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Giovanni Della Casa
Rime

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  • LE RIME SECONDO LA STAMPA DEL 1558
    • XXXI
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XXXI

Le bionde chiome, ov’anco intrica e prende

Amor quest’alma, a lui fidata ancella,

ferro recide, e sempre ver’ me fella

e scarsa man quel sì dolce oro offende.

 

Né di tanto splendor priva, m’incende

con men cocente o men chiara facella

l’alma mia luce; e fa sì come stella

che con l’ardente crin fiammeggia e splende,

 

né, quello estinto, men riluce poi,

men co’ i propri rai nuda le notti

per lo sereno ciel arde e sfavilla.

 

Non è franco il mio cor, lasso, interrotti

i saldi e infiammati lacci suoi:

né de l’incendio mio spenta è favilla.

 




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