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Giovanni Della Casa
Rime

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  • LE RIME SECONDO LA STAMPA DEL 1558
    • XLI
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XLI

Ben mi scorgea quel crudele stella

e di dolor ministra e di martìri,

quando fur prima vòlti i miei sospiri

a pregar almaselvaggia e fella.

 

O tempestosa, o torbida procella,

che ’n marcrudo la mia vita giri!

donna amo io ch’Amor odia e suoi desiri,

che sdegno e feritate onore appella.

 

Qual dura quercia in selva antica, od elce

frondosa in alto monte, ad amar fôra,

o l’onda che Caribdi assorbe e mesce,

 

tal provo io lei, che più s’impetra ogniora

quanto io più piango, come alpestra selce

che per vento e per pioggia asprezza cresce.

 




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