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Giovanni Della Casa
Rime

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  • LE RIME SECONDO LA STAMPA DEL 1558
    • LVII
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LVII

Doglia, che vaga donna al cor n’apporte

piagandol cobegli occhi, amare strida

e lungo pianto, e non di Creta e d’Ida

dittamo, signor mio, vien che conforte.

 

Fuggite Amor: quegli è ver’ lui più forte

che men s’arrischia ov’egli a guerra sfida;

colà ’ve dolce parli, o dolce rida

bella donna, ivi presso è pianto e morte.

 

Però che gli occhi alletta e ’l cor recide

donna gentil che dolce sguardo mova:

ahi venen novo, che piacendo ancide!

 

Nulla in sue carte uom saggio antica o nova

medicina have, che d’Amor n’affide:

ver’ cui sol lontananza e oblio giova.

 




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