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Iacopo Sannazaro Sonetti e canzoni IntraText CT - Lettura del testo |
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Candida e bella man, che sì sovente fra’ bei lumi leggiadri ti attraversi e lacrime dai miei sì spesso versi che rinfrescar devrian la piaga ardente, già ti vidi io passar soavemente, il dì che la tua luce non soffersi, a ragunar i be’ capei dispersi che mi stan sì scolpiti or ne la mente. Ma chi potea pensar, d’un netto avorio veder foco uscir mai tanto vivace? o chi fu ver presago di sua morte? Mano, sola cagion per ch’io mi glorio del viver mio così penoso e forte, quando averò mai teco io qualche pace?
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