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Giovanni Della Casa Rime IntraText CT - Lettura del testo |
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XIII Fuor di man di tiranno a giusto regno, Soranzo mio, fuggito, in pace or sei: deh come volentier teco verrei fuggendo anch’io signor crudele e ’ndegno!
Duro mi fia, fin qui col tuo sostegno usato di portar gli affanni miei, or viver orbo i gravi giorni e rei, ché sol m’avanza omai pianto e disdegno.
Tolsemi antico bene invidia nova: e s’io ne piansi e morte ebbi da presso tu ’l sai, cui lo mio cor chiuso non fue;
e or m’hai tu di doppio affanno oppresso partendo, che l’un duol l’altro rinova; né basto i’ solo a soffrirli ambidue.
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