Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Giovanni Della Casa
Rime

IntraText CT - Lettura del testo

  • LE RIME SECONDO LA STAMPA DEL 1558
    • XXIX
Precedente - Successivo

Clicca qui per attivare i link alle concordanze

XXIX

Soccorri, Amor, al mio novo periglio,

ché ’n riposo e ’n piacer, travaglio e guai,

e ’n somma cortesia morte trovai,

né vagliono al mio scampo armi o consiglio.

 

D’un lieto sguardo e d’un sereno ciglio,

cui par nel regno tuo luce non hai,

a te mi doglio, ch’ivi entro ti stai,

e d’un bel viso candido e vermiglio.

 

E de’ leggiadri membri anco mi lagno,

eguali a quei che contrastar ignudi

vider le selve fortunate d’Ida.

 

Da questi con pietate acerbi e crudi

nemici (poi ch’ancor non mi scompagno

da le tue schiere) tu, che pòi, m’affida.

 




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License