Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Giovanni Della Casa Rime IntraText CT - Lettura del testo |
|
|
LE RIME EXTRAVAGANTI LXV Né l’alba mai, poi che ’l suo strazio rio vien Progne, ombrose valli, a pianger vosco, quando ’l ciel fosse in sul mattin men fosco, di braccia al vecchio suo sì bionda uscìo;
né ’n riva di corrente e largo rio chiome spiegò d’april tenero bosco sì vaghe, come il sol ch’io sol conosco sparger tra voi le sue talor vid’io.
E or le tronca empio destino acerbo, e ’mpoverisce Amor del suo tesoro: a noi sì cara vista invidia e toglie.
Deh chi ’l mio nodo rompe e me non scioglie? Avess’io parte almen di quel dolce oro, per mitigar il duol che nel cor serbo.
|
Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License |