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Giovanni Della Casa
Rime

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  • LE RIME SECONDO LA STAMPA DEL 1558
    • IX
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IX

Danno (né di tentarlo ho già baldanza)

fuggir mi fôra il vostro ardente raggio,

bench’io n’avampi, o donna; e non vantaggio,

sì cara e di tal pregio è mia speranza.

 

E se talor contra l’antica usanza

mi fermo, e seguir voi forza non aggio,

fo come chi posando in suo viaggio

vigor racquista, e ’n ritardar s’avanza:

 

per poter poi, quando sì rio tal volta

con tai due sproni il mio signor mi punge,

correr veloce, e con ben salda lena.

 

Quanto la vostra luce alma m’è tolta,

tanto ’l diletto mio m’è posto lunge:

perch’io precorro Amor, ch’a voi mi mena.

 




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