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Lorenzo Da Ponte Il dissoluto punito o sia il Don Giovanni IntraText CT - Lettura del testo |
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SCENA II Don Giovanni, Leporello, Donn’Elvira.
Si fa notte a poco a poco.
Non palpitarmi in seno:
(si mette dietro Leporello e parle a Donn’Elvira)
Non è costui l’ingrato?
Sì, vita mia, son io,
Che ancor gli crederà.
Vedrai che tu sei quella Pentito io sono già.
(con trasporto e quasi piangendo)
(a parte) Dei, che cimento è questo! Ah proteggete voi La mia credulità.
(a parte) Del mio, no, non si dà.
(a parte) Deh proteggete, o Dei, La sua credulità.
Mi par che abbiate
Va’ là, che se’ il gran gonzo! Ascolta bene: Quando costei qui viene, Tu corri ad abbracciarla, Fingi la voce mia, poi con bell’arte Cerca teco condurla in altra parte.
Ma signor...
(mette presso il naso una pistola a Leporello) Non più repliche!
E se poi mi conosce?
Non ti conoscerà, se tu non vuoi... Zitto, ell’apre. Ehi giudizio.
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