Componimento
1 1 | loro dinanzi agli occhi.~ Dico che il mondo è una lega
2 2 | ha di lui la moltitudine. Dico un sentimento di soggezione
3 8 | fosse tenuto occulto. Ora io dico che tu erri ogni volta che
4 8 | sappi; di non palesarla, dico, se non a molti, almeno
5 14 | de’ figliuoli. Sarebbe, dico, più valido e più ragionevole
6 19 | dal naturale. Quelli ch’io dico, essendo visibilmente diversi
7 19 | i fanciulli: non potere, dico, non ostante ogni sforzo.
8 20 | di chi ode (pensatamente dico sempre ode, e non ascolta),
9 20 | uomo. E questo vizio ch’io dico, sì barbaro e sì ridicolo,
10 50 | parimente vita giovanile; dico quella sorte di vita che
11 54 | confidenti antichi e nuovi (dico piccolo a rispetto del pubblico)
12 79 | tempo in questo stato ch’io dico; e riescono non di rado
13 81 | ordinario degli spiriti, dico la povertà. Poiché quel
14 82 | avanti all’esperienza ch’io dico, e però bambina poco altrimenti
15 83 | apprezziamo, anzi rispettiamo, non dico una moltitudine, ma dieci
16 92 | abito della gentilezza ch’io dico, sono poco meno che corteggiati
17 94 | alla vita. E s’inganna. Non dico Piladi o Piritoi, ma buoni
18 94 | richiedere da tali amici, dico da quelli che dà veramente
19 94 | la vita, che uno che, non dico spenda, ma rischi per l’
20 97 | strani, bizzarri, assurdi: e dico che rade volte ti avverrà
21 100| sono d’indole più gentile: dico di confessare a ogni poco,
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