Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Giovanni Della Casa
Rime

IntraText CT - Lettura del testo

  • LE RIME EXTRAVAGANTI
    • LXXII
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

LXXII

Stolto mio core, ove sì lieto vai?

Al mio cibo soave.

Ma tosto a me, piangendo, tornerai.

Già non m’è il pianger grave.

Dunque di duol ti pasci?

Altr’esca Amor non have.

Che fia dunque il digiun, se ’l cibo è guai?

 

O falso empio signore,

che l’aspro tuo dolore

di gioia e di piacer circondi e fasci,

e lacrimoso cresci, e lieto nasci.

 




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License