

CORRADO (come sopra) Dite che vengono a prendermi?... Ah! il delatore... Vile!.. Stolti! il cadavere civile perde il moto... ho terminato di ucciderlo io... Ah! la mia Ada... la mia Ada!...

ROSALIA Chiama sua figlia... (Ad Emma) Egli ha creduto che tu lo fossi... Ah! se lo credesse anche adesso!... accostati a lui - chiamalo padre, perché muoia in pace!

EMMA Oh ! (Si accosta a Corrado, e ponendogli la mano sulla fronte, gli dice con grande affetto) Padre, padre mio, guarda la tua Ada.

CORRADO (trasognato) Ada?... (Si alza e la stringe convulsivamente fra le braccia, ma guardando Rosalia e Palmieri, torna in sé e dice) No, no, Emma!... (Fa cenno a Palmieri di accostarsi e cosí pure a Rosalia, pone fra loro Emma e, dopo di averli strettamente aggruppati, stende le sue mani sui loro capi - poi cade e spira. - Rosalia ed Emma mandano un grido di dolore e si curvano sul corpo di Corrado).

PALMIERI (rimasto in piedi ed allargando le braccia, coll'accento doloroso e solenne dell'uomo che pensa all'umanità) Legislatori, guardate!




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