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Giovanni Della Casa
Rime

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  • LE RIME SECONDO LA STAMPA DEL 1558
    • LV
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LV

Mendico e nudo piango, e de’ miei danni

men vo la somma tardi omai contando

tra queste ombrose querce, e obliando

quel che già Roma m’insegnò molti anni.

 

Né di gloria, onde par tanto s’affanni

umano studio, a me più cale; e quando

fallace il mondo veggio, a terra spando

ciascun suo dono, acciò più non m’inganni.

 

Quella leggiadra Colonnese e saggia

e bella e chiara, che co’ i raggi suoi

la luce de i Latin spenta raccende,

 

nobil poeta canti e ’n guardia l’aggia:

ché l’umil cetra mia roca, che voi

udir chiedete, già dimessa pende.

 




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