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Lorenzo Da Ponte Il dissoluto punito o sia il Don Giovanni IntraText CT - Lettura del testo |
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SCENA VIII Zerlina, Masetto, contadini, contadine, Don Giovanni e Leporello.
DON GIOVANNI (entrando da sé) Manco male è partita. (da parte a Leporello) Oh guarda, guarda Che bella gioventù! che belle donne!
LEPORELLO Tra tante per mia fé Vi sarà qualche cosa anche per me.
DON GIOVANNI Cari amici, buon giorno. Seguitate A stare allegramente, Seguitate a suonar, o buona gente. C’è qualche sposalizio? —
ZERLINA Sì, signore, E la sposa son io.
DON GIOVANNI Me ne consolo. Lo sposo?
MASETTO Io, per servirla.
DON GIOVANNI Oh bravo! per servirmi: questo è vero Parlar da galantuomo!
LEPORELLO Basta che sia marito.
ZERLINA Oh il mio Masetto È un uom d’ottimo core.
DON GIOVANNI Oh anch’io, vedete! Voglio che siamo amici. Il vostro nome?
ZERLINA Zerlina.
DON GIOVANNI E il tuo?
MASETTO Masetto.
DON GIOVANNI Oh caro il mio Masetto! Cara la mia Zerlina! v’esibisco La mia protezione. (a Leporello che fa scherzi alle altre contadine) Leporello... Cosa fai lì, birbone? —
LEPORELLO Anch’io, caro padrone, Esibisco la mia protezione.
DON GIOVANNI Presto, va’ con costor: nel mio palazzo Conducili sul fatto; ordina ch’abbiano Cioccolata, caffè, vini, presciutti; Cerca divertir tutti, Mostra loro il giardino, La galleria, le camere; in effetto, Fa’ che resti contento il mio Masetto. Hai capito? —
LEPORELLO Ho capito. (ai contadini) Andiam!
MASETTO (a Don Giovanni)Signore...
DON GIOVANNI Cosa c’è?
MASETTO La Zerlina Senza me non può star.
LEPORELLO In vostro loco Ci sarà sua Eccellenza, e saprà bene Fare le vostre parti.
DON GIOVANNI Oh la Zerlina È in man d’un Cavalier: va’ pur, fra poco Ella meco verrà.
ZERLINA Va’, non temere! Nelle mani son io d’un cavaliere.
MASETTO E per questo?
ZERLINA E per questo Non c’è da dubitar...
MASETTO Ed io, cospetto...
DON GIOVANNI Olà, finiam le dispute: se subito Senz’altro replicar, non te ne vai, (mostrandogli la spada) Masetto, guarda ben, ti pentirai.
MASETTO Ho capito, signorsì, Chino il capo e me ne vo: Già che piace a voi così, Altre repliche non fo.
Cavalier voi siete già, Dubitar non posso, affé; Me lo dice la bontà Che volete aver per me.
(da parte Zerlina) Bricconaccia, malandrina, Fosti ognor la mia ruina. (a Leporello che lo vuol condur seco) Vengo, vengo! (a Zerlina) Resta, resta! È una cosa molto onesta: Faccia il nostro cavaliere Cavaliera ancora te.
Leporello parte con Masetto e con gli altri contadini.
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