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Giovanni Della Casa
Rime

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  • LE RIME SECONDO LA STAMPA DEL 1558
    • XV
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XV

Quella, che del mio mal cura non prende,

come colpa non sia de’ suoi begli occhi

quant’io languisco, o come altronde scocchi

l’acuto stral che la mia vita offende,

 

non gradiscel mio cor, e no ’l mi rende,

perch’ei sempre di lacrime trabocchi;

vòl ch’i’ pèra, e perché già mi tocchi

Morte col braccio, ancor non mi difende.

 

E io son preso, ed è ’l carcer aperto;

e giungo a mia salute, e fuggo indietro;

e gioia ’n forse bramo, e duol ho certo.

 

Da spada di diamante un fragil vetro

schermo mi face: e di mio stato incerto

morte Amor da te, né vita impetro.

 




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