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Giacomo Leopardi
Pensieri

IntraText CT - Lettura del testo

  • XLIX
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XLIX

 

          Naturalmente l’animale odia il suo simile, e qualora ciò è richiesto all’interesse proprio, l’offende. Perciò l’odio né le ingiurie degli uomini non si possono fuggire: il disprezzo si può in gran parte. Onde sono il più delle volte poco a proposito gli ossequi che i giovani e le persone nuove nel mondo prestano a chi viene loro alle mani, non per viltà, né per altro interesse, ma per un desiderio benevolo di non incorrere inimicizie e di guadagnare gli animi. Del qual desiderio non vengono a capo, e in qualche modo nocciono alla loro estimazione; perché nell’ossequiato cresce il concetto di se medesimo, e quello dell’ossequioso scema. Chi non cerca dagli uomini utilità o grido, né anche cerchi amore, che non si ottiene; e, se vuole udire il mio consiglio, mantenga la propria dignità intera, rendendo non più che il debito a ciascheduno. Alquanto più odiato e perseguitato sarà così che altrimenti, ma non molte volte disprezzato.

 




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