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Iacopo Sannazaro
Sonetti e canzoni

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  • Parte seconda
    • XLIX
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XLIX

 

     Mirate, donne mie, l’alma dolcezza

che tien negli occhi questa mia Medusa;

mirate ove mirando è sì confusa

la mente mia, c’ogn’altro ben disprezza.

     Mirate quella angelica bellezza,

in mezzo Lete per mia morte infusa;

mirate il petto, ov’è riposta e chiusa

ogni rara eccellenzia et ogni altezza.

     Ma state accorte che nel primo assalto

non vi trasforme, come il giorno ch’io

trasfigurar senti’mi in duro smalto.

     Ond’or ringrazio Amore, e ’l desir mio

che mi costrinse a sospirar tant’alto,

ch’i’ posi il mondo e me stesso in oblio.

 




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