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Giovanni Della Casa
Rime

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  • LE RIME SECONDO LA STAMPA DEL 1558
    • XLIV
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XLIV

Quella, che lieta del mortal mio duolo,

ne i monti e per le selve oscure e sole

fuggendo gir come nemico sòle

me, che lei come donna onoro e colo;

 

al penser mio, che questo obietto ha solo

e ch’indi vive e cibo altro non vòle,

celar non de’ suoi begli occhi il sole,

né per fuggir, né per levarsi a volo.

 

Ben pote ella sparire a me dinanzi,

come augellin che ’l duro arciero ha scorto

ratto ver’ gli alti boschi a volar prende:

 

ma l’ali del penser chi fia ch’avanzi?

cui lungo calle e aspro è piano e corto,

così caldo desio l’affretta e stende.

 




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