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Giovanni Della Casa Rime IntraText CT - Lettura del testo |
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LXX Dopo sì lungo error, dopo le tante sì gravi offese, ond’ognor hai sofferto l’antico fallo e l’empio mio demerto, con la pietà de le tue luci sante
mira, Padre celeste, omai con quante lacrime a te devoto mi converto, e spira al viver mio breve e incerto grazia, ch’al buon camin volga le piante.
Mostra gli affanni, il sangue e i sudor sparsi (or volgon gli anni) e l’aspro tuo dolore a’ miei pensieri, ad altro oggetto avvezzi;
raffredda, Signor mio, quel foco ond’arsi col mondo e consumai la vita e l’ore, tu che contrito cor giamai non sprezzi.
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