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Iacopo Sannazaro
Sonetti e canzoni

IntraText CT - Lettura del testo

  • Parte prima
    • XVII
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XVII

 

     Una nova angeletta a’ giorni nostri

nel viver basso apparve altera e schiva,

e così bella poi, lucente e viva

tornò volando a li superni chiostri.

     Felice ciel, tu chiaro or ti dimostri

del lume onde la terra è oscura e priva;

spirti ben nati, e voi l’alma mia diva

lieti vedete ognor con gli occhi vostri.

     Ma tu ben pòi dolerti, o cieco mondo:

tua gloria è spenta, il tuo valore è morto,

tua divina eccellenzia è gita al fondo!

     Un sol remedio veggio al viver corto:

che avendo a navigar marprofondo,

uom raccolga la vela, e mora in porto.

 




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