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Iacopo Sannazaro
Sonetti e canzoni

IntraText CT - Lettura del testo

  • Parte seconda
    • L
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L

 

     Parrà miracol, donna, a l’altra etate

questo che or veggio e scrivo e ’l mondo crede,

che in nessun tempo il ciel tanta beltate

mostrò, quanta in voi sola oggi si vede;

     né petto, ove virtù con onestate

trovasser mai sì gloriosa sede,

cor mai sì nemico di pietate,

che prestasse a’ sospir sì poca fede.

     Ma chi saprà con quante pene io vissi,

potrà ben dir, pensando a la mia morte:

— Qual fu colei, se questi arseforte? —

     Altri forse, esaltando la mia sòrte,

giudicarà, con gli occhi in terra fissi,

quant’io vidi, esser vero, e quanto scrissi.

 




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