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Giovanni Della Casa Rime IntraText CT - Lettura del testo |
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IX Danno (né di tentarlo ho già baldanza) fuggir mi fôra il vostro ardente raggio, bench’io n’avampi, o donna; e non vantaggio, sì cara e di tal pregio è mia speranza.
E se talor contra l’antica usanza mi fermo, e seguir voi forza non aggio, fo come chi posando in suo viaggio vigor racquista, e ’n ritardar s’avanza:
per poter poi, quando sì rio tal volta con tai due sproni il mio signor mi punge, correr veloce, e con ben salda lena.
Quanto la vostra luce alma m’è tolta, tanto ’l diletto mio m’è posto lunge: perch’io precorro Amor, ch’a voi mi mena.
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