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Iacopo Sannazaro
Sonetti e canzoni

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  • Parte seconda
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XC

 

     La veste, signor mio, che in foco accesa

vela il tuo petto angelico e divino,

con quel leggiadro e candido armellino

che al tuo bel collo avolge l’alta impresa,

     son le virtù di quella sacra illesa

pianta, che al ciel ti mostra il suo camino,

nel qual, seguendo il tuo real destino,

non abbi a temer mai mondana offesa.

     Purità con ardir caldo e constante,

congiunti in lunga e stabil compagnia,

s’han fatto entro i bei rami un gentil seggio.

     Indi escon opre poi sì belle e tante,

che, a volerle ritrar, la penna mia

non basta, e dirne poco è forse il peggio.

 




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