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Iacopo Sannazaro
Sonetti e canzoni

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  • Parte seconda
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XCI

 

     Se pur vera umiltà, madonna, omai

vi risospinge a dir le colpe antiche,

non vi incresca narrar le mie fatiche,

come prima cagion di tanti guai.

     Cominciate dal ch’io, lasso, intrai

nel laccio, ove convien c’or più m’impliche,

ché vita e libertà mi fur nemiche,

pensier del mio mal vi strinse mai.

     Seguite poi come aventommi Amore

lo stral da’ bei vostrocchi, sì che al suono

spazio non ebbi io pur da far difesa.

     Disponetivi al fin rendermi il core,

se volete nel ciel trovar perdono,

ch’io per me già rimetto ogni altra offesa.

 




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