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Lorenzo Da Ponte Le nozze di Figaro IntraText CT - Lettura del testo |
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SCENA II
Il suddetto, la Contessa e Susanna; s’arrestano in fondo alla scena, non vedute dal Conte.
Era giunto a Siviglia: a tale oggetto
A lui non dèi dir nulla: in vece tua
Avanti sera
Pensa ch’è in tua mano il mio riposo. (si nasconde)
E Susanna? chi sa ch’ella tradito Abbia il secreto rito... Oh, se ha parlato,
(s’avanza) (Marcellina!) Signor...
Volete qualche cosa?
E vi chiede il fiaschetto degli odori.
Or vel riporto.
Eh no: potete Ritenerlo per voi.
Per me? (Scusate), Questi non son mali
Un’amante, che perde il caro sposo
Con la dote che voi mi prometteste...
Ch’io vi promisi? quando?
Sì, se voluto aveste Intendermi voi stessa.
È mio dovere: E quel di sua Eccellenza è il mio volere.
Farmi languir così?
Dunque in giardin verrai?
Se piace a voi, verrò.
E non mi mancherai?
No, non vi mancherò.
E perché fosti meco Stamattina sì austera?
Ed a Basilio, Che per me ti parlò?
Ma qual bisogno Abbiam noi che un Basilio...
E mi prometti poi... Se tu manchi, oh cor mio.. Ma la Contessa Attenderà il fiaschetto.
Eh fu un pretesto: Parlato io non avrei senza di questo.
È mia senz’altro.
Forbitevi la bocca, oh signor scaltro.
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