Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Lorenzo Da Ponte Il dissoluto punito o sia il Don Giovanni IntraText CT - Lettura del testo |
|
|
SCENA V I suddetti in disparte; Donn’Elvira in abito da viaggio.
Ah chi mi dice mai Quel barbaro dov’è,
E a me non torna ancor,
Dal vago abbandonata. Poverina! Cerchiam di consolare il suo tormento.
Così ne consolò mille e ottocento.
Chi è là?
Sei qui, mostro, fellon, nido d’inganni!
(da sé) (Che titoli cruscanti! Manco male
Calmate quella collera... sentite... Lasciatemi parlar...
Cosa puoi dire, Dopo azion sì nera? In casa mia Entri furtivamente. A forza d’arte, Di giuramenti e di lusinghe, arrivi Mi dichiari tua sposa, e poi, mancando Della terra e del cielo al santo dritto, Dopo tre dì da Burgos t’allontani, M’abbandoni, mi fuggi, e mi lasci in preda Per pena forse che t’amai cotanto! —
(da sé)
Oh in quanto a questo Ebbi le mie ragioni: (a Leporello) È vero?
È vero.
E quali sono, Se non la tua perfidia, La leggerezza tua? ma il giusto cielo Volle ch’io ti trovassi Per far le sue, le mie vendette.
Eh via, Siate più ragionevole... (Mi pone A cimento costei.) Se non credete A questo galantuomo.
(da sé)(Salvo il vero.)
(a Leporello)
Sì, sì, dille pur tutto.
(a Leporello) Ebben, fa’ presto...
In questo fra tempo Don Giovanni fugge.
Madama... veramente... in questo mondo Conciossia cosa quando fosse che
(a Leporello)Sciagurato! Così del mio dolor gioco ti prendi? (verso Don Giovanni che non crede partito) Ah voi... (non vedendolo) Stelle! l’iniquo Fuggì! misera me! dove? In qual parte...
Eh lasciate che vada. Egli non merta Che di lui ci pensiate...
Il scellerato
Eh consolatevi: Non siete voi, non foste e non sarete Né la prima né l’ultima; guardate Questo non picciol libro: è tutto pieno Ogni villa, ogni borgo, ogni paese È testimon di sue donnesche imprese.
Madamina, il catalogo è questo Delle belle che amò il padron mio, Un catalogo egli è che ho fatt’io,
In Italia seicento e quaranta, In Lamagna duecento e trent’una, Cento in Francia, in Turchia novant’una, Ma in Ispagna son già mille e tre.
V’ha fra queste contadine,
Di lodar la gentilezza,
È la giovin principiante.
Voi sapete quel che fa. (parte)
|
Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License |