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Iacopo Sannazaro
Sonetti e canzoni

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  • Parte prima
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XXXII

 

     Due peregrine qui dal paradiso

novamente discese altere e sole,

con voce, qual nel cielo udir si sòle,

mi furo intorno e con un casto riso;

     tal ch’io, ch’era con l’alma attento e fiso

agli atti onesti, al suon de le parole,

stava com’uom che ferma gli occhi al sole

e riguardar nol , né move il viso.

     Senno, beltà, valor, la terra mai

simil non vide, né si dolci accenti

sonaro in dettileggiadri e gai.

     Onde s’e’ miei gravosi aspri tormenti

ebber breve conforto, or che farai

tu, signor mio, che ognor le vedi e senti?

 




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