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Iacopo Sannazaro
Sonetti e canzoni

IntraText CT - Lettura del testo

  • Parte seconda
    • LXXXV
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LXXXV

 

     Vedi, invitto signor, come risplende

in cor real virtù con saper mista;

vedi colui, che sol, sì fiero in vista,

da tre nemici armati or si difende.

     Sotto breve pittura qui si intende

come offesa ragion più forza acquista,

e come l’empia frode, irata e trista,

con vergogna se stessa al fin riprende.

     Oh quanta invidia e meraviglia avranno

al secol nostro di sì rara gloria

gli altri, che dopo noi qui nasceranno!

     E forse alcun sarà, che, per memoria

di sì bel fatto e di sì crudo inganno,

al mondo il farà noto in chiara istoria.

 




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