Capitolo, Rima
1 I,3 | strugga, e di duol bagne~gli occhi dogliosi e ’l viso tristo
2 I,5 | V~Gli occhi sereni e ’l dolce sguardo
3 I,11| pio;~chiara fronte e begli occhi ardenti, ond’io~ne le tenebre
4 I,15| colpa non sia de’ suoi begli occhi~quant’io languisco, o come
5 I,18| piangone tristo; e gli occhi a fermo segno~rivolgo, e
6 I,20| assai m’è caro~da sì begli occhi e prezioso dono.~ ~
7 I,21| me destille~che da’ begli occhi, ond’escon le faville~che
8 I,24| parte leggo in due begli occhi come~non dee mai riposar
9 I,28| Certo ben son quei due begli occhi degni~onde non schifi il
10 I,33| l’idolo mio, che i begli occhi apre e gira~in vostre vive
11 I,34| comparte?~Son questi gli occhi, onde ’l tuo stral si parte?~
12 I,36| in don chiedeo;~e i begli occhi e le chiome a l’aura sparse~
13 I,38| caldo lume~de’ suoi begli occhi l’ali tue difendi;~ché ’
14 I,39| bionde chiome~e ’n sì begli occhi Amor giamai non scenda:~
15 I,40| né visco intrica o rete occhi sì rei.~ ~
16 I,42| selvaggio,~tôrmi de’ bei vostri occhi il dolce raggio,~ché da
17 I,43| onda del pianto da questi occhi sparso:~ove repente ora
18 I,43| le vaghe luci de’ begli occhi rei,~che ’l duol soave fanno
19 I,44| celar non pò de’ suoi begli occhi il sole,~né per fuggir,
20 I,45| duol sì forte~in quei begli occhi rei~ancor venne pietade.
21 I,45| vista un giorno di questi occhi appaghe.~Ma, lasso, a la
22 I,46| Ella sen fugge, e ne’ begli occhi suoi~gli spirti miei ne
23 I,46| pietà trovar in quei begli occhi rei;~ond’io le narro allora~
24 I,46| taccio ove talor questi occhi vaghi~sen van sotto un bel
25 I,46| dolce riso, e quei begli occhi alteri~vòti talor d’orgoglio,~
26 I,46| riposa e tace,~talor ne gli occhi e ne la fronte viemmi~pien
27 I,47| cercava; e or di due~begli occhi un guardo, or d’una bianca
28 I,57| apporte~piagandol co’ begli occhi, amare strida~e lungo pianto,
29 I,57| e morte.~ ~Però che gli occhi alletta e ’l cor recide~
30 I,64| chiara, che ’l mondo a gli occhi nostri scopre,~traesti tu
31 II,3 | sparso~e sereni i begli occhi or di duol colmi,~frenar
32 II,5 | martir, utile il danno,~gli occhi fian sempre di languir contenti.~ ~
33 II,11| l vel, che tolse a gli occhi interni~e a questi il camin
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