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Giovanni Della Casa Rime IntraText CT - Lettura del testo |
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LXVII Forse però che respirar ne lice dopo tanti anni, or questo e or quell’angue così ne punge, o pur del nostro sangue non è vermiglia ancora ogni pendice?
Terra più ch’altra pria lieta e felice fatt’è per dura mano ignuda, esangue: deh perch’in noi virtute e valor langue, e rinverde avarizia ogni radice?
Ch’ancor potrebbe, asciutto il sangue sparso e sereni i begli occhi or di duol colmi, frenar le genti Italia a l’antico uso;
ned io l’Ibero o più Cesare accuso che ’l loro aspro vicin, ma piango, e duolmi rotto vedere il mio bel nido e arso.
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