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Giovanni Della Casa
Rime

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  • LE RIME SECONDO LA STAMPA DEL 1558
    • LXII
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LXII

Già lessi, e or conosco in me, sì come

Glauco nel mar si pose uom puro e chiaro,

e come sue sembianze si mischiaro

di spume e conche, e fersi alga sue chiome;

 

però che ’n questo Egeo che vita ha nome

puro anch’io scesi, e ’n queste de l’amaro

mondo tempeste, ed elle mi gravaro

i sensi e l’alma ahi di che indegne some!

 

Lasso: e soviemmi d’Esaco, che l’ali

d’amoroso pallor segnate ancora

digiuno per lo cielo apre e distende,

 

e poi satollo indarno a volar prende:

sì ’l core anch’io, che per sé leve fôra,

gravato ho di terrene esche mortali.

 




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