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Giovanni Della Casa
Rime

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  • LE RIME SECONDO LA STAMPA DEL 1558
    • XLVIII
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XLVIII

Come splende valor, perch’uom no ’l fasci

di gemme o d’ostro, e come ignuda piace

e negletta virtù pura e verace,

Trifon, morendo esempio al mondo lasci.

 

E col ciel ti rallegri, e ’n lui rinasci

come a parte miglior translato face

lieto arboscel talora, e ’n vera pace

ti godi e di saper certo ti pasci.

 

Né di me, credo, o del tuo fido e saggio

Quirino unqua però ti prese oblio,

ch’ambo i vestigi tuoi cerchiam piangendo:

 

ei dritto e scarco e pronto in suo viaggio,

io pigro ancor, pur col tuo specchio amendo

gli error che torto han fatto il viver mio.

 




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